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Alexandro

Created on October 28, 2024

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Transcript

Effetti neuroscientifici della Meditazione Sonoro Vibrazionale

Conclusioni

Basi Neuroscientifiche

Suono Uditivo e Suono Pervasivo

Meccanismi neurobiologici

Suono e Vibrazione

Applicazioni cliniche e terapeutiche

Storia della Meditazione

Conclusioni

la ricerca sulle basi neuroscientifiche della meditazione sonora vibrazionale ha evidenziato l'attivazione di specifiche aree cerebrali durante la pratica, con conseguenti effetti positivi a breve e lungo termine sul cervello. I benefici psicologici e fisici, insieme alle possibili applicazioni cliniche, suggeriscono un grande potenziale terapeutico e il potenziamento delle nostre capacità cognitive e emotive attraverso la profonda immersione nella potenza curativa del suono. Si tratta certo di una strada che richiede impegno e continuità, nonché risorse, studi e sperimentazione. Come abbiamo visto quì brevemente, tale forma di meditazione è infatti utilizzabile in una ampia gamma di disturbi, dalla gestione del semplice stress alla cura del PTSD, disturbo del sonno fino alla gestione del dolore e alla gestione delle varie sintomatologie del paziente oncologico per per il quale, nello specifico, potrebbero essere implementate cure a base di vibrazioni e suoni. È auspicabile, se le ricerche continueranno a confermare in futuro i benefici deducibili dalla meditazione sonora, una nuova formazione professionale in ambito clinico ma anche lavorativo, per gli individui sottoposti a particolari stress quotidiani. Si tratta di un approccio alla salute mentale maggiormente inclusivo rispetto alla tradizione, un approccio di tipo olistico teso ad implementare la consapevolezza che i soggetti hanno di sé, dunque propedeutico per la gestione delle emozioni e dello stress. Chiudo con la metafora del Mito della Caverna di Platone, una allegoria filosofica descritta nel libro Republica........ GRAZIE PER L'ASCOLTO E PER QUESTA SPLENDIDA AVVENTURA TRA LE NEUROSCIENZE E LA PNEI

Meccanismi Neurobiologici

Attraverso le neuroscienze, dunque, è possibile non solo studiare, ma anche integrare la meditazione per ottenere effetti positivi di tipo psicofisico. Ciò è reso possibile dalla eccezionale capacità del cervello di adattarsi e mutare plasticamente, variando strutture e connessioni in base alle esperienze vissute. La meditazione è in ciò eccellente in quanto – come suggeriscono gli studi – in grado di ricalibrare e rinforzare le connessioni neuronali. Grazie all’attivazione del sistema nervoso simpatico e alla inibizione della risposta di allarme, la meditazione favorisce la riduzione dello stress e nel contempo la gestione puntuale delle emozioni, garantendo così all’organismo il corretto equilibrio. Grazie alla meditazione, ancora, miglioriamo il nostro rapporto empatico con le persone, anche perché impariamo a gestire meglio la pressione degli istinti.

Riprogrammare le cellule con suoni e vibrazioni

L’autoguarigione – ovvero la vix medicatrix naturae come nominata da Ippocrate, è un fenomeno proprio di molti esseri viventi. Gli esseri umani non fanno differenza potendo rinnovare circa il 70% delle cellule del proprio corpo ogni 90 giorni.

Regolazione dei meccanismi interni

Il Prof. Carlo Ventura laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna - Specialista in Cardiologia e di Ricerca in Biochimica, ha rilasciato una importante intervista per la rivista Scienza e Conoscenza: le nostre cellule reagiscono al movimento dei fotoni e risuonano insieme ai campi magnetici: la straordinaria capacità di queste vibrazioni è quella di potere essere sfruttate per guidare le cellule eventualmente ammalate in un percorso di autoriparazione e quindi di autoguarigione . E' il coordinatore di un gruppo che lavora nel laboratorio di Biologia Molecolare del CNR di Bologna, con il quale il professore conduce straordinari studi proprio sull’impatto delle onde sonore sulle cellule staminali di animali.

