Sequenza Didattica Storia

storia della musica classe i

IL MEDIOEVO

PREISTORIA E ANTICHITA'

LA MAPPA

• La musica dell'antica Roma si ispira a quella greca
• La musica viene impiegata anche per scopi militari
• Gli strumenti più comuni sono il cornu, la tuba e la buccina
• I Romani organizzano manifestazioni musicali con molti cori e orchestre

• La parola "musica" deriva dal termine greco "mousike"
• La musica è un aspetto fondamentale nell'educazione dei giovani.
• La musica è monodica (cioè ha una sola melodia) ed è accompagnata da strumenti.
• Gli strumenti più comuni sono il flauto a canne, il flauto doppio, la lira e le arpe.

• Si scrivono preghiere di lode, di supplica e di ringraziamento.
• Gli strumenti più comuni sono lo shofar e il salterio

• La musica è presente in tutti gli aspetti della vita della società.
• La musica diventa una forma d'arte
• Si crea una distinzione tra i musicisti e il pubblico

• Imitazione dei suoni della natura
• Costruzione dei primi strumenti a fiato, a percussione e a corde

PREISTORIA

VICINO ORIENTE

ANTICHI EBREI

ANTICA GRECIA

ANTICA ROMA

6) LA MAPPA

Indice

5) ANTICA ROMA

4) ANTICA GRECIA

3) ANTICHI EBREI

2) VICINO ORIENTE

1) PREISTORIA

• Imitazione dei suoni della naturA: con la voce IL canto degli uccelli, CON il battito delle mani e dei piedi IL ROMBO DEI TUONI
• Costruzione dei primi strumenti a fiato, a percussione e a corde

LA PREISTORIA

La musica è presente nella vita degli esseri umani fin dalla Preistoria. Dai reperti archeologici sappiamo che gli uomini imitavano i suoni della natura (canto degli uccelli, rombo dei tuoi) con la voce, il battito delle mani e dei piedi.

Queste prime forme di musica, in cui suono e movimento sono collegati, accompagnavano i momenti di festa, celebrazioni di matrimoni, funerali e riti propiziatori per ottenere le benevolenza degli dei.

Per arricchire canti danze vennero poi costruiti semplici strumenti a percussione, a fiato e a corda con legni, ossa , conchiglie, pietre e pelli di animali.I primi reperti archelogici di strumenti musicali risalgono al Paleolitico, un'età compresa fra 600.000 e 10.000 anni fa circa

LA PREISTORIA

QUIZ 1/5 - LA PREISTORIA

QUIZ 2/5 - LA PREISTORIA

QUIZ 3/5 - LA PREISTORIA

QUIZ 4/5 - LA PREISTORIA

QUIZ 5/5 - LA PREISTORIA

IL VICINO ORIENTE ANTICO

• La musica è presente in tutti gli aspetti della vita della società.
• La musica diventa una forma d'arte
• Si crea una distinzione tra i musicisti e il pubblico

Nell'antico Egitto la musica (chiamata hy, ovvero Gioia) è considerata dono divino fatto dal dio Thot agli esseri umani.

Gli strumenti utilizzati appartengono alla famiglie degli strumenti a fiato, a percussione e a corde, suonati singolarmente o in gruppi orchestrali.

La nascita delle grandi civiltà del Vicino Oriente, come quella sumerica, assiro-babilonese ed egizia, avvenne all'incirca nello stesso periodo dell'invenzione della scrittura, nel IV millennio a.c.

IL VICINO ORIENTE ANTICO

La musica è presente in tutti i momenti più importanti della vita sociale. Non è solamente legata agli aspetti sacri e ai rituali, ma diventa forma d'arte, composta ed eseguita da musicisti per un pubblico, cui cui vengono espressi sentimenti, emozioni e idee.

• Si scrivono preghiere di lode, di supplica e di ringraziamento.
• Gli strumenti più comuni sono lo shofar e il salterio

LA MUSICA DEGLI ANTICHI EBREI

Altri strumenti musicali usati nella tradizione ebraica erano strumenti a corde come arpe di diverse dimensioni, strumenti a percussione come i cimbali e il tamburello, e strumenti a fiato come grandi zampogne e lo shofar.

