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Created on October 30, 2024

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Bruno Ferraro

Alcol & Fentanyl tra i giovani

Alcol & Fentanyl tra i giovani

Soluzioni
Fentanyl
L'uso delle droghe
Le conseguenze dell'alcol
Alcol tra i giovani
L'uso dell'alcol

Indice

Indice

L'uso dell'alcol

L’uso dell’alcol è un fenomeno ampiamente diffuso. In genere è caratteristico durante feste, cerimonie o celebrazioni, e nonostante i pochi benefici che possa dare, come per tutto, l’eccesso e l’abuso di questo sono dannosi. Purtroppo, per quanto sia un fenomeno generalmente associato a persone di una fascia adulta, bisogna tenere conto di come coinvolga anche i più giovani. Per questo, è importante considerare anche le complicazioni che questo comportamento determina, specialmente tra i giovani, poiché la dipendenza da alcol e l’abuso di sostanze sono problemi seri, che possono portare a conseguenze gravi sia a breve che a lungo termine.

L'uso dell'alcol

Negli ultimi decenni, l'alcol è diventato un elemento centrale nelle attività sociali giovanili. Le feste, i concerti e le celebrazioni spesso ruotano attorno al consumo di bevande alcoliche, creando un ciclo di socializzazione che può mascherare i potenziali danni. Ciò che però influisce maggiormente sulla volontà di assumere alcolici, è la pressione sociale. Ragazzini o ragazzine, per sentirsi coinvolti o parte di un gruppo, aderiscono ad attività del genere, il più delle volte, in modo irresponsabile. Attraverso questi fenomeni si crea un ciclo continuo, che generalmente sfocia nella dipendenza, nonostante l’età precoce.

Alcol tra i giovani

Alcol tra i giovani

Rispetto all’ambito fisico l’abuso di alcol colpisce principalmente il fegato. L’alcol infatti viene metabolizzato per il 90-95% a livello epatico, l’abuso può portare ad un lavoro eccessivo del fegato che nel tempo sviluppa danni irreversibili. Questi danni possono portare a cirrosi o neoplasie epatiche, portano ad aumentare il rischio di sviluppare altre patologie tra cui diabete, ictus e disturbi cardiovascolari. Sono frequenti problematiche internistiche come gastrite, esofagite, pancreatite e deficit vitaminici. Ulteriori complicanze legate all’alcolismo riguardano la malnutrizione. Abusare di alcol porta infatti ad introdurre nell’organismo calorie che portano a ridurre l’appetito del bevitore, ma non disponendo di altre proprietà nutritive, l’alcol può portare a stati di profonda malnutrizione. Per questo la vita media di chi ha una dipendenza da alcol è di 12 anni minore rispetto alla media della popolazione generale.
Tra i disturbi psicologici che si possono sviluppare troviamo: la depressione, ansia e disturbi di personalità. L’alcol interferisce con lo sviluppo del cervello, e il suo uso precoce è stato collegato a cambiamenti strutturali e funzionali di quest'ultimo. Questo fenomeno comporta un aumento del rischio di sviluppare dipendenze future e di compromettere le capacità cognitive, come la memoria e la capacità di prendere decisioni. Non a caso, infatti, oltre alle varie conseguenze relazionali che determina l’abuso di alcol, è molto ricorrente la sindrome di Korsakov, che si manifesta con gravissimi danni alla memoria in particolare legata ai ricordi recenti. Spesso questi deficit si accompagnano a creazione di ricordi fantastici e totalmente slegati dalla realtà (confabulazioni) nati dal tentativo di riempire i vuoti di memoria.
Il consumo di alcol tra i giovani, e non, non è privo di conseguenze. Gli studi dimostrano che l’abuso di alcol può portare sia a disturbi mentali che a disturbi fisici.

L'uso delle droghe

L'uso delle droghe

Una droga è una sostanza di origine sintetica o naturale, che agisce sull'organismo di un soggetto modificandone il comportamento e le sensazioni, e alterando il funzionamento del sistema nervoso centrale.In questo caso le droghe possono essere classificabili in tre gruppi:
  • Droghe pesanti e leggere, in entrambe i casi illegali per le conseguenze;
  • Droghe legali, il cui abuso è comunque dannoso.
Sebbene l’uso di droghe possa riguardare persone di ogni età e condizione sociale, è tra i giovani che il problema si presenta in maniera particolarmente acuta.Come nel caso dell’alcol, infatti, essendo i giovani mossi dalla curiosità e dalla necessità di ricercare una loro identità, sono più soggetti ad aderire ad iniziative pericolose, spesso presentanti l’uso di stupefacenti.

Tra gli effetti collaterali ci sono: nausea, vomito, stipsi e confusione mentale. E in questi casi l’abuso, o anche solo l’assunzione prima, possono causare degli effetti indesiderati importanti, a volte letali. Infatti, I recettori oppioidi che sono stimolati dal Fentanyl sono coinvolti anche nel controllo del respiro. La depressione respiratoria è la tipica causa di morte da sovradosaggio da oppioidi e anche da Fentanyl. Bastano appena 2-3 milligrammi per uccidere una persona provocandone il soffocamento.

Come tutti gli oppioidi, il Fentanyl agisce su particolari recettori: i recettori oppioidi. Quest’ultimi, sotto stimolazione, diminuiscono gli impulsi nervosi relativi al dolore, e allo stesso modo producono risposte emozionali modulate, inducendo chi l’assume ad uno stato di euforia. In questi casi, pazienti oncologici che assumono fentanyl, secondo prescrizioni mediche, sostengono che il dolore non scompaia completamente, ma è come se non provocasse sofferenza. Infatti, le persone che la utilizzano come droga, ricercano come effetti il senso di euforia ma anche il rilassamento assoluto, non a caso viene chiamata “la droga degli zombie” perché può trasformare chi lo assume in “un morto che cammina”.