L'American Heart Association ha approvato che le pratiche meditative possono essere utilizzate come terapia complementare efficace per abbassare la pressione sanguigna nel 2013. Ulteriori ricerche suggeriscono che la pratica regolare può alleviare i sintomi di ansia e depressione. La risposta di rilassamento suscitata durante la pratica meditativa è ritenuta idonea a ridurre il carico complessivo di stress del corpo a anche un fattore importante nella stabilizzazione dell'umore.

Proprio per questo, Ippocrate pensava che lo scopo principale di un medico fosse quello di aiutare la tendenza naturale del corpo, osservandone i movimenti, rimuovendone gli ostacoli alle sue reazioni e permettendo così all'organismo di recuperare la salute. Lo stato di malattia, in tal senso, non è che uno sforzo del corpo di ripristinare un equilibrio disturbato. È proprio questa capacità degli organismi di correggere gli squilibri che li distingue dalla materia non vivente

Suono Uditivo e Suono Percettivo

Le fibre C generano risposte anche automatiche in relazione agli stimoli ambientali, rappresentando quindi un oggetto eccezionale a proposito dell’intelligenza emotiva. Ciò anche in considerazione della capacità di attivarsi attraverso il tatto, grazie a particolari e appositi recettori che si trovano sulla pelle, e che sono sensibili alla vibrazione e alla pressione

Ruolo delle Fibre C

Risposte a stimoli tattili

Conoscere il ruolo delle fibre C nella regolazione delle emozioni è fondamentale per comprendere meglio come il nostro corpo e la nostra mente interagiscano alla percezione del tatto e delle vibrazioni, e questo potrebbe portare (anche se ci sono già, diverse tecniche come il massaggio e la stessa meditazione sonora) a diverse e/o a nuove strade che ci possono permettere di lavorare su soggetti con disturbi emotivi e psicologici.

Queste fibre hanno dimostrato di influenzare direttamente le risposte emotive a stimoli tattili, proprio grazie alla loro capacità di inviare segnali ai centri cerebrali responsabili delle emozioni, svolgendo un ruolo cruciale nella forma in cui percepiamo ed elaboriamo le esperienze tattili . La loro importanza nel determinare le nostre risposte emotive è testimoniata da numerosi studi che dimostrano un'associazione diretta tra l'attività delle fibre C e il nostro stato d'animo. Queste fibre hanno il potere di renderci più consapevoli delle sensazioni tattili e possono influenzare profondamente la nostra percezione e reazione a stimoli esterni.

All’interno del nostro corpo, ritroviamo delle straordinarie strutture fondamentali (le fibre C) che rappresentano il più importante canale di trasmissione dei segnali associati al dolore nel sistema nervoso periferico. Si tratta di fibre non mielinizzate, sottili, fondamentali proprio perché permettono l’attivazione del sistema nervoso simpatico. Si tratta quindi di elementi che meritano un approfondimento, anche considerato il ruolo di connessione con le emozioni, con le risposte alle emozioni e in relazione alla percezione sensoriale.

Applicazioni cliniche e terapeutiche

Sono numerose le applicazioni cliniche e terapeutiche della meditazione sonora, proprio grazie alla dimostrata capacità di integrarsi in diversi contesti di cura, riabilitazione, miglioramento delle prestazioni del sonno, nella gestione del dolore, nonché per la riduzione dello stress e dell’ansia, combattere i disturbi connessi alla depressione e allo stress da disturbo post-traumatico. Questa capacità è provata da molteplici studi, che certificano la meditazione sonora come strumento eccellente per accompagnare cure e trattamenti tradizionali.

Integrazione della meditazione sonora nella pratica clinica

Utilizzo della meditazione sonora in contesti medici

Numerosi sono i centri ospedalieri nel centro/nord Italia e soprattutto all'estero, che oggi sono consapevoli di poter arricchire i protocolli di cura con questa pratica, lavorando a contatto con professionisti in grado di offrire programmi terapeutici complementari per i pazienti delle proprie strutture. Tra i vantaggi della meditazione, a cui maggiormente la pratica clinica ha mostrato interesse, è la non invasività: la meditazione non richiede strumenti particolari, non impatta sul corpo se non in maniera benefica, lo rilassa grazie ai suoni particolari e specifici e alle sottili vibrazioni scaturite da alcuni strumenti tipici, come le campane tibetane e di cristallo, utili ad abbassare lo stress psico-fisico. La pratica gode di una stima tale che oggi anche gli stessi operatori sanitari la praticano per ridurre il rischio di burnout lavorativo.

