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La tradizione manoscritta e la filologia

Aurora Toscano

Created on October 26, 2024

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Transcript

AURORA TOSCANO 3C

La tradizione manoscritta e la filologia

La storia della filologia

Il metodo della filologia

La filologia

La trasmissione degli errori

Come ci sono giunte le opere nel corso della storia?

Introduzione sulla tradizione manoscritta

Indice

La filologia dei testi antichi greci e latini in primis ha come oggetto la tradizione manoscritta, ovvero le copie redatte a mano di tali testi; infatti con pochissime eccezioni gli originali sono andati perduti o danneggiati irrimediabilmente. Spesso è necessaria sia la ricostruzione sia l’interpretazione dei testi ad esempio quando la lingua dell’autore è differente dalla lingua dei copisti.

INTRODUZIONE

La tradizione manoscritta

La tradizione manoscritta

La tradizione (dal latino traedo: consegno, tramando) consiste nella trasmissione tramite manoscritti dei testi antichi, ovviamente prima dell'invenzione della stampa con Gutenberg.Attraverso i secoli ed i millenni è andata perduta gran parte delle letterature antiche. Si stima che ci sia giunto il 10% della letteratura latina e solo l’1% della letteratura greca. Si sono perdute opere di ogni tipo: poemi epici, opere teatrali, trattati filosofici, sulla guerra, sulla natura, tragedie e liriche.

Alcune opere ci sono giunte per tradizione diretta, grazie a manoscritti, molti dei quali sono opera del lavoro dei monaci amanuensi nel medioevo.Altre opere ci sono pervenute in forma indiretta ad esempio citate da altri autori o in altri libri e manoscritti che riportano frasi o periodi.Non sono pervenuti ai giorni nostri autografi dei grandi autori greci o latini, di solito sono copie medievali e in alcuni casi risalgono a periodi precedenti come nel caso di antichissimi papiri con opere greche ritrovati in Egitto o recentissimi ritrovamenti di papiri carbonizzati a Pompei che si cerca di leggere con le più moderne tecnologie, non ultima l’intelligenza artificiale.

Come ci sono giunte le opere?

Dove avveniva la trasmissione manoscritta?

PERGAMENA

PAPIRO

TABELLAE

Nel corso dei secoli la ricopiatura dei testi manoscritti ha prodotto molti errori che variano da copia a copia, alcuni leggeri e facilmente riconoscibili, altri maggiori e non più sanabili, ad esempio intere parti di testi sono andate perdute causando le cosiddette "lacune". Infatti nonostante l'antigrafo, cioè il testo che si sta ricopiando, fosse leggibile e facilmente comprensibile, persino il copista più attento commetteva errori, bastava anche una minima distrazione per stravolgere totalmente una storia. Perciò a ogni nuova copiatura si aggiugngevano nuovi errori nell'apografo ( la copia nuova), trasmessi da tutti gli antigrafi.

La trasmissione degli errori

La filologia

La filologia ( dal greco φίλος, "amante, amico" e λόγος, "parola, discorso") è un insieme di discipline che studia testi di varia natura (letterari, storici, economici, giuridici ecc.), soprattutto quelli antichi, per ricostruire la loro forma originaria (archetipo) con l’analisi critica e comparativa delle fonti che li testimoniano e giungere, con varie metodologie d'indagine, a un’interpretazione che sia la più corretta possibile.

La filologia diventa una vera e propria scienza, dotata di un metodo rigoroso e applicabile anche ad altre lingue, non solo quindi ai classici greci e latini.

1800

Umanesimo(XIV sec.)

I monaci amanuensi ricopiano antiche opere in deterioramento, selezionando testi religiosi e scartando testi profani, tuttavia a volte esercitandosi ricopiando testi non religiosi come le opere di Catullo.

Nasce l'amore per il mondo classico, grazie al quale si sviluppa la filologia per risalire agli autori originali dei classici greci e romani. Lorenzo Valla dimostra attraverso studi approfonditi la falsità della donazione di Costantino.

Medioevo (476-1492)

Marco Terenzio Varrone, studioso, storico e scrittore Romano, venuto a conoscenza delle tecniche degli Alessandrini le applica sulle commedie di Plauto per identificare le sue commedie originali.

I sec. a.C.

Età ellenistica(IV-II sec. a.C.)

La storia della filologia

Gli studiosi della biblioteca e del Museo di Alessandria d'Egitto decidono di mettere ordine nell'enorme patrimonio letterario greco, lavorando soprattutto sui poemi omerici.

Poiché non esistono autografi dei classici greci e latini e tutti i testi a noi pervenuti sono dovuti ad un secolare processo di ricopiatura cio’ ha determinato l’introduzione di errori, deformazioni e modificazioni. Compito del filologo è quindi: - Giungere ad un testo quanto più vicino possibile all’originale - Cercare di ricostruire la storia di un testo (le fonti) - Essere il più preciso ed accurato possibile.

Il metodo della filologia

Il prodotto del "metodo di Lachmann"è lo stemma codicum, uno schema che riporta in mniera visiva i rapporti tra i manoscritti selezionati.

Per finire un filologo procede con l'emendatio (che tuttavia non è stata inventata da Lachmann), cioè l'effettivo lavoro di correzione.

A seguire la recensio c'è la "constitutio texus" che prevede la definizione del testo dall'archetipo attraverso una valutazione delle varie lezioni disponibili nei suoi discendenti diretti.

Karl Lachmann (1793-1851)è noto per avere creato un elaborato metodo "il metodo di Lachmann" che precede "l'emendatio".

La prima fase è chiamato "recensio" e consiste nella rassegna di tutti i testimoni disponibili e nell'idividuazione dei loro rapporti reciproci riconoscendo sempre gli errori comuni per eliminare codici riconosciuti come copie (eliminatio codicum descriptorum).

Il metodo di Lachmann

I filologi alessandrini stabilirino i primi criteri scientifici di studio per facilitare la correzione degli errori e la comprensione del testo di un testo e iniziarono ad usare i segni diacritici come:- L'obelo ÷, posto a margine dei versi spuri cioè non autentici. - Le parentesi uncinate <>, per indicare una parte di testo assente ma che l'editore ritiene necessario inserire chiamata "integrazione". - Le parentesi quadre [], per segnalare il processo di espunzione, cioè parole presenti nei manoscritti ma non considerate originali. - La crux desperationis † , utilizzata quando il testo non è più sanabile.

I segni diacritici

Il filologo quindi, deve avere un notevole intuito, deve sapere spiegare la genesi di un errore e deve conoscere a fondo la storia e la lingua della civiltà che sta analizzando, per poter interpretare in modo corretto documenti e quant’altro. Se conosciamo usi e costumi delle civiltà passate, lo dobbiamo proprio ai filologi i quali, pazientemente, hanno ricostruito i reperti e ritrovamenti dell’epoca.

La filologia e la tradizione manoscritta sono importanti perchè grazie allo studio e la ricostruzione dei documenti che ci hanno lasciato le epoche che ci hanno preceduto conosciamo il loro modo di vivere. Usi e costumi delle civiltà antiche quindi sarebbero stati persi senza lo studio dei documenti, rotoli, codici e pergamene rinvenuti.

L'importanza della tradizione manoscritta e della filologia

"Lezioni di filologia classica"- Luciano Canfora, ed. Il mulino

biblio.toscana.it

"La trasmissione dei testi latini del medioevo"- Paolo Chiesa e Lucia Castaldi.

Università di Macerata - https://docenti.unimc.it

Bibliografia

Fine