Il Fentanyl, generalmente conosciuto come farmaco appartenente alla categoria degli oppioidi, attualmente è riconducibile a uno dei problemi principali di dipendenza da droghe a partire dal 2022. Questo è un potente oppioide sintetico, 50 volte più potente dell'eroina, il cui abuso può avere conseguenze letali.

Fentanyl

Fentanyl

Come si possono prevenire questi fenomeni? Diciamo che in questi casi, a parer mio, a dover prestare una maggiore tutela dovrebbero essere gli adulti, ma poiché si parla di molteplici casi, alcuni dei quali in cui le persone affette da dipendenza non sono necessariamente seguite dai propri genitori, è giusto che il fattore primario da esercitare sia la responsabilità, che va di pari passo con la consapevolezza. Provare qualcosa di nuovo, che sia nocivo o no, non sfocerà mai nella dipendenza se si è responsabili, ma non è detto che la sensazione che viene alimentata la prima volta, non porti alla necessità continua di riprovarla. Infatti, è giusto mantenere un profilo responsabile, in contesti in cui per esempio alcol e droga sono di uso comune, ma soprattutto di essere consapevoli di ciò che questi possano provocare a lungo andare. Per cui, a dover agire in primis sono le scuole, che devono tutelare i giovani da questi fenomeni, ormai ordinari, mostrando le conseguenze relative, ma di garantire soprattutto supporto psicologico, laddove un problema o una mancanza potrebbero essere sopperite da consumi di sostanze nocive, che stravolgono la realtà.

Soluzioni

Soluzioni

Fentanyl in italia Il fentanyl, sintetizzato dal dottor Paul Janssennel 1960 e entrato a far parte della pratica clinica come anestetico generale col nome commerciale di Sublimaze, negli Stati Uniti dal 2022 al 2023 ha avuto un boom rispetto alla sua assunzione conscia e inconscia. È proprio in quest’anno che il sequestro di pillole contenenti Fentanyl è aumentato vertiginosamente passando da 44 milioni nel 2022 a ben 115 milioni nel 2023 e partendo da appena 49.000 sequestrate nel 2017. Negli USA si stima che ogni settimana 22 adolescenti muoiono per overdose dovuta all’uso di questa sostanza. Ma pensare che questo problema sia solo un incubo lontano di noi italiani è sbagliato: a causa di social o di siti di traffici commerciali illegali, il Fentanyl è arrivato come droga anche in Italia. In seguito al sequestro a Piacenza nel 2023 di circa 100.000 dosi di pillole contenenti Fentanyl e 1 morte accertata nel 2023, il Ministero della Salute ha dichiarato l’emergenza nazionale, sottolineando la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e protezione. La strategia italiana è quella di agire fortemente con gli altri Paesi Europei, attuando dei controlli molto rigidi sui canali di entrata e di distribuzione della droga in questione.

Le conseguenze Il cervello dei giovani, essendo ancora in fase di sviluppo, può subire degli scompensi a causa dall’uso di droghe, che, infatti, alterano la chimica cerebrale.Alcune di queste conseguenze possono essere:

  • Riduzione della capacità di controllo volontario dei movimenti e coordinazione motoria (influendo sull'attività del cervelletto);
  • Riduzione della capacità di regolazione emotiva e di controllo dei comportamenti associati all'espressione delle emozioni; alcune sostanze potrebbero aumentare la frequenza e l'intensità di emozioni come la rabbia (aggressività) o diminuirne altre come la paura;
  • Riduzione della capacità di attenzione, memoria e apprendimento: l'uso prolungato di sostanze spesso compromette la capacità di codificare informazioni, immagazzinarle e ricordarle;
  • Riduzione della capacità di giudizio e autocontrollo.

L’Utilizzo dell’Alcol Innanzitutto, dobbiamo dire che l’alcol è una sostanza psicoattiva che, in dosi moderate, può indurre sensazioni di euforia e relax. Ovviamente il consumo che sfocia nell’eccesso, porta a effetti negativi, come alterazioni cognitive, compromissione del giudizio e aumento della suscettibilità a comportamenti rischiosi. Inoltre, in aggiunta a queste conseguenze il consumo ossessivo di alcol, specialmente durante l’adolescenza e la prima età adulta, è associato a un aumento del rischio di sviluppare problemi di salute mentale e fisica.

Le conseguenze Il cervello dei giovani, essendo ancora in fase di sviluppo, può subire degli scompensi a causa dall’uso di droghe, che, infatti, alterano la chimica cerebrale.Alcune di queste conseguenze possono essere:

  • Riduzione della capacità di controllo volontario dei movimenti e coordinazione motoria (influendo sull'attività del cervelletto);
  • Riduzione della capacità di regolazione emotiva e di controllo dei comportamenti associati all'espressione delle emozioni; alcune sostanze potrebbero aumentare la frequenza e l'intensità di emozioni come la rabbia (aggressività) o diminuirne altre come la paura;
  • Riduzione della capacità di attenzione, memoria e apprendimento: l'uso prolungato di sostanze spesso compromette la capacità di codificare informazioni, immagazzinarle e ricordarle;
  • Riduzione della capacità di giudizio e autocontrollo.