La pratica gode di una stima tale che oggi anche gli stessi operatori sanitari la praticano per ridurre il rischio di burnout lavorativo. E inoltre, la personalizzazione del trattamento è un altro punto di forza della meditazione sonora, ragione per la quale è sempre più in uso tra i professionisti la sua adozione per integrare le cure tradizionali. La meditazione non è assimilabile a una terapia farmacologica, nonostante gli effetti studiati e dimostrati scientificamente, pertanto non ha rischio di effetti collaterali: la sua adozione sta quindi apportando benefici notevoli ai pazienti ai quali viene consigliata, migliorando la qualità emotiva, psichica e fisica del percorso di guarigione.

La meditazione sonora è utilizzata nell’ambito della medicina del dolore, della salute mentale e come supporto nei processi riabilitativi. Tale pratica è stata sperimentata come strumento complementare per intervenire nelle cure di pazienti con condizioni neurologiche e nel percorso post-operatorio. Le prove scientifiche fino ad ora raccolte mostrano l’efficacia della meditazione in questo ambito, soprattutto come supporto alle terapie tradizionali, grazie alla capacità di agire sul benessere psichico. Questa pratica, infatti, migliora il benessere psichico e fisico, motivo per cui anche i medici – oltre ai pazienti – hanno iniziato ad apprezzarne i benefici.

Basi Neuroscientifiche

Studi recenti, attraverso approcci di neuroanatomia, neurofisiologia, tecniche di neuroimaging funzionali e l'analisi delle onde cerebrali, hanno dimostrato che la meditazione, di per sé, può influenzare la neuroplasticità cerebrale, con potenziali implicazioni per la salute generale del cervello.

Riduzione del Distress

Neuroplasticità

Studi indicano che la meditazione sonora può abbassare i livelli di cortisolo, un ormone legato allo stress. Ridurre il cortisolo può portare a una diminuzione dell'ansia e a un miglioramento del senso di benessere. La meditazione sonora potrebbe aiutare a bilanciare il sistema nervoso autonomo, riducendo la risposta simpatica ("lotta o fuga") e migliorando la risposta parasimpatica ("riposo e digestione"). Tale pratica, quindi, può essere anche adoperata nel campo della prevenzione in quanto può rafforzare il sistema immunitario e risultare un buon sostegno psicologico persino nei casi di malati oncologici .

. La neuroplasticità è la capacità del cervello di modificare la sua struttura e organizzazione in risposta all'esperienza e all'apprendimento. Tramite questa pratica si sviluppano connessioni sinaptiche prima inesistenti, e avviene uno sviluppo di nuovi neuroni e connessioni -grazie alla caratteristica del nostro sistema nervoso di essere plastico.

A livello neurologico la meditazione sonora porta ad un calo dell’attività dell'amigdala, la regione legata allo sviluppo dello stress, e un importante incremento di quella dell'insula , connessa alla consapevolezza emotiva. Sebbene si tratti di risultati preliminari autorizzano a sostenere che tale pratica potrebbe portare ad ottenere benefici sul piano emotivo, mentale e corporeo a breve termine, ma non soltanto: la costanza della pratica di meditazione sonora apporta probabilmente vantaggi al sistema nervoso anche a lungo termine, aiutando a ridurre tra l’altro i rischi connessi al precoce declino cognitivo

Variazioni nel cervello durante la meditazione SV

Nel corso della meditazione sonora, il cervello mostra notevoli variazioni: l’attività delle connessioni fra le aree dedicate alla riflessione e l'attenzione cresce notevolmente. Tali modifiche comportano una riduzione dello stress e una sensazione di maggiore benessere. Questi dati ci confortano nel pensare che la meditazione sonora porti a miglioramenti dell’umore, della riflessione e della concentrazione, oltre a rappresentare uno strumento per una migliore gestione delle emozioni.

