IL MONASTERO BENEDETTINO
barbara marino
Created on October 31, 2024
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Transcript
Info
IL MONASTERO nell'Alto Medioevo
IL MONASTERO BENEDETTINO
I Monasteri erano sempre costruiti in luoghi isolati dai centri abitati, fortificati e circondati da mura e porte d'accesso per proteggere la tranquillità e il desiderio di riservatezza dei monaci. Durante le invasioni da parte dei Longobardi, spesso chi abitava nei villaggi trovava rifugio all'interno dei monasteri, che diventavano dei rifugi.
MURO DI CINTA
Nel dormitorio ogni monaco aveva la sua cella, una camera molto semplice ed essenziale con il necessario per il riposo e la preghiera personale.
DORMITORIO
Nel monastero, dove si produceva tutto il necessario per la vita quotidiana dei monaci, era indispensabile la presenza del mulino per macinare il grano e gli altri cereali che poi venivano conservati nei magazzini.
MULINO E MAGAZZINI
L'Abbazia di Chiaravalle, luogo di nascita del formaggio GRANA PADANO
Nel monastero i monaci consumavano insieme i loro pasti e mangiavano in silenzio mentre uno di loro, a turno, leggeva ad alta voce brani biblici o altri testi religiosi. I pasti erano molto semplici, con cibi cucinati dagli stessi monaci e solitamente usando prodotti provenienti dal monastero stesso.
REFETTORIO
L'abate (dall'aramaico abbà, cioè padre) è la guida di una comunità di monaci (solitamente dodici, come gli Apostoli di Gesù). Ecco perchè i monasteri possono essere chiamati anche abbazie. Non aveva il compito di comandare, ma di guidare i monaci nella loro vita spirituale e quotidiana. Per il suo ruolo, aveva un alloggio personale dove però accoglieva i monaci ogni volta che ne avevano bisogno e dove ospitava le persone importanti (re, cavalieri, nobili, vescovi o altro) che visitavano il monastero. Quotidianamente i monaci si riunivano nella sala capitolare (o sala del Capitolo) per prendere decisioni riguardanti la comunità. L'abate guidava queste riunioni e interveniva quando i monaci non riuscivano a mettersi d'accordo.
ALLOGGIO dell'ABATE
Il chiostro è un giardino molto ben curato di forma quadrata o rettangolare circondato da portici con al centro, solitamente, un pozzo per l'acqua. Passeggiando nel portico intorno al chiostro, i monaci trovano la giusta concentrazione per pregare e meditare.
CHIOSTRO
I monasteri benedettini erano veri e propri centri di produzione in grado di garantire cibo non solo per i monaci, ma anche per una una grande quantità di bisognosi e viandanti. San Benedetto costruì infatti al loro interno dei campi per essere indipendenti e adibì dei locali alle attività agricole. Vennero dunque creati granai, mulini, frantoi, fucine dove lavorare i metalli, cantine, orti e stalle.
STALLE e CAMPI
La chiesa è l'edificio più importante del monastero e il punto centrale della vita della comunità di monaci. Nella chiesa i monaci si ritrovano a pregare insieme sette volte al giorno. Solitamente, tra il dormitorio e la chiesa, c'è un passaggio coperto che permette ai monaci di spostarsi da un luogo all'altro senza uscire all'aperto e bagnarsi in caso di pioggia.
CHIESA ABBAZIALE
Nei monasteri il campanile era fondamentale: il suono delle campane, che si estendeva fin nei campi, scandiva la giornata dei monaci. Le campane suonavano in modo diverso a seconda dell'attività che i monaci dovevano compiere: lavoro, preghiera comunitaria, preghiera personale, pasto o altro.
TORRE CAMPANARIA (o CAMPANILE)
Si può dire che gli ospedali siano nati grazie ai monaci che, all'interno dei monasteri, accoglievano e curavano gli ammalati dei dintorni usando le erbe medicamentose che loro stessi producevano. L'accoglienza e la cura degli ammalati e di ogni genere di bisognosi erano principi fondamentali della vita monastica, così come insegna il Vangelo.
INFERMERIA
Ogni Monastero aveva campi e orti dove coltivare piante e frutti utili per l'alimentazione dei monaci o da vendere nei mercati cittadini per acquistare ciò che non potevano produrre autonomamente. Negli orti i monaci si dedicavano anche alla coltivazione delle erbe medicamentose di cui studiavano le proprietà curative. Questo tipo di orto era chiamato Giardino dei semplici, il nome deriva dal termine medicamentum simplex, cioè le erbe medicinali o curative.
ORTO
In ogni monastero c'era una bliblioteca dove venivano custoditi con grande cura testi religiosi o antichi. Al tempo delle invasioni barbariche, le biblioteche dei monasteri hanno permesso di salvare tanti testi che, senza la cura dei monaci, non sarebbero arrivati fino a noi. Grande importanza era riservata allo Scriptorium, una stanza dove i monaci amanuensi copiavano a mano e decoravano testi sacri o antichi.
BIBLIOTECA e SCRIPTORIUM
Il monastero è un insieme di edifici in muratura, circondati dalle mura.Nel monastero vivono i monaci. La loro giornata è divisa tra preghiera e lavoro. I monaci benedettini seguivano le regole dell'Ordine monastico fondato da Benedetto da Norcia, un monaco vissuto tra il V e il VI sec. d. C. La sua regola è conosciuta come "ora et labora": è latino e significa "prega e lavora"