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IGuerraMondiale

Francesca Bidoia

Created on October 27, 2024

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Transcript

Giuseppe Ungaretti, 1918
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie.

Soldati

Prima guerra mondiale

LA GRANDE GUERRA

1914 1918

L'INIZIO DEL CONFLITTO

1914

USO DI NUOVE ARMI

1915

L'ITALIA ENTRA IN GUERRA

1916

LA GUERRA CONTINUA

1917

LA FINE DELLA GUERRA

1918

RUSSIA
INGHILTERRA
FRANCIA
GERMANIA
ITALIA
IMPERO AUSTRO-UNGARICO

TRIPLICE ALLEANZA

TRIPLICE INTESA

ALLEANZE

Dopo le prime battaglie, la guerra di movimento si trasformò in guerra di posizione. Prima le fanterie e la cavalleria si scontravano in campo aperto, durante la Prima guerra mondiale questo tipo di battaglia era impossibile soprattutto a causa dell’enorme potenza distruttiva delle nuove armi. Gli eserciti costruivano delle trincee: scavavano dei ripari e si barricavano lì con sacchetti di sabbia, tronchi, filo di ferro spinato. La vita nelle trincee non era per niente facile, perché i soldati dovevano stare lì per molto tempo esposti alle intemperie, oltre che agli attacchi nemici e ai bombardamenti. Il bilancio della guerra fu tragico tra caduti, feriti e dispersi.

Una guerra di trincea

Il 4 novembre è la data in cui terminava la Prima guerra mondiale e, con l’entrata delle truppe italiane vittoriose a Trento e Trieste, dopo quasi tre anni e mezzo di combattimenti, si concludeva quella che allora venne definita come la “Grande Guerra”, portando a compimento il processo di unificazione nazionale. Il 4 novembre è un giorno importante per la storia d’Italia: si celebra in questa data l’anniversario della fine della Prima guerra mondiale avvenuta nel 1918 e questa celebrazione ha un valore altissimo e non serve per ricordare una vittoria, ma per esaltare il valore della pace e il sacrificio di tutti coloro che hanno dato la vita per l’unità, la libertà e la pace. In ogni piccolo paese, come in ogni città, vi è un monumento o una lapide che ricorda i Caduti della guerra. Questa ricorrenza si accompagna a solenni celebrazioni in tutti i paesi d’Italia e si intonano canti patriottici e l’Inno nazionale italiano “Il Canto degli Italiani”. Il 4 novembre è anche la giornata delle forze armate che: • In Italia provvedono alla sicurezza dei cittadini e li aiutano quando accadono calamità naturali, come terremoti, alluvioni, … • Fuori dell’Italia operano in missioni internazionali di pace nei paesi dove c’è la guerra.

La battaglia di Caporetto
La guerra continua

A causa di rivolte popolari scoppiate in territorio russo, la Russia dovette uscire dalla guerra firmando l’armistizio (accordo che fa fermare le ostilità, in attesa della pace) con la Germania. Gli Stati Uniti nello stesso anno decisero di dichiarare guerra ai tedeschi entrando nel conflitto. L’Italia subì una potente offensiva dal comando austriaco sul fiume Isonzo e l’attacco sfondò lo schieramento italiano comandato dal generale Cadorna a Caporetto. La ritirata si trasformò in una disfatta e si temeva che gli austriaci potessero conquistare Venezia. Il comandante Armando Diaz prese il posto del generale Cadorna e l’esercito bloccò l’avanzata nemica sul Piave, sull’altopiano di Asiago e sul Monte Grappa.

La guerra era estesa in tutta Europa e fecero il loro esordio nuove armi: gli aerei, i carri armati, i gas e i lanciafiamme. La guerra si estese anche ai mari con sommergibili.

L'uso di nuove armi
L'Italia entra in guerra

Gli italiani erano divisi tra neutralisti, contrari alla guerra, e interventisti, favorevoli ad entrare nel conflitto. In seguito ad un patto segreto (Patto di Londra) con la Triplice Intesa, il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra contro l’Impero austro-ungarico. Numerose battaglie vennero combattute soprattutto in Trentino, Veneto e Friuli. Tre furono i fiumi teatro di grandi scontri: l’Isonzo, il Tagliamento e il Piave.

L'inizio del conflitto

Nel 1914 la guerra sembrava inevitabile: Inghilterra e Francia non sopportavano più l’espansione tedesca e Stati Uniti e Giappone non nascondevano le loro ambizioni di grandezza. La causa che scatenò la guerra fu l’assassinio del granduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria da parte di uno studente serbo. Il 28 luglio 1914 l’Austria quindi dichiarò guerra alla Serbia e la Russia si schierò al fianco di quest’ultima. Poi in base alle alleanze seguirono una serie di dichiarazioni di guerra tra i Paesi dell’Europa. L’Italia si dichiarò neutrale e non entrò nel conflitto: la Triplice Alleanza era un patto con scopi di difesa e non di aggressione.

La fine della guerra

Il nuovo esercito di Armando Diaz ottenne una serie di vittorie contro l’Austria, fino alla battaglia di Vittorio Veneto, dopo la quale gli austriaci furono costretti a firmare l’armistizio, il 4 novembre 1918. L’11 novembre la Germania si arrese. La Conferenza della Pace si aprì a gennaio del 1919 a Parigi in Francia. Gli accordi di pace tra l’Italia e gli imperi centrali sancirono l’annessione di l’Alto Adige con Trento, Trieste, l’Istria, la Dalmazia e alcune colonie tedesche in Africa.