Livelli ormonali

GABA (Acido Gamma-Aminobutirrico): è stato dimostrato, in diversi studi, che la meditazione aumenta i livelli di GABA, aiutando a ridurre l'ansia e favorire il rilassamento. Il GABA è un neurotrasmettitore inibitorio che contrasta l'eccitabilità neuronale eccessiva.

Suono e vibrazione

Sin dall'antichità, esistono testi che attestano come il suono fosse considerato il primo creatore, nonché un potente strumento di guarigione e trasformazione. La musica, la melodia e il suono, sin dall'Antica Grecia e attraversando culture come quella indiana, cinese, degli aborigeni australiani, dei Sufi e delle antiche comunità sciamaniche (tibetana, mongola, siberiana e altre), sono stati ritenuti sacri e capaci di indurre guarigione, trasformazione, evocazione degli spiriti della natura e protezione delle comunità da forze avverse, contribuendo così alla conservazione della vita umana.

Tutto Vibra...tutto è vibrazione

Suonoterapia

Hans Jenny, padre della cimatica, riteneva che le forme della materia fossero il risultato di una frequenza sonora e che lo stato di salute dell’essere umano dipendesse dall’armonia musicale presente nell’organismo . Oggi si ritiene che la vibrazione sonora indirizzata sul corpo, produca una serie di risonanze positive per l’organismo, guarendo alcuni disturbi e portando corpo, mente e spirito nel miglior stato di “equilibrio vibrazionale” possibile.

Usa le vibrazioni misurabili in hertz per produrre effetti benefiche nell’essere umano, in quanto sono frequenze che entrano in risonanza con la totalità della persona. Il principio che si trova alla base della Suonoterapia consiste nel fatto che tutto, nella realtà, esseri umani inclusi, vibri ad una determinata frequenza . Anche il corpo fisico (dagli organi interni ad ogni cellula che lo compone) vibra su frequenze specifiche.

La musica, in generale, ha la capacità di produrre nell’ascoltatore una profonda trasformazione, coinvolgendo la persona nella sua totalità.

Stato di dissonanza e malattia

I suoni influenzano il corpo, modificandone la fisiologia in diversi modi (respirazione, battito cardiaco, attivazione del nervo valgo, postura e tono muscolare, ecc); la mente sviluppando l’immaginazione, alterando lo stato di percezione;

L’essere umano in salute può essere paragonato ad una orchestra che produce una magnifica musica armonica; quando quest’armonia viene spezzata, l’essere umano rischia di perdere il proprio equilibrio creando un terreno fertile per la manifestazione della malattia

Storia della Meditazione Sonoro Vibrazionale

La storia della meditazione è un viaggio affascinante che attraversa secoli e culture diverse. Questa pratica antica, che ha le sue radici in tradizioni spirituali e filosofiche, è stata utilizzata da molte civiltà come un mezzo per raggiungere la consapevolezza interiore e il benessere. La meditazione non è solo un metodo per rilassarsi, ma rappresenta anche un percorso verso la comprensione di sé e dell'universo che ci circonda.

Nada Yoga

Praticare Meditazione

La sua abilità nel generare uno spazio di tranquillità interiore, di connessione con il divino e di elevazione spirituale la rende una pratica di grande valore a livello globale utilizzabile anche in ambito terapeutico

Tale pratica è fuoriuscita dall’oriente negli ultimi decenni per affermarsi anche in occidente dove viene praticata soprattutto per ridurre lo stress e aumentare la capacità di concentrazione. Si tratta effettivamente di un eccellente metodo per armonizzare le nostre vite quotidiane, gestendo meglio le nostre emozioni e i nostri bisogni, anche tramite l’interazione con le comunità nelle quali viviamo.

Nel Nada Yoga, la scienza del suono forse maggiormente antica tra quelle connesse alla meditazione, le vibrazioni musicali sono considerate in grado di risvegliare e curare lo spirito attraverso l’azione delle frequenze.

Si tratta di una pratica le cui origini sono millenarie, connesse alla religione e inizialmente riferibili alla cultura giapponese, tibetana e indiana, nonché di altre culture antiche, sparse per tutto il globo.