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Paralimpiadi
Francy B.
Created on October 26, 2024
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Transcript
GIOCHI PARALimpici
BUonocore francesca, anxhela keci, lipo ambeta, minutella christian
l'esigenza di cambiare
La nascita delle paralimpiadi
Ad un certo punto, nella storia dei giochi olimpici, si sentì l’esigenza di creare qualcosa di analogo per gli atleti paralimpici. Le prime olimpiadi paralimpiche furono disputate a Roma, nel 1960. Sono nate come olimpiadi parallele a quelle “ufficiali”. Dopo l’edizione di Roma ne seguirono altre, fino a diventare una costante nelle Olimpiadi Estive. Le prime paralimpiadi invernali, invece, arrivarono nel 1976, con i giochi di Svezia. Nel 1989 fu fondato il Comitato Paralimpico Internazionale, composto da 176 Comitati Paralimpici Nazionali.
lo stemma paralimpico
dal 1988 a oggi
1988-1994
1994-2004
2004-2019
2019-2024
dal 1988 al 1994
lo stemma paralimpico
Dall’88 al 94 il logo paralimpico fu costituito da una bandiera con 5 Tae-Geuk, furono usati per la prima volta come stemma ai Giochi Paralimpici del 1988 a Seul, in Corea. A quel tempo, il logo consisteva in cinque Tae-Geuk in una configurazione e in colori simili agli Anelli Olimpici, ovvero blu, nero, rosso, giallo e verde. Secondo la filosofia orientale, il Tae-Geuk si riferisce alla realtà ultima da cui hanno origine tutte le cose e i valori. La configurazione a cinque Tae-Geuk è stata utilizzata fino ai Giochi Paralimpici invernali del 1994 a Lillehammer, in Norvegia.
''MIND, BODY AND SPIRIT''
la bandiera delle tre gocce
dal 1994 al 2004
Per creare una maggiore differenziazione dal simbolo olimpico, è stato lanciato ufficialmente a livello mondiale alle paralimpiadi del 1994 un logo paralimpico con tre Tae-Geuk ,un simbolo tradizionale coreano, chiamato anche goccia coreana. Il design con tre Tae-Geuk è stato utilizzato fino alla cerimonia di chiusura dei Giochi paralimpici di Atene 2004. I colori sono stati scelti perché sono i più utilizzati dalle bandiere del mondo mentre il logo simboleggia i tre aspetti fondamentali dell'uomo: il corpo, la mente e lo spirito.
i tre agitos
dal 2004 al 2019
Nel 2003 il CPI incaricò la società di pubbliche relazioni Scholz and Friends di modernizzare per la terza volta l'attuale Tae-Geuk e di conferire un significato più tangibile allo scopo dell'CPI; gli Agitos avrebbero anche incorporato la dicitura "CPI" al loro interno. Il logo paralimpico rappresenta tre agitos (dal latino ''agito'', ovvero io mi muovo) in blu, rosso e verde, i tre colori più utilizzati nelle bandiere dei Paesi del Mondo. L’Agitos è un simbolo in movimento attorno a un punto centrale, il che enfatizza il ruolo del CPI come raggruppatore degli atleti da ogni parte del mondo. Questo simbolo è stato lanciato, alla cerimonia di chiusura dei Giochi Paralimpici di Atene 2004. Quando è stata consegnata la bandiera a Pechino, è stata utilizzata una bandiera con il nuovo simbolo. Il nuovo logo Agitos è stato completamente integrato per la prima volta nelle Paralimpiadi di Torino 2006 e negli anni successivi è diventato sempre più riconosciuto in tutto il mondo.
Il motto vuole anche rappresentare lo spirito degli atleti che costantemente ispirano e smuovono il mondo con le loro performance, lottando senza arrendersi alle proprie disabilità, e così facendo personificano il fine ultimo del Comitato.
