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Transcript

L'Europa pre-guerra

Prima di arrivare allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'Europa vive un periodo di relativa tranquillità, la cosiddetta Belle Époque. Nonostante ciò, si sviluppano diverse tensioni in Europa che porteranno i vari Stati a voler prevalere l'uno sull'altro. Prende piede l'Imperialismo. Parte una corsa agli armamenti che caratterizza il pre-guerra. Le tensioni sfocerenna nello scoppio della guerra.

Periodo di crescita in molti ambiti grazie al progresso tecnologico e scientifico. Aumenta in tenore di vita, vengono ideati dei nuovi vaccini. Le città si modernizzano, viene installata l’illuminazione elettrica pubblica. Vengono ridotte le ore lavorative, le persone vivono meglio. C’è anche un certo sviluppo sociale, si ottiene il suffragio universale maschile, i lavoratori iniziano ad essere considerati per la loro importanza.

L’Imperialismo portò gli Stati europei al desiderio di espansione per trarne vantaggio sia economico sia politico. Si cercavano nuovi mercati e si voleva affermare il proprio dominio sugli altri, anche a livello coloniale. Il nazionalismo è lo spirito che caratterizza i primi anni del Novecento.

La Sinistra storica

In seguito al pareggio di bilancio del 1876, il governo di Destra venne sfiduciato dal Parlamento e il re Umberto I affidò l'esecutivo ad Agostino Depretis, esponente di Sinistra. Il programma della Sinistra fu estremamente moderato e intento ad ammorbidire il rigore fiscale che aveva caratterizzato il governo precedente. Applica diverse riforme innovative. Questo periodo sarà caratterizzato da una forte corruzione e dal fenomeno del trasformismo. Viene applicata una politica protezionista.

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Il Regno d'Italia

Una delle riforme più importanti fu la legge Coppino, oltre all'abolizione della tassa sul macinato e alla riforma elettorale. Gli ostacoli principali dello sviluppo del Paese furono il clientelismo ed il trasformismo. La corruzione prese piede. A livello economico venne applicata una politica protezionistica che non portò molti benefici, soprattutto in ambito agricolo. Agostino Depretis

La legge Coppino alzava di nove anni l’età minima obbligatoria per la frequentazione della scuola e sanzionava pesantemente chi non la rispettava. La riforma elettorale consisteva nell’abbassamento dell’età minima per votare (da 25 a 21). Inoltre ogni uomo sopra i 21 anni che ha completato il ciclo di studi o che sa leggere e scrivere ha diritto di voto indipendentemente dal proprio reddito.

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In politica estera, l'Italia ruppe i rapporti con la Francia ed entrò a far parte della Triplice Alleanza, senza aver risolto il problema dei territori "irredenti". Scoppiarono diverse rivolte da parte degli irredentisti, tra cui Guglielmo Oberdan che fu il primo martire della causa. In seguito alla morte di Depretis, il governo passò nelle mani di Francesco Crispi. La sua politica prese ispirazione dal modello di Bismarck.

Il primo governo Crispi

Francesco Crispi

Il Regno d'Italia

Rafforzò il potere esecutivo, istituì il nuovo Codice penale che aboliva la pena di morte. Inoltre, il governo Crispi diede una nuova spinta all'attività coloniale italiana, prendendo possesso dell'Eritrea.

Il modello di Bismarck definisce uno Stato forte e riformatore. Fa ampio uso della forza.

Nel 1892, il liberale Giovanni Giolitti diventò capo del governo. Nello stesso anno, nasce il Partito Socialista Italiano. A contrario di Crispi, Giolitti riteneva che non fosse necessario sopprimere la rivolta dei Fasci Siciliani con la forza. Il primo governo Giolitti giunse a termine a seguito dello scandalo della Banca Romana e delle dimissioni dello stesso Giolitti. Tornò al potere Crispi, che represse immediatamente le rivolte in Sicilia. È in questo periodo che nasce la mafia. L'Italia tornò alla conquista del Corno d'Africa, con esito negativo. Il governo passò nelle mani di Rudinì.

