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IL SISTEMA TICONICO - FILOS
ALESSIA BARBIERI
Created on October 28, 2024
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Transcript
Alessia Barbieri Aurora Binante Francesca Fabiano Dorotea Fiorentino Mariantonietta Lanatà Marta Rotundo
Il sistema ticonico
CHE COS'È?
Il sistema ticonico (o ticonico) è il modello cosmologico proposto dall'astronomo danese Tycho Brahe nel XVI secolo. Questo sistema rappresenta un tentativo di combinare elementi del sistema tolemaico, che poneva la Terra al centro dell'universo, con il sistema copernicano, che invece attribuiva al Sole questa posizione. Brahe cercava un modello che fosse coerente con le sue osservazioni astronomiche molto precise e che, allo stesso tempo, rispettasse i limiti imposti dall'epoca e dalla dottrina religiosa dominante, la quale ancora prediligeva una visione geocentrica.Dal punto di vista filosofico, il sistema ticonico riflette un tentativo di mediare tra le tradizioni aristotelica e copernicana, rispondendo ai dibattiti sulla posizione dell'uomo nell'universo. Essa solleva questioni su come percepiamo la realtà e il nostro posto in essa, ponendo l'accento sulla centralità dell'osservazione e dell'esperienza empirica, un tema centrale nel pensiero moderno. Questo approccio ha influenzato i pensatori successivi, contribuendo alla transizione verso una visione più scientifica.
CARATTERISTICHE:
La Terra al centro: Il sistema ticonico è geocentrico, quindi pone la Terra immobile al centro dell'universo, rifiutando il moto terrestre.Il Sole orbita attorno alla Terra: Nel modello di Brahe, il Sole orbita attorno alla Terra, il che lo distingue nettamente dal modello copernicano. I pianeti orbitano attorno al Sole: Al contrario di quanto avviene nel sistema tolemaico, i pianeti (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) orbitano intorno al Sole, che a sua volta ruota intorno alla Terra. In questo modo, si salva l'idea di un centro fisso (la Terra) e si spiegano meglio i movimenti apparenti dei pianeti.
Sole
Terra
Un Ponte tra Filosofia Naturale e Innovazione Astronomica
Il sistema ticonico presuppone un sostanziale abbandono della fisica aristotelica e tolemaica, come appare ad esempio dall'intersezione dei deferenti di Marte e del Sole, in contrasto con la nozione che i pianeti fossero disposti su sfere concentriche rigide. Tycho e i suoi seguaci fecero rivivere l'antica filosofia naturale stoica, in quanto essa ipotizzava cieli fluidi, che potessero accettare orbite intersecantesi. Da questo punto di vista il sistema di Tycho Brahe era più moderno di quello di Copernico, che ancora postulava l'esistenza di sfere cristalline, anche se centrate sul Sole e non sulla Terra come aveva ipotizzato Tolomeo. Si osservi che Tycho escludeva anche la rotazione terrestre, ma la maggior parte degli astronomi, che adottarono modelli analoghi prima di lui (Eraclide, Capella, ecc.) o dopo, preferirono accettare la rotazione terrestre ed escludere la rotazione del firmamento. Il modello esatto di Tycho si dice geo-statico, gli altri geo-rotazionali o semi-ticonici. Secondo lo storico della scienza Stillman Drake l'adozione del modello geo-rotazionale fu probabilmente favorita dalla scoperta del ciclo annuale delle macchie solari, difficilmente spiegabile nel modello geostatico.
THYCO BRAHE
Nel 1572 apparve una nuova stella nella costellazione di Cassiopea. Per circa un anno e mezzo la stella brillò moltissimo, poi la sua luminosità diminuì fino a scomparire: si trattava di una supernova. Le osservazioni effettuate notte dopo notte, descritte da Tycho Brahe nel De stella nova (1573), gli suggerirono che il fenomeno non poteva essere di natura atmosferica, al contrario di quanto la concezione dell’epoca, basata sulla fissità e immutabilità del mondo delle stelle, avrebbe fatto pensare e che la stella si trovava ad una grande distanza. L’osservazione di supernove da parte di Tycho Brahe, nel 1572, e da Keplero, nel 1604, furono determinanti per le argomentazioni di Galileo Galilei (1564-1642) contro la dottrina dell’immutabilità dei cieli. La teoria eliocentrica di Niccolò Copernico, le osservazioni di Giove (compresa la scoperta dei suoi satelliti) e della Luna furono i pilastri su cui si basò la Rivoluzione astronomica che si è verificata tra la fine del Cinquecento e il Seicento.