Oltre a un nuovo simbolo troviamo anche un nuovo motto ''Spirit in motion'', dove i tre Agitos rappresentano gli aspetti fondamentali dell’uomo ovvero mente, corpo e spirito, che in linea di massima dicono al mondo:
Spirit in motion
“Dove non arriva il corpo arriva la mente (e questa è la disabilità fisica). Dove non arriva la mente arriva lo spirito ( disabilità intellettiva)”
change starts with sport
dal 2019 a oggi
Il CPI ha collaborato con l'agenzia di design londinese North per rafforzare l'aspetto dell'Agitos e prepararlo all'era digitale, sottoponendolo al suo primo restyling dal suo lancio nel 2004. L'Agitos, è stato ridisegnato in modo che ciascuno dei tre elementi individuali sia esattamente lo stesso. La spaziatura e la geometria sono state perfezionate in modo che i tre elementi ora ruotino attorno a un punto centrale condiviso e i colori sono stati aggiornati nell'interesse della sostenibilità e della riduzione dell'inchiostro durante la stampa. Inoltre, è stata creata una nuova narrazione del marchio, "Change Starts with Sport", per comunicare meglio l'impatto trasformativo che il movimento paralimpico ha sulla società e guidare l'agenda dei diritti umani. Attraverso il nuovo marchio e la nuova narrativa del CPI, il CPI mira a utilizzare lo sport come catalizzatore per cambiare gli atteggiamenti e creare maggiori opportunità per le persone con disabilità, in particolare attraverso una migliore mobilità e accessibilità.
Attualmente esistono tre versioni ufficiali del simbolo paralimpico. La versione a colori su sfondo bianco. la versione monocromatica in bianco e nero. Inoltre, è stata creata una versione viola in edizione speciale per il lancio della campagna WeThe15.
versioni ufficiali simbolo paralimpico
Per la prima volta nella storia questa installazione rappresenta una vera impresa tecnica, poiché l'intera struttura, realizzata al 100% in acciaio riciclato e interamente fabbricata in Francia (a Châteauneuf, Le Creusot, Dunkerque e Denain), misura 12 metri di larghezza per 9 metri di altezza.
Due mesi prima dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024, l'Arco di Trionfo si è risvegliato venerdì mattina in compagnia degli Agitos, tre settimane dopo che i cerchi Olimpici erano stati installati sulla Torre Eiffel. Dopo la spiaggia di Copacabana a Rio 2016 e la baia di Tokyo per Tokyo 2020, hanno trovato nuovamente posto in una location altamente iconica.
curiosità
in carrozzina
In Italia il rugby in carrozzina fa parte della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES), che è una federazione sportiva affiliata al Comitato Italiano Paralimpico.
Il rugby in carrozzina, noto anche come Wheelchair Rugby, è una disciplina sportiva inserita nelle Paralimpiadi e può essere praticata da persone con tetraplegia, ma anche da persone con una disabilità che coinvolga sia gli arti inferiori che superiori: -tri-amputati -poliomielitici -sindrome di Guillain-Barrè -dismelia -distrofia muscolare Questo sport, che oggi conta più di 30 nazioni praticanti, è nato in Canada negli anni Settanta e viene spesso definito “murderball”, in quanto è uno sport che porta gli atleti e le carrozzine a entrare fortemente in contatto. Lo sport è gestito dall'International Wheelchair Federation, fondata nel 1993.
il rugby
ll Comitato Paralimpico Internazionale ha riconosciuto questa disciplina nel 1994 come sport paralimpico, un anno dopo furono disputati i primi Campionati Mondiali di Wheelchair Rugby a Nottwil, in Svizzera, con la partecipazione di 8 squadre. Ma è solo ad Atlanta 1996 che il rugby in carrozzina fa il suo ingresso alle Paralimpiadi come sport dimostrativo, per poi tornare alle Paralimpiadi di Sydney 2000 come disciplina inserita nella rassegna ufficiale, e quindi con la premiazione delle medaglie.
