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RINASCIMENTO

maturo 1500

Argomenti

Rinascimento maturo

Neoplatinismo

Leonardo

Filosofia 500

Allegoria

Raffaello

RINASCIMENTO

1400
Primo rinascimento
1480
Rinascimento maturo
1600
1520
Manierismo

Scuola d'Atene - Raffaello

Rinascimento maturo

La crisi di valori del primo Rinascimento portò, agli inizi del Cinquecento , allo sviluppo del periodo noto come Rinascimento maturo : un periodo in cui i valori fondanti del Rinascimento (rigore prospettico, indagine della realtà basata su canoni astratti, armonia ed equilibrio) furono seriamente messi in discussione attraverso continue reinterpretazioni e sperimentazioni.

ROMA

FIRENZE
NATURA
ARTISTI

umanesimo

natura

genio

scienze

neoplatinismo

Filosofia 500

La filosofia del Cinquecento, influenzata profondamente dai mutamenti culturali del Rinascimento, è un periodo in cui si sviluppa una nuova visione dell’uomo, della natura e della conoscenza, temi che trovano ampio riscontro anche nell'arte di questo periodo. Questo secolo, segnato da una forte tensione tra tradizione e innovazione, vede filosofi, artisti e scienziati riscoprire e reinterpretare il pensiero antico alla luce di nuove scoperte e cambiamenti sociali.

Il neoplatonismo nel Rinascimento maturo è un'importante corrente filosofica e culturale che ha avuto un grande impatto sull'arte, la filosofia e la religione del periodo. Nasce dall'interpretazione delle opere di Platone.

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Neoplatonismo

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Allegoria

L'allegoria nell'ambito artistico è un concetto ricco e complesso, che serve come strumento per comunicare idee astratte attraverso forme concrete. Si tratta di una rappresentazione simbolica che permette di trasmettere messaggi morali, filosofici, religiosi o politici in modo più diretto e coinvolgente.

La scuola di Atene

Leonardo da vinci

1452

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Ultima cena

  • Sguardo engmatico
  • identità: Lisa Gherardini
  • tecnica dello sfumato

La Gioconda

L'Annunciazione

Madonna delle rocce

  • Personaggi: Verine, Cristo, S.Giovanni e un angelo
  • tecnica del chiaroscuro
  • uso attento e pianificato dei colori
  • prospettiva

Adorazione dei magi

  • Evidenzia il modus operandi di Leonardo
  • composizione molto particolare ( apostoli in semicerchio)
  • teatralità e drammaticità

RAFFAELLO

1438-1520

SPOSALIZIO della VERGINE

1504

Cappella di San Giuseppenella chiesa di San Francesco

struttura a painta quasi circolare

tempio = elemneto centripeto

percezione di profondità

figure = disposte in modo più dinamico pose e movimenti più naturalimaggiore espressività

BELLA GIARDINIERA eMADONNA DEL CARDINELLO

MADONNA DEL BELVEDERE

il TRASPORTO di CRISTO MORTO

PRINCIPI FONDAMENTALI

1. Al vertice della realtà si trova "L'Uno" 2. La realtà si sviluppa attraverso un processo di emanazione3. Il neoplatonismo presenta una scala gerarchica 4. L'obiettivo dell'esistenza è il ritorno all'Uno attraverso la contemplazione, la purificazione e la pratica delle virtù 5. Al centro della sua filosofia si trova l'aspirazione all'unità e alla bellezza

Il Neoplatonismo influenza profondamente il pensiero rinascimentale, proponendo l’idea che la bellezza terrena sia un riflesso della bellezza divina.

In pieno Rinascimento Firenze diventò un laboratorio di progetti innovativi, dove si confrontarono artisti come Leonardo e Michelangelo, oltre al giovane Raffaello.

Con l'affermazione del metodo scientifico gli artisti rinascimentali cominciano a rappresentare la realtà con prospettive scientifiche e matematiche più rigorose, come si vede nelle opere di Leonardo e Dürer, che applicano le proporzioni e le prospettive geometriche per creare immagini sempre più precise e fedeli alla realtà.

