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Presentazione Stregoneria

Bianca Cardella

Created on October 27, 2024

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Transcript

La cultura Wicca

Le sue origini e i suoi simbolismiSeminario "It's a Kind of Magic" - edizione seconda

Argomenti

Festività maggiori: Sabbat

Gardner

Le conseguenze della frammentazione

I riti magici

La REDE

Il culto della Wicca

La Wicca oggi

La ruota dell'anno

Le origini: il fermento magico

Le festività minori: Esbat

La frammentazione

Il termine Wicca

Non sai nulla sulla wicca?Nozione base:

Nel 1956, Gerald Gardner pubblica il libro “The Witchcraft today” e nel 1959 “The meaning of Witchcraft”, rendendo così pubblica per la prima volta la Wicca.

Le origini della Wicca e il fermento magico

Prima di conoscere cosa sia la Wicca, quali culti o festività appartengono ad essa, bisogna fare un passo indietro e conoscere il contesto storico e culturale in cui nasce. Dal 19° secolo e per buona parte del 20° secolo, l’Europa venne attraversata da un fermento culturale ed esoterico mai visto prima; si accende tra gli europei un forte interesse per l’esotico e per il folklore.

In particolare, in Inghilterra, divenne famoso un certo George Pickingill, un contadino che attirò l’attenzione dei tabloid inglesi perché sosteneva di essere capace di allontanare le tempeste, proteggere il bestiame dalle epidemia, tutto attraverso una serie di formule e preghiere, usando la magia popolare.

Un altro personaggio inglese che bisogna citare è Margaret Murrey, un’egittologa coetanea di Gardner, che scrisse infatti la prefazione del “Witchcraft Today”. La Murrey rimase famosa per una teoria sulla stregoneria, che aiutò a ricreare un nuovo immaginare attorno alla figura della strega. La donna sosteneva che la stregoneria fosse il retaggio di antiche religioni dedite al culto di una dea madre e di un dio, detto cornuto, legato al simbolo della fertilità. Ipotizzò che questo culto fu perseguitato e definito “stregoneria”, ma la sua teoria venne smentita e superata.

E’ dunque grazie a lei se negli anni ’60 e ’70 del novecento la figura della strega assume connotati di libertà, indipendenza ed emancipazione. Non a caso i movimento femministi gridano “tremate, tremate, le streghe son tornate”.

Con la sua teoria contribuisce alla trasformazione della figura della strega: se la storia vede la strega come un figura negativa, dedita alle arti occulte, la Murrey la ricollega ad un rito pagano, legato ai cicli della natura.

PERCHE' GARDNER E' IMPORTANTE? Nel Witchcraft today, Gardner spiega di aver conosciuto la Wicca attraverso una congrega situata a Sud di Londra, in cui i membri praticavano questo culto legato alla natura e alla fertilità “di cielo vestiti”. Decise quindi di rendere pubbliche le sue scoperte per evitare che questo sapere venisse perduto.

Conosciamo Gardner

Nacque nel 1884 vicino Liverpool e durante la sua vita viaggiò moltissimo, interessandosi di etnologia e antropologia ed entrando in contatto con tantissime popolazioni autoctone che daranno vita alle sue ricerche sul folklore e sulla magia naturale. Oggi, sull’isola di Mann, vi è il “Museo della Stregoneria”, ricco di tutti i cimeli che Gardner conservò da questi viaggi. Gardner durante la sua vita frequentò numerose congreghe e circoli; uno tra questi fu il circolo Rosacrociano, la Crotona Fellowship, chiamata così per una derivazione da Crotone, dove Pitagora fondò la scuola pitagorica. Dentro questo circolo, Gardner incontrò un gruppo di persone che praticava magia popolare, sulle basi di Pickingill. L’incontro più significativo di Gardner fu quello con Aleister Crowley, uno degli esoteristi più importanti del ‘900. Grazie a Crowley, Gardner fondò la religione di Thelema, a Cefalù, in cui oggi ritroviamo l’omonima abbazia.

Gardner morì in Sicilia e venne sepolto in Tunisia; dopo la sua morte, gran parte del materiale in suo possesso passò all’amica Doreen Valiente.Prima di morire, però fondò ufficialmente la Wicca, nel 1946.