Il primo torneo internazionale a squadre invece venne disputato nel 1981 tra team di USA e Canada, ma solo nel 1993 questa disciplina verrà riconosciuta ufficialmente a livello internazionale con la nascita della Federazione Internazionale di Rugby in carrozzina (IWRF). Nel 1989 un nuovo torneo internazionale fu costituito da Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna.
dal canada alle paralimpiadi
La storia
Il rugby in carrozzina nasce negli anni Settanta in Canada, la prima apparizione del rugby in carrozzina fuori dai confini canadesi risale al 1979, in particolare negli Stati Uniti, durante una manifestazione alla Southwest State University (Minnesota). E nello stesso anno venne organizzato anche il primo Campionato Nazionale Canadese.
e la squadra
Ogni squadra mette in campo solo 4 giocatori. Tuttavia, contando anche gli elementi in panchina, ci devono essere un totale di 12 atleti, possono essere un mix di donne e uomini, che devono avere una tetraplegia o disabilità equivalenti. Ogni team ha la possibilità di richiedere 6 time-out, 4 da 30 secondi ciascuno che possono essere chiamati solo dai giocatori in campo e 2 da 60 secondi che possono essere chiamati dalla panchina. Se il tempo del time-out viene sfruttato completamente viene dato un avvertimento sonoro che indica il trascorso dei venti secondi per il time-out da trenta secondi, e il trascorso dei cinquanta secondi per quello da sessanta secondi.
Lo scopo di una partita è portare la palla oltre la meta avversaria, contrassegnata da due coni, all’interno di un campo largo 15m e lungo 28m. Il pavimento deve essere preferibilmente in legno. La palla è rotonda invece che ovale.
lo scopo
La partita è composta da 4 tempi da 8 minuti ciascuno. In caso di parità, si va ai tempi supplementari. Per segnare un punto, i giocatori devono superare la meta con entrambe le ruote della carrozzina. La gara è gestita da 3 arbitri, che possono sanzionare i falli con ammonizioni ed espulsioni. Il cronometro viene stoppato ogni qualvolta ci sia un'interruzione di gioco (meta, fallo, uscita della palla dal campo, ecc.) e viene riavviato solo dopo che la palla, lanciata dal giocatore che effettua l'in bound (la rimessa), tocca un altro giocatore o la carrozzina di un altro giocatore.
pre-partita
Perché si possa iniziare la partita ogni squadra deve aver schierato in campo i suoi quattro giocatori. La squadra che entro quindici minuti dall'orario previsto dell'inizio della partita non soddisfa questo criterio è obbligata a ritirarsi.
Il possesso della palla avviene in maniera alternata tra le due squadre. Se alla contesa iniziale la squadra 1 ottiene il possesso, all'inizio del secondo periodo di gioco la palla va alla squadra 2; si alterna così per tutti gli altri periodi. Sul tavolo degli ufficiali è presente una freccia che indica a chi andrà il prossimo possesso di palla (in base alle regole); tale freccia non va toccata se non si verificano gli eventi previsti dal regolamento.
La partita inizia con la contesa (palla a due) a metà campo fra due giocatori (i centri). L'arbitro fa entrare un giocatore per ogni squadra all'interno del cerchio di metà campo, autorizza il contatto con un fischio e poi lancia la palla in mezzo per la contesa. Questa operazione va ripetuta se la palla cade a terra senza che nessuno dei due giocatori l'abbia toccata, nel caso in cui l'arbitro abbia effettuato un lancio non corretto o sia avvenuta un'infrazione da parte di entrambi i giocatori. Il giocatore che partecipa alla palla a due, non può prendere la palla lanciata in aria, se essa non tocca prima il terreno o un altro giocatore.
la partita
e la conclusione della partita
La partita si conclude quando al termine del quarto tempo una squadra è avanti nel punteggio. La squadra che avrà ottenuto più punti è dichiarata vincitrice. Se le squadre al termine dei tempi regolamentari sono in parità si dovranno disputare i tempi supplementari. Se alla fine del tempo supplementare una squadra ha un punteggio superiore all'altra la partita si conclude e la squadra con più punti viene dichiarata vincitrice. Nel caso in cui ancora le squadre si trovino in parità si procede con un tempo supplementare addizionale, così fino a quando al termine del tempo una delle due squadre è avanti nel punteggio rispetto all'altra.
