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Presentazione interattiva basica
Manniello Lorenzo
Created on October 27, 2024
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Transcript
presentazione sulle nuraghe
realizzato da Manniello Lorenzo, Brombin Ettore, Corvino Sofia
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cosa sono?
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Nell’età del bronzo, gli antichi sardi si organizzarono in una società complessa e raffinata, che raggiunse altissimi livelli nella lavorazione dei metalli e nella costruzione di strutture in pietra monumentali, fra cui i nuraghi, ma non solo. Esempi di costruzioni in pietra nuragiche sono le tombe dei giganti, cioè grandi sepolture collettive, i pozzi sacri, legati ai culti delle acque, i santuari e i templi a "megaron" o in “antis”, simili a quelli delle contemporanee civiltà egee, come i cretesi e i micenei.
differenza tra nuraghi classici e arcaici
I nuraghi “classici” vengono costruiti a partire dal 1600/1500 a. C. e si distinguono in nuraghi “semplici” e “complessi”. I nuraghi semplici sono detti “monotorre” e sono composti da una sola torre, mentre quelli complessi, detti “polilobati”, sono costituiti da più torri e formano strutture molto estese. A volte, attorno ai nuraghi sorgevano dei villaggi, composti da capanne di forma circolare, e successivamente, nelle fasi di passaggio fra l’età del bronzo e l’età del ferro, di forma quadrangolare con cortili interni. A differenza dei nuraghi arcaici, quelli “classici” hanno degli spazi interni ampi e ben organizzati. Le murature delle torri sono composte da filari costituiti da grandi pietre a secco, stabilizzate anche dalla presenza di terra o di pietre più piccole impiegate per inzeppare gli spazi vuoti. I massi più grandi venivano impiegati per la base del nuraghe, mentre per le parti più alte venivano impiegate pietre sbozzate o lavorate per adattarsi alle varie funzioni architettoniche.
da chi furono costruite?
La costruzione dei nuraghi va inquadrata nel contesto della civiltà nuragica, che proprio da queste torri prende il nome. Lo sviluppo di questa civiltà avvenne a partire dalla media età del bronzo (1700-1350 a.C.). In questo periodo i sardi avevano contatti con la Corsica, la penisola italica e il Mediterraneo orientale. Nella prima età del ferro (1000-700 a.C.) la civiltà nuragica attraversò un processo di rinnovamento e riorganizzazione sociale ed economica, sulla scia di maggiori contatti con l’esterno, prima di tutto con i Fenici, navigatori del Mediterraneo orientale, che in Sardegna fondarono vari empori.
a cosa servivano?
I nuraghi venivano costruiti lungo il litorale dell'isola, in prossimità di approdi e foci di fiumi e torrenti: le vie naturali verso l'interno del paese. Ma anche sulla cima dei colli, a difesa dei pascoli. Insomma, in posizioni strategiche per il controllo del territorio. Erano infatti come delle “fattorie fortificate” che, oltre a sorvegliare il territorio, servivano come depositi per accatastare le risorse alimentari: cereali in particolare.
Bronzetto di arciere dal santuario nuragico di Abini-Teti
Furono realizzate tra la fase finale dell'età del bronzo e l'età del ferro e la loro funzione era quella di ex votoMisuranti fino a 35-40 cm e ottenuti con la tecnica della cera persa, ritraggono persone di varie classi sociali, guerrieri, capi tribù, divinità, animali ma anche oggetti della vita quotidiana delle popolazioni protosarde come vasi, armi in miniatura e carri o modelli di nuraghe. I soggetti rappresentati sono altresì importanti anche per le implicazioni culturali che ne scaturiscono.
Bronzetto nuragico
Chiamati anche "pseudo-nuraghi" o "protonuraghi", i nuraghi a corridoio furono edificati tra il 1700 e il 1500 a.C., nel periodo di transizione fra la cultura di Bonnanaro e la cultura Sub-Bonnannaro. Differiscono in maniera significativa dai nuraghi classici per l'aspetto più tozzo e la planimetria generalmente irregolare e perché al loro interno non ospitano la grande camera circolare tipica del nuraghe, ma uno o più corridoi, o comunque ambienti minori. L'altezza di norma non superava i 10 metri benché la superficie occupata da queste costruzioni era in media notevolmente maggiore rispetto a quelli a torre.
Tipi di nuraghi
Nuraghi a tholos
La torre, di forma tronco-conica, ospita al proprio interno una o più camere sovrapposte, coperte appunto da una falsa volta, o più spesso con la tecnica ad "aggetto" del thòlos, cioè sovrapponendo giri di pietre via via più stretti fino a chiudere la volta.
Erano munite di un lungo corridoio dove venivano sepolti i defunti, quindi pietre in orizzontale che costituivano le lastre di copertura del vano sepolcrale e un'esedra
Tombe dei giganti
Si distinguono 2 tipi di tombe dei giganti: -quelle di tipo dolmenico”, caratterizzata da una stele centinata e da lastre ortostatiche, come quella di S'Ena 'e Thomes di Dorgali; -quelle a filari costituite da una muratura a filari orizzontali con massi sono lievemente squadrati.