Gran parte delle informazioni sulla musica ebraica sono contenute nella Bibbia. Da questo libro possiamo apprendere che, ogni momento della vita degli Antichi Ebrei è scandito da musiche, canti e danze.

LA MUSICA DEGLI ANTICHI EBREI

Secondo la tradizione, il re-poeta Davide fu autore delle preghiere di lode e di ringraziamento che accompagnava con il salterio Uno strumento tipico della tradizione ebraica è lo Shofar, ancora oggi utilizzato in alcune ricorrenze.

• La parola "musica" deriva dal termine greco "mousike"
• La musica è un aspetto fondamentale nell'educazione dei giovani.
• La musica è monodica (cioè ha una sola melodia) ed è accompagnata da strumenti.
• Gli strumenti più comuni sono il flauto a canne, il flauto doppio, la lira e le arpe.

LA MUSICA NELL'ANTICA GRECIA

Con la parola mousike, gli antichi Greci si riferivano all'arte delle Muse. La musica greca veniva tramandata soprattutto oralmente (a voce), per questo è andata in gran parte perduta.

LA MUSICA NELL'ANTICA GRECIA

Sono invece numero le testimonianze di teoria musicale e di acustica, ovvero lo studio scientifico dei suoni, iniziati dal famoso matematico Pitagora nel IV secolo a.C.

I poeti e gli aedi accompagnavo la recitazione poetica con il suono degli strumenti.

Gli strumenti caratteristici della musica graca sono:

• il syrinx (o flauto di Pan, il dio dei boschi),
• l'aulos, un flauto doppio (legato al dio del vino, Dioniso)
• la lyra, uno strumento a corde (associato al dio Apollo)
• le arpe, dette Kitharis, utilizzate da poeti girovaghi e cantori professionisti, gli aedi, che narravano vicende dell'Iliade dell'Odissea.

LA MUSICA NELL'ANTICA GRECIA

• La musica dell'antica Roma si ispira a quella greca;
• La musica viene impiegata anche per scopi militari;
• Gli strumenti più comuni sono il cornu, la tuba e la buccina;
• I Romani organizzano manifestazioni musicali con molti cori e orchestre;

LA MUSICA NELL'ANTICA ROMA

Presso gli antichi Romani la musica accompagnava le cerimonie pubbliche ma soprattutto veniva usata per scopi militari, per dare ritmo nella marcia e per incoraggaire i soldati nella battaglia.

LA MUSICA NELL'ANTICA ROMA

Quando i Romani conquistarono la Grecia, molti musicisti, danzatori e poeti greci arrivarono a Roma: la musica di tradizione greca si diffuse nell'impero. In età imperiale venivano organizzate grandi manifestazioni pubbliche accompagnate da cori e grandi orchestre.

Gli strumenti più utilizzati erano:

• la tuba, una tromba di bronzo;
• il cornu, uno strumento in metallo;
• la buccina, uno strumento a fiato di bronzo di forma ritorta, più comodo e maneggievole da portare in battaglia.

LA MUSICA NELL'ANTICA ROMA

3) LA MAPPA

Indice

3) LA MUSICA PROFANA

2)LA MUSICA SACRA

1) LA CULTURA MEDIEVALE

Philippe De Vitry, Guillaume de Machaut

Magister Leoninus, Magister Perotinus

ORGANUM - ARS ANTIGUA (FINE XII - INIZI XIV)E' un canto gregoriano al quale si sovrappone una seconda melodia.

MESSA - ARS NOVA (XIV SECOLO) E' polifonica (cioè con due o più melodie eseguite insieme, in latino, solo vocale)

IL MEDIOEVO

• Nell'Alto Medioevo le cultura si sviluppa e si diffonde nei monasteri

MUSICA SACRA

POPOLAREMenestrelli e giullari cantano nelle piazze

COLTATrovatori e trovieri (poeti-musicisti):

• eseguono chanson monodiche in lingua volgare accompagnate da strumenti
• cantano nelle corti.

INNO AMBROSIANOE' un canto di lode in latino. Ancora oggi accompagna il rito ambrosiano a Milano

• Nel Basso Medioevo le città diventano i nuovi centri culturali

CANTO GREGORIANOE' monodico (una sola melodia), in latino, a cappella (solo con voci senza strumenti

MUSICA PROFANA

Linea del tempo

Il Medioevo è un lungo periodo storico che dura circa 1000 anni, dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, nel 476 d.C., fino alla scoperta dell'America, nel 1492.