Per realizzare una punto il giocatore in possesso della palla deve avere due ruote della carrozzina che toccano l'area esterna oltre la linea di meta della squadra avversaria, tra i due coni che la delimitano. Se il giocatore non è in possesso della palla prima e durante quest'azione non è meta. Ogni meta corrisponde ad un punto sul tabellone.
la meta
L'apparecchio dei quaranta secondi viene fermato e resettato quando l'arbitro fischia un fallo o una violazione sia in attacco che in difesa. Nel caso in cui la palla esca dal campo o ci sia una palla contesa, i 40 secondi non andranno riavviati se non cambia il possesso della palla. Nel caso di time out, non viene riavviato, ad eccezione di quanto il time out viene chiamato quando l'apparecchio segna meno di 15 secondi: solo in questo caso, vengono concessi 15 secondi per completare l'azione
le azioni
Ogni azione può durare un massimo di 40 secondi. Il tempo massimo per passare dalla zona di difesa a quella di attacco è di 12 secondi. Ogni 10 secondi deve essere fatto un passaggio o un palleggio.L'apparecchio dei quaranta secondi viene attivato quando la palla viene rimessa in gioco da una squadra e deve essere riattivato se, durante l'azione di gioco, cambia il possesso della palla.
l'apparecchio dei quaranta secondi
e la key area
La palla può essere lanciata in qualsiasi modo (anche in avanti), palleggiata, fatta rimbalzare o rotolare. La palla non può essere calciata o colpita dal ginocchio in giù.
La Key Area è una zona dove non possono sostare più di 4 giocatori ed hanno misura di 1,75mx8m e deve essere delimitata dai dei coni alle sue estremità. Una volta che viene realizzata una meta, il tempo di gioco si ferma.
la palla
La palla può essere giocata con le mani, con le braccia e portandola con sé in grembo alla carrozzina. L’importante purché sia visibile almeno al 75%. Tuttavia non può essere colpita dal ginocchio in giù: ciò significa che la carrozzina non deve toccare la sfera.
Non possono sostare nell'area di penalità più di due giocatori per volta. Se dovesse accadere che tre o più giocatori debbano scontare una penalità in tempi sovrapposti, questi dovranno uscire dal campo ed aspettare che si liberi l'area di penalità. Nel frattempo l'allenatore è autorizzato a sostituire questi ultimi con dei giocatori dalla panchina in modo da consentire alla sua squadra di poter giocare.
le aree di sosta
Egli non può lasciare l'area di penalità nemmeno durante i time-out, i tempi supplementari e gli intervalli di due minuti. Può invece allontanarsi durante l'intervallo dei cinque minuti. Un giocatore può uscire dall'area di penalità quando il tempo sul cronometro apposito è scaduto, oppure quando la squadra avversaria segna una meta.
le penalità
Un giocatore va incontro a penalità quando commette un fallo con intenzionalità, un fallo difensivo o un fallo da eccesso di giocatori in campo per squadra (non più di quattro). Per scontare la penalità il giocatore deve raggiungere immediatamente l'area di penalità a lato della propria metà campo e sostarci per tutto il tempo della penalità.
La carrozzina in questa disciplina è considerata parte integrante del giocatore. Essa dovrà essere conforme alle disposizioni previste dal regolamento. Ogni carrozzina deve essere dotata di un dispositivo anti-ribaltamento. Può avere dei paraurti e delle bandelle. Qualsiasi modifica personale per migliorare la comodità della carrozzina o per motivi medici può essere effettuata purché conformi alle disposizioni dettate dal regolamento nazionale.
la carrozzina
In base ai valori individuali di ogni atleta, in campo va allestita una squadra che non deve superare gli 8 punti complessivi, che diventano 8,5 nel caso in cui in campo ci sia una donna
DEL RUGBY IN CARROZZINA
Nel caso del rugby in carrozzina, a ogni giocatore viene assegnato un punteggio in base alla sua capacità funzionale, cioè in relazione alle proprietà della sua disabilità. Si va da un minimo di 0,5 punti per gli atleti disabili che presentano una funzione fisica minima, a un massimo di 3,5 punti, che indica chi ha una funzione fisica maggiore.