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Bava Beccaris

Dal primo governo Giolitti al secondo governo Crispi

Il Regno d'Italia

Ci fu un riavvicinamento con la Francia, nonostante la riconferma della Triplice Alleanza. Scoppiarono svariate rivolte contro l'alto costo del pane che vennero represse con il sangue dal generale Bava Beccaris a Milano. Quest'ultimo ricevette onorificenze da parte del re che, successivamente fu assassinato.

Lo scandalo della Banca Romana fu scatenato dalla stampa e dalla messa in circolazione di banconote false. Questa truffa avvenne durante il primo governo Crispi, ma le conseguenze vennero fuori tempo dopo, durante il primo governo Giolitti. Per questo sarà lui a pagarne le conseguenze.

L'età giolittiana

L'Italia subì una forte crisi sociale, dovuta dalle alte tassazioni imposte per mantenere il bilancio in pari. Salì al trono il re Vittorio Emanuele III. Affidò il governo a Giuseppe Zanardelli, che nominò Giolitti come ministro degli Interni. Giolitti divenne presidente del Consiglio, con l'obiettivo di proseguire l'opera si Zanardelli. Estese il diritto di voto a tutta la popolazione maschile istruita sopra i 21 e a tutti gli analfabeti sopra i 30.

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Giuseppe Zanardelli

Il Regno d'Italia

Giolitti cercò di tutelare i lavoratori, anche le donne e i bambini. Offrì un sostegno assicurativo per la vecchiaia e per gli infortuni sul lavoro. Si sviluppano nuove organizzazioni sindacali.

Il Regno d'Italia

Si instaura il patto Gentiloni. L'Italia vive un periodo di crescita. Al fronte dei fattori positivi, però, si ripresenta la questione meridionale. Le nuove ambizioni coloniali si concentrano sulla Libia. La guerra in Libia fu vittoriosa e con la pace di Losanna (18 ottobre 1912) l'Italia si impossessò della Libia. In seguito ad un'ondata di proteste e scioperi, Giolitti si dimette per cedere il posto ad Antonio Salandra.

Giovanni Giolitti

L'età giolittiana

L'attrito tra il papato e la borghesia cessa in favore dell'ostilità che entrambe le parti nutrivano nei confronti dei socialisti che stavano prendendo piede. Il patto Gentiloni era un accordo che fecero i cristiani con i liberali giolittiani: si sarebbe dato spazio ai credenti nella vita politica per contrastare l’avanzamento dei socialisti.

L’Italia divenne un paese industrializzato grazie alle nuove tecnologie. C'è una crescita del PIL e del reddito dei cittadini. Viene riordinato il sistema bancario.

L'impero tedesco

In Germania salì al trono l'imperatore Guglielmo II. Il suo obiettivo era quello di diventare la prima potenza a livello coloniale ed economico. Avviene un forte sviluppo interno, soprattutto a livello industriale. Nasce la competizione con la Gran Bretagna. Tutto ciò portò alla grande tensione nel rapporto che l'impero tedesco aveva con gli altri Stati europei. L'impero tedesco faceva parte della Triplice alleanza con l'impero austro-ungarico e il Regno d'Italia.

La Gran Bretagna

La Gran Bretagna al tempo stava affrontando una forte crisi economica. Nonostante ciò, ci fu un'ulteriore espansione delle colonie britanniche. Per questo motivo, si creò attrito con le mire espansionistiche dell'impero tedesco. La Gran Bretagna formò, insieme alla Francia e alla Russia la Triplice Intesa.

La Francia

La Francia perse nuovamente l'Alsazia e la Lorena. stava vivendo un periodo di instabilità interna. Si alleò con la Gran Bretagna contro l'impero tedesco e successivamente formerà la Triplice Intesa con la Russia nel 1907.

L'impero austro-ungarico

Approfittando della crisi dell'impero Ottomano, l'impero austro-ungarico annesse la Bosnia Erzegovina. Questa mossa scatenò le reazioni della Serbia e della Russia che tagliarono definitivamente i rapporti con l'impero austro-ungarico. L'impero era già alleato con la Germania, nel 1882 si forma la Triplice Alleanza con l'Italia.

La Russia

La Russia iniziò ad allontanarsi dall'impero tedesco a causa del rapporto di alleanza con l'impero austro-ungarico. In seguito a delle rivoluzioni interne, lo zar Nicola II decise di entrare a far parte della Triplice Intesa insieme alla Francia e alla Gran Bretagna.