Considerazioni storiche finali

La wicca și può considerare come il risultato finale di questo fermento culturale del 19° e 20° secolo, ma soprattutto come una tradizione fondata sul sapere di Gardner. In Italia è molto diffusa l’idea che la Wicca venne resa pubblica soltanto nel 1954, ma in realtà non fu così; questa credenza nasce dal fatto che nel 1950 non era ancora in vigore il “Witchcraft act”, che di fatto abrogò una serie di restrizioni nei confronti della magia.

Gardner fondò la sua prima congrega nel ’46, nella zona a sud di Londra: la Bricketwood Coven.

La frammentazione della Wicca

Sul finire degli anni ’60 avviene quella che oggi è definita “La frammentazione della Wicca”: uno degli artefici fu Alex Sanders, che ebbe i primi contatti con la Wicca intorno al 1962. Interessato alla Wicca, Sanders iniziò a praticarla senza scrupoli: si racconta che nel 1965, iniziò più di 1000 neofiti. Non si fece mai problemi a farsi fotografare in rituali e si autoproclamò re delle streghe. Molti studiosi paragonato la figura di Sanders a quella di Rasputin.

Conosciamo Sanders.

Sanders era noto per il suo carisma e l’immagine di “uomo magico”, con tratti provocatori e misteriosi. Ovviamente i due, a livello storico sono molto distanti, ma alcune pratiche erano simili: 1. Rituali di guarigione; 2. Sessualità come Forza Spirituale; 3. Iniziazioni e Cerimonie di Potere. In questo modo, Sanders infastidì i Gardneriani, entrando in conflitto. 
Fu così che Alex decise di dare vita alla tradizione Alexandriana. Con Sanders avvenne quello che figure come la Valiente avevano sempre temuto, si stava perdendo il carattere misterico e iniziatico della Wicca.

Nel 1962 si trasferì in America, dove iniziò a diffondere gli insegnamenti di Gardner. Tuttavia, con l’acuirsi delle tensioni tra i seguaci di Gardner e quelli di Sanders, Buckland abbandonò la tradizione gardneriana, ritenendo che le dispute fossero più legate a questioni di potere che alla salvaguardia della tradizione stessa.

Gardneriani VS Alexandriani

Le divergenze tra Gardneriani e Alexandriani influenzarono anche Raymond Buckland, una figura chiave per la diffusione della Wicca negli Stati Uniti. Nato a Londra, Buckland si interessò alla tradizione gardneriana alla fine degli anni Cinquanta.

Buckland, morto nel 2017, ha lasciato un’eredità duratura. Nella Seax-Wicca, ad esempio, si usano nomi specifici per le fasi lunari, ispirati dalla cultura dei nativi americani, un’innovazione che arricchisce questa tradizione.

La Seax-Wicca

Nel 1973, Buckland fondò una propria tradizione, la Seax-Wicca (o Wicca Sassone), basata su principi democratici. All’interno di questa tradizione, i ruoli dei membri di congrega ruotano per evitare l’accentramento di potere e promuovere la collaborazione. A differenza della tradizione gardneriana, la Seax-Wicca è pubblica e accessibile: introduce infatti il concetto di autodedicazione, un rituale privato in cui il neofita si consacra alle divinità.

Visita il museo

Gardner non pronunciò mai la parola Wicca; la chiamò “Antica Religione” o “Wica”. Qualcuno sostiene che il fatto che Gardner avesse scritto “Wica” fosse un errore linguistico, ma la teoria è stata screditata. Una delle teorie più plausibili è quella dello studioso Walter William Skeat, che sostenne che il termine “Wica” derivi dal protoindoeuropeo “vedere”, che poi mutò nell’inglese antico “Wica” e “Wican”, ciò sapiente, sapere e saggio.

Nel profondo della Wicca.

La wicca e i mass media.

Il termine Wicca venne usato per la prima volta negli anni ’70, probabilmente per differenziarsi dalla nascente cultura della stregoneria. Molto spesso si parla si associazione tra il termine “Wicca” e “Witch”, ma questa è il risultato di una semplificazione da parte dei mass media.

Il culto della wicca

La Wicca non dispone di un libro sacro né di un’istituzione centralizzata per tutelare tutte le tradizioni wiccan; la struttura della pratica si basa invece sulle congreghe. Sebbene manchi un testo sacro unificante, esiste il Libro delle Ombre, ideato da Gardner, che funge da raccolta di esperienze per ogni congrega o praticante. In esso vengono annotati i momenti meditativi, i rituali, i principi e le tradizioni individuali: è quindi una memoria storica e spirituale della pratica wiccan.

