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Sviluppo e Divari

Filippo Mascagni

Created on October 26, 2024

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Presentazione

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SVILUPPO E DIVARI

4. Rapporto ASviS 2023

3. Obbiettivo 4

2.Disuguaglianze di genere

1. Divari territoriali ed economici

indice

1) DIVARI TERRITORIALI E SOCIO-ECONOMICI

1)Acceso all istruzione Nei paesi colonizzati, soprattutto in Africa e Asia e insegnanti e strutture di scuola di campagna e montagna, sono meno di città In molti casi accesso al istruzione e influenzato dalla geografia. 2)Qualità del istruzione Nei paesi poveri qualità delle istituzioni spesso risente della mancanza di risorse questa disparità economica è più grave nel Legione povere queste famiglie non possono pagate tasse scolastiche e non posso ricevere istruzione.

3) Disparità di genere In molti luoghi, soprattutto nelle società tradizonale, le ragazze hanno meno opportunità educative di ragazzi è principalmente legato alla religione economica locale. 4)Nei paesi in via di sviluppo le famiglie più povere escoludono l'istruzione perché non possono pagare le spese legate all'istruzioni. In sintesi, i divari territoriali e socio economici legati al obiettivo 4, sono principalmente legati all acceso disegnale all istruzione di qualità con disparità basate sul luogo di residenza genere stato socio economico e infrastruttura educative

Donne con disabilità: Le ragazze con disabilità affrontano ostacoli particolarmente gravi nell'istruzione. In media, solo il 77% delle persone con disabilità ha avuto accesso alla scuola, rispetto all'87% delle persone senza disabilità, e le donne sono ancora meno scolarizzate rispetto agli uomini con disabilità in diversi Paesi, tra cui Vietnam ed Egitto, dove la differenza è marcata

disuguaglianze di genere

Persone con disabilità: I giovani con disabilità hanno tassi di partecipazione scolastica inferiori e, quando frequentano, in media completano circa il 50% degli anni scolastici rispetto ai loro coetanei senza disabilità. Questo divario è evidente soprattutto in Paesi a basso reddito e con limitate risorse educative inclusivi. Minoranze etniche e migranti: In Europa e negli Stati Uniti, i bambini di origine straniera o appartenenti a minoranze etniche hanno maggiori probabilità di lasciare la scuola in anticipo. In alcuni Paesi europei, il tasso di abbandono scolastico dei minori stranieri è fino al 15% più alto rispetto ai coetanei nativi, con barriere linguistiche e culturali che spesso ostacolano l'integrazione scolastica Donne: A livello globale, le ragazze incontrano più ostacoli nell'accesso all'istruzione rispetto ai ragazzi, con disparità significative nei Paesi con sistemi educativi poco sviluppati. In alcuni Paesi, i tassi di partecipazione scolastica delle ragazze sono ancora inferiori del 10-15% rispetto ai ragazzi.

3)Apprendimento Inclusivo: Promuovere un apprendimento inclusivo e equo, che tenga conto delle diverse esigenze degli studenti, inclusi quelli con disabilità. 4)Competenze e Formazione: Assicurare che gli studenti acquisiscano le competenze necessarie per il lavoro e la vita, inclusi pensiero critico, creatività e competenze digitali.

L'Obiettivo 4 dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile si concentra sull'istruzione di qualità. Le sue finalità sono: 1)Accesso Universale: Garantire che tutti gli studenti, indipendentemente da genere, etnia o status socioeconomico, possano accedere a un'istruzione di qualità dalla prima infanzia fino all'istruzione superiore. 2)Qualità dell'Istruzione: Migliorare la qualità dell'istruzione, assicurando che gli insegnanti

L'obbiettivo 4

Il Rapporto ASviS 2023 evidenzia che, nonostante l’aumento dell’offerta educativa, i divari culturali sono cresciuti. In Italia, solo il 28% dei bambini ha accesso ai servizi per l’asilo nido, lontano dal target europeo del 33% entro il 2026. Inoltre, l’11,5% dei giovani tra 18 e 24 anni abbandona il sistema educativo senza diploma, con differenze significative tra regioni e tra cittadini italiani e stranieri.Le competenze degli studenti italiani in comprensione del testo, matematica e scienze sono inferiori rispetto ad altri Paesi avanzati, con un peggioramento dovuto alla pandemia. Solo il 9,6% della popolazione partecipa a programmi di formazione continua, e meno della metà delle persone tra 16 e 74 anni ha competenze digitali di base. Nonostante i progressi nell’educazione allo sviluppo sostenibile, l’Italia rimane in sestultima posizione tra i Paesi UE per la quota di diplomati e laureati, rendendo improbabile il raggiungimento del target del 50% di laureati entro il 2030.

persone che partecipa a programmi di formazione continua

9,6%

bambini all'asilo

28%

senza diploma

11,5%

L'obiettivo 4 mira a garantire un'istruzione di qualità e a promuovere opportunità di apprendimento per tutti.

Anastasia cammarata, Guan Zouhxian, Lisa Ruan, Ginevra Mascagni