CLASSIFICAZIONI FUNZIONALI
Ogni giocatore viene classificato in base al proprio livello di disabilità, e di fatto ogni squadra può schierare atleti in base a un mix determinato dalle classificazioni funzionali, regole che riguardano ogni disciplina sportiva paralimpica.
in italia
A livello di club invece abbiamo 5 compagini: -Padova Rugby -Polisportiva Milanese -Mastini Cangrandi Verona -4Cats H81 Vicenza e Ares-Romanes -Wheelchair Rugby Roma
il rugby in carrozzina
Ad oggi l’Italia del rugby in carrozzina sta migliorando i propri riconoscimenti a livello internazionale. Il risultato recente più noto è la vittoria della Divisione C dei Campionati Europei WWR di Rugby in carrozzina contro Austria, Svezia e Irlanda, che permetteranno agli Azzurri di giocare il prossimo torneo nella Divisione B. Al momento l’Italia non conta alcuna partecipazione alle Paralimpiadi.
Sua nonna non sapeva come tenerlo in braccio e con sua mamma piansero per settimane dopo la sua nascita, in quanto spaventate dal futuro che avrebbero dovuto affrontare. Solo suo nonno, lo trattava come se non avesse nessuna disabilità, tanto che a soli 3 anni e mezzo gli comprò un quad. Batt ricorda quel giorno come il più bello della sua vita poiché finalmente poteva sentirsi un bambino “normale”.
batt ryley
Ryley Douglas Batt (nato il 22 maggio 1989 in Australia) è un giocatore australiano di rugby in sedia a rotella che ha vinto due medaglie d'oro e una d'argento a quattro Giochi Paralimpici. Durante la gravidanza sua madre fece un’ecografia ad ultrasuoni e non fu riscontrata alcuna disabilità. Quando Ryley nacque si scoprì che era affetto da sindattilia, ossia un’anomalia congenita che comporta la fusione di due o più dita delle mani, per la quale subì anche un intervento chirurgico per separarle, e inoltre nacque privo degli arti inferiori.
A scuola conobbe il rugby in carrozzina e quando salì per la prima volta su quella sedia a rotelle provò due emozioni contrastanti: si sentì felice ma allo stesso tempo imbarazzato. Dopo poco tempo scoprì che gli avevano rubato lo skate, così si prese coraggio e decise di provare con il rugby su carrozzina.
Da ragazzo preferiva spostarsi con lo skate e non con la sua sedia a rotelle, lo faceva per sentirsi accettato; la prima volta che sentì parlare di paralimpiadi non voleva vedersi su una sedia a rotelle e definì quest’ultima la sua “kryptonite”.
e la sua ''kryptonite''
l'adolescenza
La sua adolescenza è stata molto dura, aveva un’immagine negativa di se stesso, non voleva frequentare altre persone, si preoccupava del giudizio altrui, e iniziò a sfogare la sua frustrazione sul cibo, mettendo su molto peso.
Dal 2006 al 2010 viene considerato il giocatore più prezioso della nazionale. Gareggiò nei Campionati mondiali di rugby in sedia a rotelle 2010, dove la sua squadra ha vinto una medaglia d'argento, mentre ai Giochi di Londra 2012 portò a casa una medaglia d'oro. Vinse una medaglia d’oro nel 2014 ai Giochi di Odense, Danimarca, ripetendosi durante i Giochi successivi di Rio del 2016; fu molto orgoglioso di quella vittoria in quanto confessò che voleva vincere per rendere orgoglioso suo nonno. Durante il campionato del mondo IWRF (International Wheelchair Rugby Federation) 2018 a Sydney,ha vinto la medaglia d'argento dopo essere stato sconfitto dal Giappone ed è inoltre l'unico australiano nominato nella squadra di tutti i tornei.
Per quella sconfitta Batt attraversò un periodo molto difficile in quanto sentiva di aver deluso i suoi compagni.
Durante i Giochi di Pechino 2008 la sua squadra vinse una medaglia d'argento e persero la finale.
vittorie e medaglie
Partecipò per la prima volta agli Australian Steelers nel 2002 e nel 2004 ha fatto parte della squadra nazionale ai Giochi di Atene dove era il più giovane giocatore di rugby paralimpico del mondo a soli 15 anni.