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Il cammino verso la Guerra
Stefania Canosa
Created on October 24, 2024
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Transcript
1870
la belle Époque
Il cammino verso la guerra
italia giolittiana
1903
l'età degli imperialismi
1892
socialismoitaliano
1880
Sinistra al governo
1876
cause
La prima guerra mondiale
Schieramenti
Cause e Schieramenti
Imperialismo: lo stato-nazione e le dinamiche produttive e commerciali innescate dalla rivoluzione industriale. Ragioni economiche → Bisogno di trovare nuovi mercati, perché quelli interni non erano più sufficienti ad assorbire l'offerta di prodotti. Competizione tra le nazioni → Possedere territori coloniali rappresentava un segno tangibile della potenza di un paese. Nazionalismo → Giustificava l'aggressione e la sottomissione economica, militare e culturale da parte delle nazioni più "evolute" nei confronti di quelle arretrate e meno "civili". "Uomo bianco" → Attribuzione del ruolo di civilizzatore di quei popoli che riteneva arretrati.
l'età degli imperialismi
La Sinistra Storica, fu un periodo di trasformazioni sotto la guida di Depretis e Crispi. Durante il mandato di Depretis furono introdotte alcune riforme sociali, ma il suo governo è stato caratterizzato da una forte centralizzazione e da una politica protezionistica.Crispi, salì al governo e lo trasformò con idee nazionaliste e autoritarie. Perseguì una politica estera aggressiva, per affermare l'Italia come grande potenza. Sul piano interno, rafforzò l'apparato statale e represse le opposizioni. Il periodo della Sinistra Storica rappresenta un momento fondamentale nella storia d'Italia, ma è stato caratterizzato da tensioni che hanno gettato le basi per una profonda crisi. Il trasformismo, l'allargamento del suffragio e la politica nazionalista sono solo alcuni degli elementi che hanno segnato questo periodo storico.
La sinistra al governo
Prima guerra mondiale.
All’inizio del Novecento, Giolitti guidò l’Italia attraverso riforme sociali ed economiche, cercando equilibrio tra lavoratori, industriali e movimenti politici. Sotto il suo governo, il suffragio universale maschile e il progresso industriale favorirono il Nord, ma il Sud rimase svantaggiato. L’Italia entrò nella sua prima fase di industrializzazione, soprattutto nel “triangolo industriale” tra Milano, Torino e Genova, con la crescita dei settori siderurgico, meccanico ed elettrico. Sul piano internazionale, Giolitti intraprese la guerra di Libia per rispondere al nazionalismo crescente, ma ciò aumentò le tensioni politiche interne. Nel 1914, in un clima di crisi economica e crescente malcontento, Giolitti lasciò il governo, mentre l'Italia si avviava verso una nuova fase segnata dalla
L'italia giolittiana
La Belle Époque fu un periodo di ottimismo e innovazione, che si estese dalla fine dell'Ottocento fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.La società fu trasformata da un rapido progresso tecnologico e industriale, accompagnato dall'emergere di una nuova società di massa. Le città crebbero, i trasporti e le comunicazioni si rivoluzionarono, e si svilupparono nuovi stili di vita, grazie anche alla riduzione delle ore lavorative e all’aumento dei consumi. Fu anche un periodo di grandi rivendicazioni sociali, con il movimento femminista in prima linea e l’ascesa della lotta di classe, mentre l’industrializzazione spingeva all’emigrazione e il colonialismo alimentava le ambizioni imperialiste delle potenze europee. La Belle Époque, con i suoi contrasti, rimane nella memoria come un’epoca di spensieratezza, progresso e trasformazione.
La belle epoque
Il socialismo italiano prima della Prima Guerra Mondiale fu un movimento cruciale, che emerse in un periodo di importanti trasformazioni economiche e sociali. Il Partito Socialista Italiano, fondato nel 1892, divenne la voce delle classi lavoratrici e promosse una visione di società ispirata al marxismo. All’interno del PSI, però, emersero due correnti principali: i riformisti, guidati da Filippo Turati, e i rivoluzionari. Mentre i riformisti puntavano a ottenere giustizia sociale e diritti attraverso riforme legislative e una partecipazione democratica, i rivoluzionari vedevano nella lotta e nella trasformazione radicale della società l’unica via per un cambiamento autentico. Questa divisione rifletteva le tensioni interne al movimento socialista, ma entrambe le correnti erano unite nella volontà di migliorare le condizioni di vita dei lavoratori.
il socialismo italiano