Want to make creations as awesome as this one?

Transcript

Start

intervistaimmaginariaad aristotele

Riflessione critica

Domanda 2

INdice

domanda 6

domanda 3

domanda 5

Domanda 1

influenza platonica

domanda 4

Giornalista: Nella tua opera intitolata “Metafisica” che connessione c’è fra la realtà il pensiero? Aristotele: Nella mia opera “Metafisica”, che ha come oggetto l’aspetto fondamentale e comune di tutta la realtà, spiego come le categorie siano i modi fondamentali dell’essere e del pensiero, sia da un punto di vista ontologico che logico. Secondo me, infatti, il pensiero si adegua alla realtà e per me “conoscere” vuol dire adeguare la mente alla realtà stessa, così che i modi dell’essere corrispondano con quelli del mio pensiero.

domanDA 1

Tutti gli uomini per natura tendono al sapere.

Aristotele - Metafisica

Giornalista: Perché la visione che abbiamo oggi del cosmo è in disaccordo con la tua? E in che modo la concezione finalistica del cosmo caratterizza sia i corpi animati che quelli inanimati? Aristotele: La visione che ho dell’universo è di tipo geocentrico; infatti, penso che la Terra si trovi al centro e che sia avvolta dalle sfere degli altri elementi, che sono tre e sono acqua, aria e fuoco. Nella mia visione il cosmo è diviso in mondo sub-lunare e mondo sopra-lunare, con sette sfere celesti, dette anche cieli; oltre il settimo cielo vi è la sfera delle stelle fisse in cui si trovano le varie costellazioni. Secondo me, inoltre, l’universo è perfetto in quanto finito ed è anche eterno. Oltre a ciò, dal mio punto di vista, che reputo finalistico, nel cosmo tutti i movimenti avvengono sempre per uno scopo. Ciò si evince, seppur in modo diverso, sia nel caso dei corpi inanimati che in quello dei corpi animati: i primi tendono infatti ad essere collocati nel proprio luogo naturale, mentre i secondi alla piena attuazione della propria natura, in modo da raggiungere la perfezione del loro stadio adulto.

Domanda 2

Giornalista: Che concezione hai della virtù e della felicità? E che significato attribuisci all’amicizia, alla saggezza e alla sapienza? Aristotele: Io penso che le azioni degli uomini siano sempre volte ad un fine che appare buono, che identifico con il bene. Tutti gli esseri umani vogliono raggiungere dei beni, ma ne esiste uno in particolare dal quale dipendono tutti gli altri: il sommo bene. Io penso che il sommo bene coincida con la felicità, che altro non è che vivere secondo ragione, ed è proprio in ciò che risiede la virtù umana; infatti, l’indagine sulla felicità deve essere intesa come un’indagine sulla virtù. Nel mio pensiero suddivido le virtù in etiche e dianoetiche e tra queste ultime vi sono la saggezza e la sapienza. Ritengo che la sapienza sia il grado più alto sia della conoscenza che della virtù e che sia fine a sé stessa, mentre la saggezza è rivolta alle faccende umane e conduce l’essere umano alla maggiore felicità possibile. Un valore che inoltre ritengo strettamente congiunto alla virtù è quello dell’amicizia, che è indispensabile alla vita e che si può fondare sull’utile, sul piacere o sul bene.

domanda 3

Giornalista: Quali sono i tratti fondamentali della tua concezione di politica e quali tra questi risultano più moderni? Quali sono inoltre i tipi fondamentali di governo e qual è la migliore costituzione possibile? Aristotele: Io penso che per natura un essere vivente sia portato a vivere in società, in quanto l’uomo è un animale politico e da solo non basta a sé stesso. Per questo motivo, gli individui si organizzano nello Stato, che vedo come una formazione naturale, in modo da far fronte ai bisogni spirituali e morali di tutti. Durante le mie indagini sulla politica mi sono concentrato sulla risoluzione di un problema che ritengo fondamentale, ovvero trovare la costituzione più adatta a tutte le città, poiché il governo non deve solo essere perfetto ma anche attuabile e facilmente adattabile a tutti i popoli. Secondo me le tre forme fisiologiche di governo sono la monarchia, l’aristocrazia e la politìa, che a loro volta hanno delle forme degenerative che sono rispettivamente la tirannide, l’oligarchia e la democrazia. Tra tutte queste io ritengo che la migliore costituzione possibile sia la politìa, poiché rappresenta un governo di tipo democratico in cui prevale la classe media, nonché via di mezzo tra oligarchia e democrazia.

