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Presentazione Gesso e Lavagna
Valentina Savarese
Created on October 23, 2024
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Transcript
lA STORIA DELLERELIGIONI
DALLA PREISTORIA AI GRECI E ROMANI
Romani e Greci
assiri babilonesi
Egizi
dal 3000 a.C.
neolitico
paleolitico
preistoria
La storia delle religioni
La religione risale a milioni di anni fa, già dall'epoca della preistoria iniziando a sviluppare forme primitive della religione a partire dal culto fei defunti, questo lo sappiamo grazie ai ritrovamenti dei corpi che sono stati rivolti verso oriente presumibilmente per simboleggiare la rinascita dopo la morte e accanto al corpo erano presenti diversi oggetti tutto ciò dovrebbe indicare che loro credevano in qualcosa dopo la morte.
preistoria
Paleolitico
Le veneri.
L'arte rupestre.
Le prime forme di religione
il neolitico
La Dea madre
La celebrazione dei morti
La nascita dei templi
Intorno al 3200 - 3000 a.C., questa città dei Sumeri era uno dei più grandi insediamenti del mondo e la società sumerica sviluppò una delle prime religioni politeiste - cioè che prevedevano l'esistenza di più dei -del mondo antico.
I SUMERI
La religione era strettamente legata alla politica, con i re considerati rappresentanti divini e le conquiste giustificate dall’approvazione degli dei. Le credenze riguardanti l’aldilà influenzavano i rituali funerari. La scrittura cuneiforme facilitò la diffusione delle idee religiose, evidenziando l’importanza della religione nel comprendere il mondo e il destino umano
La religione babilonese e assira era complessa e influente nella vita quotidiana. Entrambe le culture veneravano un pantheon di divinità, tra cui Marduk, Ishtar, Assur e Nabu. I templi, o ziggurat, fungevano da centri religiosi dove si svolgevano rituali e sacrifici. La mitologia babilonese includeva racconti di creazione, come l’Enuma Elish.
ASSIRI E BABILONESI
Gli egizi credevano fortemente alla vita dopo la morte. Loro ritenevano che affinché il corpo potesse rinascere era necessario mantenerlo integro, motivo per il quale li mummificavano.
Il dio per eccellenza era Ra. Era il dio del Sole infatti il suo nome significa "Colui che tutto crea".
La religione era fondamentale nella vita degli egizi, credevano molte divinità, cioè erano politeisti. Ogni divinità proteggeva un particolare aspetto della natura e della vita.
gli egizi
Greci e Romani
I Greci e i Romani hanno sistemi politici più democratici.La religione Greca come quella Romana si sviluppa attorno a 12 divinità
ARPINO ALESSIA COPPOLA ROSA NENNA ALICE SAVARESE VALENTINA
Inoltre, le sepolture trovate nei siti paleolitici dimostrano una certa attenzione per i morti, con oggetti deposti accanto ai corpi, suggerendo che queste comunità credessero in una vita dopo la morte o in una qualche forma di continuità spirituale. L’arte rupestre, come le pitture trovate nelle grotte di Lascaux e Altamira, potrebbe avere avuto una funzione religiosa o magica, forse per propiziare la caccia o per comunicare con gli spiriti degli animali.
Nel Paleolitico, le prime forme di religione erano probabilmente molto semplici e strettamente legate alla natura e alla sopravvivenza. Si ipotizza che le persone praticassero forme di animismo, una credenza secondo la quale ogni elemento naturale (come animali, piante, fiumi, montagne) fosse dotato di un’anima o di uno spirito. Questo rifletteva la loro dipendenza dall’ambiente e la necessità di trovare spiegazioni per fenomeni naturali che non comprendevano.
La vita religiosa, nella prima fase del Neolitico, rifletteva la struttura matriarcale della società. Nelle religioni antiche, di cui ci rimane traccia, le prime divinità presentano caratteristiche femminili: sia per il ruolo predominante assunto dalla donna nella società, sia perché la prima ad essere venerata era, quasi sempre, la Dea Madre, che veniva identificata con la Terra, con la Natura e con la forza che genera la vita. Solo nelle fasi successive, queste divinità perdettero di importanza a favore di divinità celesti, meno legate alla Terra e alla vita, associate in genere al Cielo, al pensiero e alla razionalità, principi tradizionalmente maschili. All’interno di una società che si basava sull’agricoltura, inoltre, rivestivano un’enorme importanza gli elementi naturali come il sole, la pioggia, le acque dei fiumi: questi avevano il potere di assicurare un buon raccolto, ma anche quello di distruggerlo. È così che gli elementi naturali diventarono, per l’uomo del Neolitico, delle divinità da invocare e pregare, per un raccolto ricco e per assicurarsi la sopravvivenza della tribù. Accanto ad essi vennero venerate divinità dalle forme di animali, come quelli che accompagnavano l’uomo nella vita quotidiana, quali il toro o il cane.
La nascita dei templi Nel periodo in cui si affermarono i culti basati sulle divinità femminili, sugli antenati e sugli animali, vennero realizzate anche piccole costruzioni, diventate poi vere e proprie case. In questi luoghi venivano svolti i sacrifici, sia di animali che di prodotti alimentari, alle divinità: questi sacrifici servivano a nutrire gli spiriti. Inoltre si pregava, invocando soprattutto raccolti abbondanti, una crescita veloce del bestiame e la protezione per la propria salute.
La celebrazione dei morti Nell’Età neolitica, a differenza del periodo paleolitico, i morti non venivano visti come entità negative da cui era necessario difendersi, ma come forze benevole e protettrici, fino a diventare quasi delle divinità. Le sepolture avvenivano ponendo i cadaveri in tombe collettive, poiché tutta la proprietà, come anche le tombe, appartenevano alla comunità. Quando, alla fine del Neolitico, le migliori condizioni di vita produssero ricchezza, si affermò la proprietà privata dei singoli individui, e anche le tombe diventarono individuali. Le sepolture, divenute più ricche, riflettevano la ricchezza e l’importanza dell’individuo: con lui, infatti, venivano seppelliti gli oggetti che gli erano appartenuti, insieme a cibo e bevande, per accompagnarlo nella vita dopo la morte. Nelle ultimissime fasi del periodo neolitico, le sepolture cambiarono ancora; in alcune regioni si affermò la cremazione, cioè l’uso di bruciare il morto e raccoglierne le ceneri, e cambiò la tipologia degli oggetti contenuti nelle tombe: grosse spade, mazze e accette di pietra, armi da guerra, sostituirono gli oggetti che gli uomini precedenti portavano con sé nelle tombe, dopo averle utilizzate in vita. Questo testimonia il cambiamento della società: alle pacifiche società matriarcali si erano sostituite le aggressive società tribali patriarcali.