Bebe Vio
La storia
Nasce a Venezia da Ruggero Vio, ingegnere ed erede dell'azienda familiare Vio Nautica, e da Teresa Grandis. È cresciuta a Mogliano Veneto, seconda di tre fratelli.Pratica scherma (attività coltivata in parallelo allo scautismo) fin dall'età di 5 anni e mezzo.
Il 20 novembre 2008, a 11 anni, è stata colpita da una meningite che le ha causato un'estesa infezione, tanto da costringere all'amputazione degli arti. Dopo 100 giorni di ricovero è uscita dall'ospedale e ha ripreso immediatamente la scuola. In seguito si è sottoposta a riabilitazione motoria e a fisioterapia presso il centro protesi INAIL di Budrio e a Bologna. Circa un anno dopo l'insorgenza della malattia, ha ripreso l'attività sportiva di schermitrice, anche a livello agonistico, grazie a una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto.
Bebe Vio è contro le offese
la gente non intende offendere e non trovo niente di divertente nelle offese, però il prendere in giro può essere giusto se si tratta di qualcosa che è stato già metabolizzato”.
La campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio,27 anni,è stata intervistata da Vanity Fair. In questa occasione ha parlato della sua infanzia e del suo rapporto con i compagni a scuola: la Vio non ha subito bullismo,ma ci sono state alcune situazioni spiacevoli.
Lei continua ad allenarsi con costanza tra Padova, Bologna e Roma, potendo contare oltre che sull'aiuto di Alice Esposito e Federica Bertone (sue allenatrici già prima della malattia) anche di due degli allenatori più noti nel mondo della scherma, Fabio Giovannini e Ryszard Zub.
La disabilità e uguale alle persone normali
La disabilità sta diventando normalità e lo scopo è proprio di non considerare le persone con disabilità come supereroi ma come persone normali.
Fine
alcune forme di bullismo sono:
I miei amici mi prendono molto in giro perché dicono che vivo nel mondo degli unicorni e degli arcobaleni,
Da piccola non sono mai stata bullizzata,Alle medie dicevano ai bambini ‘non ti sedere sulla carrozzina che poi sennò ci rimani