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GUÍA PERSONAJES
pedrini michele
Created on October 23, 2024
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Transcript
Il primo incontro con Didone «O sola pietosa degli indicibili travagli di Troia, che noi, relitti dei Danai, ormai stremati da tutte le sventure della terra e del mare, bisognosi di tutto, associ nella città e nella casa, renderti giuste grazie non è in nostro potere, o Didone, né di alcuno, dovunque sia, della gente dardania, dispersa nel vasto mondo. Gli dei, se il loro volere tutela i buoni, se in un luogo vale giustizia e la mente conscia del giusto ti rendano degni compensi. Quale età fortunata ti produsse? quali magnanimi genitori ti crearono tale? Finché i fiumi correranno al mare, e le ombre esploreranno il cavo dei monti, e il cielo pascerà le stelle sempre durerà il tuo onore e il nome e la gloria, qualunque terra mi chiami». Strinse, detto così, l'amico Ilioneo con la destra, con la sinistra Seresto e gli altri, e il forte Gia e il forte Cloanto. La sidonia Didone stupì anzitutto al vederlo, poi della straordinaria sorte dell'eroe, e parlò così: «Quale destino t'insegue, o figlio della dea, fra tanti pericoli? quale mai forza ti spinge su rive selvagge? Sei tu il famoso Enea, che la divina Venere generò dal dardanio Anchise presso l'onda del frigio Simoenta? Certo ricordo che Teucro venne a Sidone bandito dai patrii confini, cercando un nuovo regno con l'aiuto di Belo; (...) Perciò avanti, o giovani, entrate nel nostro palazzo. Una simile sorte volle che anch'io, agitata da molti travagli, mi fermassi infine in questa terra. Esperta del dolore, ho appreso ad accorrere gli infelici». Parla così, e conduce Enea nel palazzo regale, e indice nei templi cerimonie agli dei.