La concezione del divino: dea e dio

La concezione del divino nella Wicca è prevalentemente dualistica, rappresentata da un Dio e una Dea. Alcune tradizioni contemplano anche un principio universale che supera il dualismo. Di solito, i libri wiccan non attribuiscono nomi specifici al Dio e alla Dea, per la maggior parte dei wiccan, infatti, “tutti gli dei sono un unico Dio e tutte le dee sono un’unica Dea”. Questo permette a ogni praticante o congrega di scegliere liberamente nomi specifici per le proprie divinità. Non esiste alcuna divinità maligna o antagonista nella Wicca, né un’entità legata a un concetto di male assoluto. Le divinità wiccan sono complementari, e la Wicca non riconosce né un bene né un male assoluti.

Il divino immanente

Il divino, per i wiccan, è immanente: non è distante dall’essere umano, ma è accessibile in tutto ciò che lo circonda, con la natura come massima espressione della divinità. In questa visione, i quattro elementi – terra, acqua, aria e fuoco – sono considerati presenti sia nella natura sia negli esseri viventi, compreso l’essere umano. Questi elementi sono rappresentati nel simbolo del pentacolo, dove la punta superiore rappresenta la quintessenza o lo spirito, che emerge dall’interazione degli elementi. Il pentacolo, insieme al simbolo della triplice luna, è uno dei principali simboli della Wicca.

Culto

Dentro la cerimonia

REDE

Si afferma spesso che la Wicca non possieda un libro sacro, ma è guidata da una regola fondamentale che sta alla base di tutte le tradizioni wiccan: la Rede. Questa regola si riassume in una frase semplice: “Se non fai del male, fai ciò che vuoi”. La sua origine è spesso attribuita agli scritti di Aleister Crowley, che affermava: “Fai ciò che vuoi sarà la tua legge. Amore è la legge, amore sotto la volontà”.

REDE II

Tuttavia, la Rede wicca non deve essere interpretata come una giustificazione per una libertà illimitata; al contrario, essa incoraggia la conoscenza e la consapevolezza, sottolineando l’importanza di riconoscere i limiti della propria libertà in relazione a quella degli altri. In questo modo, la Rede promuove un approccio etico e responsabile alla pratica della Wicca, evidenziando l’interconnessione tra gli individui e l’importanza del rispetto reciproco.

Il matrimonio

Anche il matrimonio, che in molte culture è visto come un’unione permanente, è inteso nella Wicca come un legame che può essere soggetto a trasformazione e cambiamento. Questa prospettiva consente ai praticanti di riconoscere l’importanza delle relazioni nel momento presente, senza vincoli di durata eterna, e di accettare che anche le esperienze più significative possono avere un inizio e una fine. In questo contesto, la Wicca incoraggia un approccio aperto e flessibile alle relazioni, in cui l’amore è celebrato come una parte essenziale della vita, ma non necessariamente come un legame inalterabile.

Matrimonio

La ruota dell'anno: i sabbat (feste maggiori)

La Ruota dell’Anno rappresenta un sistema di celebrazioni rituali profondamente radicato nelle tradizioni celtiche e nei popoli del Nord, come i Germani. In origine, l’anno era suddiviso in sole due stagioni: estate e inverno. Con il passare del tempo, sono stati incorporati equinozi e solstizi, dando vita a festività come Ostara, Beltane e Samhain. Questi eventi erano fondamentali per le comunità agricole, poiché aiutavano a determinare il ritmo delle stagioni e a organizzare i raccolti in armonia con la natura. La Ruota dell’Anno comprende otto festività principali, conosciute come Sabbat, che celebrano il ciclo annuale del sole e si concentrano sulle energie maschili. Le energie femminili, invece, sono riconosciute in altri riti, come gli Esbat. I Sabbat segnano le fasi principali del ciclo solare, quattro delle quali coincidono con equinozi e solstizi. Gli equinozi sono momenti in cui giorno e notte hanno la stessa durata, mentre i solstizi celebrano rispettivamente il giorno più lungo (solstizio d’estate) e la notte più lunga (solstizio d’inverno). Gli altri quattro Sabbat si trovano a metà strada tra questi eventi.

