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Created on October 26, 2024

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Transcript

il parco sommerso "la GAIOLA" A NAPOLI

indice

02. Fauna

06. I resti

05.L'inquinamento della Gaiola

04. La maledizione della Gaiola

03. Flora

01. Le origini

l'Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola” prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo, nel settore nord occidentale del Golfo di Napoli. Proprio per l’amenità dei luoghi e la bellezza del paesaggio, infatti, a partire da I sec a.C. su questa costa si insediarono suntuose ville dell’aristocrazia romana, la più importante delle quali fu quella del Pausilypon.Resti di ville marittime, maestose cave di tufo, approdi, ninfei e peschiere sono oggi visibili lungo la costa sopra e sotto la superficie del mare, a causa del fenomeno vulcano-tettonico di lento sollevamento e abbassamento della crosta terreste denominato “bradisismo”.

LE SUE ORIGINI

fauna

La fauna nel parco la Gaiola è vasta e comprende perlopiù volatili,come ad esempio: il Larus michahellis,il falco peregrinus,il falco tinnuculus,l'alcedo atthis,l'egretta garzetta e altri ancora.

la flora

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Nel parco sommerso la Gaiola c'è anche una vastissima fauna con molte specie di piante come il Limonium cumanum,il Medicago arborea,il crithmum maritimum,il carpobrotus acinaciformis,helichrysum litoreum.

la maledizione della gaiola

L’isolotto, situato di fronte Posillipo, è considerato dai napoletani un luogo sventurato, poiché tutte le persone che ci hanno abitato o soggiornato anche per poco tempo hanno avuto disgrazie.I misteri che avvolgono l’isolotto hanno radici antiche, risalgono ai tempi romani, tempi in cui sull’isola abitava il liberto Publio Vedio Pollione.

L'inquinamento

La Gaiola”, di certo uno dei luoghi più suggestivi e mitici di Napoli, un vero polmone biologico del suo mare,al giorno d'oggi,sebbene la presenza attiva di personale di sicurezza e video-sorveglianza, l’incantevole sito è più volte minacciato dai pescatori di frodo, come se già non bastassero scarichi inquinanti le acque.Dal 2005 fino al 2015 la Gaiola era in totale stato d'abbandono e ricoperta di rifiuti.Quando poi si riprese la situazione in mano,intorno al 2016,la Gaiola diventò un luogo molto frequentato dai bagnanti e dai turisti.

i resti

Molti ricercatori hanno trovato diversi resti archeologici appartenenti all'isola e alla villa della Gaiola,come ad esempio: diverse parti d'anfora,delle anse,delle ancore e anche molti resti scheletrici di animali marini.