Durante l'Alto Medioevo, ovvero dall'anno 476 fino all'anno 1000, la cultura è molto legata alla religione cristiana: si sviluppa e diffonde nei monasteri, dove i monaci studiano e copiano i testi sacri e le opere degli antichi Greci e Romani.

Nel basso Medioevo, cioè dall'anno 1000 in poi, le città diventano i nuovi centri della cultura: l'arte, la letteratura e la musica si diffondono nei palazzi e nelle corti e nascono le prime università.

LA CULTURA MEDIEVALE

La musica sacra, cantata in latino senza l'accompagnamento di strumenti: prima è monodica, in seguito diventa anche polifonica

La musica profana, per l'intrattenimento e il divertimento, cantata in volgare (lingua del popolo) e spesso accompagnata con strumenti

LA MUSICA

L'organo medievale, che può essere portativo (appoggiato sulla gambe di chi suona) oppure positivo (appoggiato sulle gambe)

La viella, antenato degli strumenti ad arco.Era usata da trovatori e trovieri

La ghironda, uno strumento in cui le corde vengono sfregate da un meccanismo comandato da una una manovella;

GLI STRUMENTI

Dall' VIII secolo in tutta Europa, nei monasteri e nelle abbazie, nascono le scholae cantorum: cori nei quali i giovani imparano i canti gregoriani. Il nome deriva dal papa Gregorio Magno che alla fine del VI secolo raccolse in un unico libro, L'antifonario, i canti religiosi.

La forma principale della musica sacra è il canto gregoriano, un canto in latino eseguito senza accompagnamento strumentale e monodico, ovvero in cui tutti i cantoni intonano la stessa melodia

IL CANTO GREGORIANO

Guido D'Arezzo inventa il tetragramma, con quattro linee sulle quali viene indicata l'altezza dei suoni. Nascono così le note scritte, che Guido d'Arezzo chiamerà con le sillabe iniziali dei primi versi di un inno UT, RE, MI, FA, SOL. LA (SI)

All'inizio, i canti gregoriani erano trasmessi oralmente. Successivamente, per facilitare l'apprendimento, si iniziarono a usare i neumi, segni scritti che indicano le variazioni della melodia.

GUIDO D'AREZZO E LA SCRITTURA MUSICALE

Con il passare del tempo, la scrittura polifonica si diffonde sempre di più e diventa sempre più complessa. Questo stile si sviluppa a Parigi alla fine del XII secolo nella scuola di Notre Dame, dove i maestri Leonino e Perotino creano composizioni a più voci.

Nel IX e X secolo, per abbellire i canti liturgici i cantori sovrappongono al canto gregoriano una seconda melodia. Nasce così la polifonia, una composizione con più melodie. La tecnica che combina i suoni delle due melodie è chiamata contrappunto, cioè "nota contro nota "

LA POLIFONIA Una composizione con più melodie

Il maggior esponente di questo stile è Guillaume de Machaut, autore della Messa di Notre Dame, la prima messa polifonica scritta da un solo compositore.

Con il termine Ars Nova si indicano le composizioni polifoniche francesi e italiane del Trecento, che sono più complesse e presentano con maggiore precisione la durata dei suoni nella scrittura musicale.

L'Ars Nova e Guillaume de Machaut

Nelle strade e nei mercati, invece, menestrelli e giullari rallegravano le feste popolari improvvisando sul momento canzoni che invitavano alla danza. Questa musica profana popolare era basata su semplici melodie

Dopo l'anno 1000 in francia si diffonde anche la musica profana, che accompagna feste e banchetti nelle corti, fiere e mercati nelle piazze. La musica profana colta era diffusa dai trovatori, raffinati poeti-musicisti che si spostavano da una corte all'altra cantando l'amore e le avventiure dei cavalieri accompagnandosi con al viella e la ghironda.

LA MUSICA PROFANAUna colta e popolare

LA MUSICA DEGLI ANTICHI EBREI

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LA MUSICA NELLA CIVILTA' GRECA

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