domanda 4

+ Info

domanda 5

Giornalista: Perché reputi positive le passioni umane e che funzione ha per te l’arte?Aristotele: Io penso che l’arte sia una rappresentazione dell’essenza delle cose e che abbia una funzione conoscitiva, educativa e formativa. Inoltre, attraverso la tragedia, l’arte esercita anche una funzione purificatrice e catartica poiché, tramite le passioni rappresentate, libera l’anima dello spettatore dando luogo ad una vera e propria catarsi.

domanda 6

Giornalista: Che concezione hai della scienza e che importanza ha per te la conoscenza?Aristotele: Io ritengo che la scienza si configuri come un sapere delle essenze e che si fondi su un atto di intuizione intellettuale e che questo sapere coincida con la conoscenza della causa o del perché ultimo e necessario degli oggetti. La scienza, inoltre, procede per ragionamenti induttivi e deduttivi che tuttavia presentano dei limiti insuperabili, motivo per cui bisogna ricorrere ad un ragionamento di tipo deduttivo dal quale si ricavano le definizioni. La deduzione, infatti, è un tipo di ragionamento che parte da premesse universali o generali e porta a conclusioni particolari e necessariamente vere. Inoltre, tramite l’intelletto, l’uomo ha la facoltà di intuire gli assiomi e le definizioni delle essenze che stanno alla base delle scienze. Il sapere scientifico, dunque, si basa su un procedimento che deriva dall’esperienza e dall’intuizione e coincide con la conoscenza delle essenze.

Giornalista: Che ruolo ha avuto la filosofia di Platone e quanto ha influito sul tuo pensiero filosofico? Aristotele: Ho frequentato l’accademia platonica per vent’anni, ho potuto perfezionare la mia formazione intellettuale seguendo le orme del mio maestro e amico Platone, per il quale, come ho più volte ribadito in alcune mie opere, tra cui l’Elegia a Eudemo, provo un grande rispetto. Platone è stato inoltre per me un esempio, infatti la sua forma letteraria e gli argomenti affrontati nelle sue opere sono stati un modello da seguire e da riprendere nelle mie opere stesse, come nel caso dei dialoghi. Tuttavia, nonostante l’amicizia che ci lega e la profonda stima che nutro per lui, alcuni argomenti della sua filosofia non mi hanno mai particolarmente convinto al punto da essere per me motivo di critica nei suoi confronti, anche se a causa di ciò mi sono guadagnato la cattiva fama di essere un allievo ingrato nei confronti del mio maestro.

influenza platonica

Amicus Plato, sed magis amica veritas Platone mi è amico, ma più amica mi è la verità

Aristotele - Libro X della Repubblica

Arte

Il pensiero filosofico di Aristotele rappresenta un pilastro per l’intera filosofia occidentale e per i filosofi che lo hanno succeduto e hanno messo in atto i suoi insegnamenti traendone ispirazione. Egli rappresenta una delle menti più innovative di quei tempi e fu infatti uno dei primi ad aver dato un’impronta scientifica alla filosofia, facendo della logica la più importante delle scienze e introducendo per la prima volta il concetto di sillogismo, un ragionamento innovativo e tutt'oggi utilizzato, in cui partendo da una determinata premessa si arriva poi ad una conclusione logica. Attraverso questa intervista immaginaria mi sono soffermato su alcune delle tematiche principali della filosofia aristotelica: la metafisica, la visione del cosmo, il concetto di virtù, la concezione di politica e la funzione dell’arte.

riflessione critica

Metafisica

Visione del cosmo

Virtù

Politica

Realizzato da Antonio Sutera Sardo 3E

In conclusione, dunque, si può affermare che senza dubbio Aristotele rappresenti una delle menti più innovative e influenti dei suoi tempi e che grazie al proprio pensiero filosofico rivoluzionò l’intera filosofia occidentale, introducendo nuove tematiche che sono state riprese e studiate dai filosofi che misero in atto i suoi insegnamenti. Tuttavia, sebbene da un lato la sua filosofia possa essere considerata abbastanza moderna sotto molti punti di vista, dall’altro ci sono alcuni elementi che, in seguito agli studi portati avanti nel corso dei secoli, sono stati confutati e rivoluzionati. Nonostante ciò, egli rimane sicuramente un pilastro, nonché fonte di ispirazione, dell’intera filosofia.