Celebrazioni

Le celebrazioni comprendono canti, balli, banchetti con cibi stagionali e decorazioni specifiche, creando momenti rituali per onorare la natura e mantenere un legame vivo con i cicli della terra. Tradizioni come le uova di Pasqua e l’uso del vischio sono state assimilate anche nelle festività cristiane. Un esempio significativo della tradizione celtica è il ruolo centrale del fuoco, in particolare durante il solstizio d’inverno. In questa festività, venivano accesi falò e lanciati carri infuocati dalle colline, simboleggiando la “morte” del sole e del dio cornuto, in preparazione alla sua rinascita e alla riunione con la dea Madre. Il fuoco, quindi, rappresenta un elemento purificatore e fertile, simbolo di abbondanza che segna la rinascita ciclica della natura. Le festività pagane celebrano l’unione tra divinità, come il dio cornuto Cernunnos e la dea Madre, simboli di fertilità e dei cicli naturali. Durante primavera e estate, la loro unione rappresenta la fertilità, mentre in autunno e inverno simboleggia il declino e il rinnovamento.

La ruota

La ruota dell'anno

1. Samhain (31 ottobre): noto come "Capodanno delle Streghe", è un momento di contatto con le energie spirituali e riflessione sull’anno passato. 2. Yule (intorno al 22 dicembre): celebra la rinascita del sole durante il solstizio d’inverno, segnando l’inizio dell’allungamento delle giornate. 3. Imbolc (2 febbraio): segna la transizione tra inverno e primavera, rappresentando i primi segni di risveglio della natura. 4. Ostara (20 o 21 marzo): corrisponde all’equinozio di primavera, simboleggiando il risveglio della terra e l’inizio della nuova vita. 5. Beltane (1° maggio o 30 aprile): festa di fertilità e abbondanza, simile a Samhain, in cui il velo tra i mondi è sottile. 6. Litha (21 giugno): il solstizio d’estate celebra la fertilità della terra e il massimo della forza della natura. 7. Lughnasadh (1° agosto): segna l’inizio del raccolto e il declino dell’estate, preparandosi per l’autunno. 8. Mabon (intorno al 22 settembre): l’equinozio d’autunno rappresenta la conclusione del raccolto e un momento di ringraziamento per l’abbondanza ricevuta.

Gli esbat (feste minori)

Le festività minori nella Wicca sono rappresentate dagli Esbat, celebrati in base alle fasi lunari. A differenza dei Sabbat, che si concentrano su celebrazioni liturgiche, gli Esbat sono rituali più orientati verso l'operazione magica. Nella Wicca, non si fa distinzione tra magia e religione: la magia praticata non è quella dell'immaginario comune o del fantasy, ma è una disciplina derivante da antiche tradizioni. Questa magia è considerata l'arte o la scienza di provocare cambiamenti in conformità alla volontà. Ogni cambiamento desiderato può essere realizzato attraverso l'applicazione della forza magica, che nei rituali wiccan è diretta e gestita verso una simbologia complessa. Questi rituali coinvolgono gesti e formule specifiche, ma ciò che emerge al centro è l'unione dell'individuo con la divinità immanente.

I riti

I riti wiccan si svolgono all'interno di uno spazio circolare, che può essere sia all'aperto che al chiuso. Gerald Gardner, uno dei fondatori della Wicca moderna, suggeriva che i riti potessero essere eseguiti in stato di nudità, per favorire una maggiore connessione con la natura. Tuttavia, questa pratica non è obbligatoria e non è più una caratteristica distintiva dei rituali wiccan. La Wicca comprende una serie di oggetti sacri, ciascuno con una propria simbologia e significato. Ecco alcuni dei principali: Pugnale (Athame): Utilizzato per dirigere l'energia e intagliare simboli nei rituali. Simboleggia il principio maschile e viene spesso usato per "tagliare" il velo tra i mondi. Non è utilizzato per sacrifici, ma piuttosto per creare uno spazio sacro. Calice: Rappresenta il principio femminile e la Dea. È utilizzato per contenere il vino o l'acqua durante i rituali, simboleggiando la fertilità e l'abbondanza. Bere dal calice è un atto di connessione con le energie divine. Campane: Utilizzate per segnare l'inizio e la fine dei rituali. Il suono delle campane è considerato purificatore e serve a richiamare le energie e le divinità. Possono anche essere usate per scacciare energie negative. Bastoni (Wand): Rappresentano l'elemento dell'aria e sono usati per dirigere l'energia. Il bastone è un simbolo di potere e autorità, ed è spesso associato alla capacità di comunicare con le divinità.

Matrimonio pagano in Sicilia

Culto wicca

Museo di Buckland, OHIO

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