Questo pensiero pone l'uomo al centro dell'universo, valorizzando le sue capacità razionali e creative. Nell'arte, ciò si traduce in una rappresentazione realistica e idealizzata dell'essere umano. La figura umana, come si vede nelle opere di Michelangelo e Raffaello, è rappresentata nella sua perfezione fisica e armonia proporzionale, come se incarnasse la divina proporzione matematica.

  • Critica sociale e politica
  • Insegnamento morale
  • riflessione filosofica

FUNZIONE DELL'ALLEGORIA

  1. Personificazioni
  2. Simbolismo
  3. struttura narrativa

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

In filosofia, la natura è vista come un sistema armonico e ordinato, un riflesso dell’ordine divino, e si cercano leggi universali che possano spiegare il cosmo. Leonardo da Vinci, ad esempio, unisce arte e scienza, studiando la natura con precisione matematica e con uno spirito d’indagine scientifica. Nei suoi dipinti, come La Vergine delle Rocce o l’Ultima Cena, la natura diventa uno sfondo armonioso che riflette l’ordine e la bellezza della creazione divina.

  • composizione dinamica: la disposizione dei discepoli riflette le loro emozioni.
  • tecnica: olio su intonaco
  • simbolismo: Gesù annuncia il tradimento di Giuda
  • prospettiva:guida l'occhio

Epoca dei massimi geni aristici della soria rinascimentaleCentri di maggiore interesse artistico : FIRENZE /ROMA /MILANO VENEZIAL' uomo e protagonista dell'arte principi di equilibrio, armonia e perfezione

La natura sarà indagata in modo scientifico: con il disegno e il colore gli artisti ne studieranno le leggi, cercando di riprodurne aspetti e fenomeni. Ad esempio, per rappresentare correttamente il corpo umano, si studierà sistematicamente l'anatomia. La pittura e la scultura toccarono il culmine della maestria tecnica: gli artisti con le loro opere, considerate capolavori dai contemporanei, sentirono di aver raggiunto, o superato, gli antichi.

Gli artisti di maggiore successo godono di rispetto e di ammirazione incontrastata anche da parte dei potenti, che sottostavano a volte ai loro capricci. La formazione degli artisti è varia, poiché sono al tempo stesso pittori, scultori, architetti, poeti e musicisti, ma anche matematici e geometri: rifiutano la qualifica di artigiani, poiché sono a pieno titolo degli intellettuali eldei gentiluomini di corte. Le loro personalità prorompenti, le loro imprese, vengono ricordate dai biografi e anche mitizzate. Il modo in cui interpretano temi e soggetti nelle loro opere diventa oggetto di accese discussioni popolari, e altri artisti copiarono le loro idee e composizioni, alimentandone così la fama.

Nei primi decenni del XVI secolo, a Roma si realizzarono le più impressionanti opere architettoniche del Rinascimento. Il programma politico che persegui papa Giulio Il e il suo successore, Leone X, fu quello di ridare allo Stato della Chiesa un ruolo centrale nella politica europea, costruendo nuove imponenti architetture.Vengono presi a modello i monumenti dell'antica Roma, come il Pantheon, di cui si apprezza la solidità e la semplicità, basato su semplici forme geometriche. Ogni artista realizzo le costruzioni in modo soggettivo, dando vita a soluzioni molto diverse: a Donato Bramante si affida la sistemazione di monumentali architetture, capaci di raccontare il prestigio della Chiesa, come la nuova basilica di San Pietro; a Michelangelo si assegnano prestigiosi incarichi di rinnovamento urbano. L'esito delle loro fatiche contribuì a far nascere anche in architettura un linguaggio artistico nazionale, attentamente studiato presso le corti d'Europa.

Durante il Cinquecento si sviluppa anche l’idea dell'artista come "genio", un individuo dotato di una capacità creativa straordinaria e un senso intuitivo della bellezza. Michelangelo incarna questo ideale, rappresentando l’artista come figura quasi divina, capace di creare opere che elevano lo spirito umano e sfidano i limiti della tecnica.