L' Angelica inseguita
Federico Ermeti
Created on October 28, 2024
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Transcript
-L'ORLANDO FURIOSO
l'angelica inseguita
Ermeti Federico
INDICE
Cristiani e infedeli:
1. ottave 5-6-7-8-9
2. ottave 10-11-12-13
L'Angelica inseguita - Similitudini
3. similitudini ottave 34-42
4. similitudini ottave 58-61
5. similitudini ottave 65-75
6. similitudini canto II otteva 5
Cristiani e infedeli
Il capitolo si apre con la spiegazione, da parte di Calvino, sui preamboli posti al poema per specificarne il fatto che il poema fosse una continuazione di un ciclo di poemi; e quindi lettore si potrebbe sentire scoraggiato a causa di ciò. Secondo l'autore i preamboli sono superflui, e quindi l'Orlando furioso è un universo unico. Ariosto sostiene che il suo poema sia una continuazione di un poema precedente per via della sua grande discrezione.
[7] Che vi fu tolta la sua donna poi: ecco il giudicio uman come spesso erra! Quella che dagli esperii ai liti eoi avea difesa con sì lunga guerra, or tolta gli è fra tanti amici suoi, senza spada adoprar, ne la sua terra. Il savio imperator, ch’estinguer volse un grave incendio, fu che gli la tolse. [8] Nata pochi dì inanzi era una gara tra il conte Orlando e il suo cugin Rinaldo, che entrambi avean per la bellezza rara d’amoroso disio l’animo caldo. Carlo, che non avea tal lite cara, che gli rendea l’aiuto lor men saldo, questa donzella, che la causa n’era, tolse, e diè in mano al duca di Bavera;
ottave 5-6-7-8
[5] Orlando, che gran tempo innamorato fu de la bella Angelica, e per lei in India, in Media, in Tartaria lasciato avea infiniti ed immortal trofei, in Ponente con essa era tornato, dove sotto i gran monti Pirenei con la gente di Francia e de Lamagna re Carlo era attendato alla campagna, [6] per far al re Marsilio e al re Agramante battersi ancor del folle ardir la guancia, d’aver condotto, l’un, d’Africa quante genti erano atte a portar spada e lancia; l’altro, d’aver spinta la Spagna inante a destruzion del bel regno di Francia. E così Orlando arrivò quivi a punto: ma tosto si pentì d’esservi giunto;
[13] La donna il palafreno a dietro volta, e per la selva a tutta briglia il caccia; né per la rara più che per la folta, la più sicura e miglior via procaccia: ma pallida, tremando, e di sé tolta, lascia cura al destrier che la via faccia. Di sù di giù, ne l’alta selva fiera tanto girò, che venne a una riviera.
[12] Era costui quel paladin gagliardo, figliuol d’Amon, signor di Montalbano, a cui pur dianzi il suo destrier Baiardo per strano caso uscito era di mano. Come alla donna egli drizzò lo sguardo, riconobbe, quantunque di lontano, l’angelico sembiante e quel bel volto ch’all’amorose reti il tenea involto.
[11] Indosso la corazza, l’elmo in testa, la spada al fianco, e in braccio avea lo scudo; e più leggier correa per la foresta, ch’al pallio rosso il villan mezzo ignudo. Timida pastorella mai sì presta non volse piede inanzi a serpe crudo, come Angelica tosto il freno torse, che del guerrier, ch’a piè venìa, s’accorse.
ottave 9-10-11-12-13
[9] in premio promettendola a quel d’essi, ch’in quel conflitto, in quella gran giornata, degli infideli più copia uccidessi, e di sua man prestassi opra più grata. Contrari ai voti poi furo i successi; ch’in fuga andò la gente battezzata, e con molti altri fu ’l duca prigione, e restò abbandonato il padiglione. [10] Dove, poi che rimase la donzella ch’esser dovea del vincitor mercede, inanzi al caso era salita in sella, e quando bisognò le spalle diede, presaga che quel giorno esser rubella dovea Fortuna alla cristiana fede: entrò in un bosco, e ne la stretta via rincontrò un cavallier ch’a piè venìa.
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Similitudini
A quale tipo di ambiente ed esperienza appartengono questi termini di paragone ? Quali effeti stilistici hanno ?
[42] La verginella è simile alla rosa, ch’in bel giardin su la nativa spina mentre sola e sicura si riposa, né gregge né pastor se le avicina; l’aura soave e l’alba rugiadosa, l’acqua, la terra al suo favor s’inchina: gioveni vaghi e donne inamorate amano averne e seni e tempie ornate.
[34] Qual pargoletta o damma o capriuola, che tra le fronde del natio boschetto alla madre veduta abbia la gola stringer dal pardo, o aprirle ’l fianco o ’l petto, di selva in selva dal crudel s’invola, e di paura triema e di sospetto: ad ogni sterpo che passando tocca, esser si crede all’empia fera in bocca.
ottave 34-42
[61] Non si vanno i leoni o i tori in salto a dar di petto, ad accozzar sí crudi, sí come i duo guerrieri al fiero assalto, che parimente si passâr gli scudi. Fe’ lo scontro tremar dal basso all’alto l’erbose valli insino ai poggi ignudi; e ben giovò che fur buoni e perfetti gli osberghi sí, che lor salvaro i petti.
[58] Corrò la fresca e matutina rosa, che, tardando, stagion perder potria. So ben ch’a donna non si può far cosa che piú soave e piú piacevol sia, ancor che se ne mostri disdegnosa, e talor mesta e flebil se ne stia: non starò per repulsa o finto sdegno, ch’io non adombri e incarni il mio disegno.
ottava 58-61
[5] "Come soglion talor duo can mordenti, o per invidia o per altro odio mossi, avicinarsi digrignando i denti, con occhi bieci e più che bracia rossi; indi a' morsi venir, di rabbia ardenti, con aspri ringhi e ribuffati dossi: così alle spade e dai gridi e da l'onte venne il Circasso e quel di Chiaramonte."
[75] Indi va mansueto alla donzella, con umile sembiante e gesto umano, come intorno al padrone il can saltella, che sia duo giorni o tre stato lontano. Baiardo ancora avea memoria d’ella, ch’in Albracca il servia giá di sua mano nel tempo che da lei tanto era amato Rinaldo, allor crudele, allor ingrato.
[65] Qual istordito e stupido aratore, poi ch’è passato il fulmine, si leva di lá dove l’altissimo fragore appresso ai morti buoi steso l’aveva; che mira senza fronde e senza onore il pin che di lontan veder soleva: tal si levò il pagano a piè rimaso, Angelica presente al duro caso.
ottave 65-75-5
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grazie per l'attenzione
Commento Italo calvino
Dice che non resta che seguire Angelica, diretta al bosco, con tre cavaliere che le “vorticano” attorno; cavalieri che si chiamano Rinaldo, Ferraù e Sacripante, ma a cui non è necessario un nome a causa del loro ruolo secondario. Cavalieri che non avranno mai un ruolo di spicco, nemmeno Rinaldo che darà il via a molti episodi del Furioso. Sono personaggi dell’ Innamorato che chiedono di essere posti in secondo piano per lasciare spazio a nuovi protagonisti posti in un nuovo ordine di importanza.