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Transcript

i matrimoni sfasciati

Rimandate le tanto attese nozze fra i due umili Renzo e Lucia ma il motivo non è ancora del tutto chiaro.

opo la sconvolgente notizia, gli editori Vittoria Dalbianco e Riccardo Desilva hanno deciso di rivolgersi direttamente ai protagonisti della vicenda e tramite alcune domande sono riusciti a comprendere meglio la situazione.Ma facciamo un passo indietro, per capire meglio è giusto riassumere quello che è successo fino ad ora.

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dalla rubrica

a ora che abbiamo fatto un breve riassunto degli avvenimentifino ad oggi,perchè non passare alla parte più interessante,il vero gossip,quello che veramente vi e ci interessa..?

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intervista a Don Abbondio

V:"Come mai ha deciso di rimandare le nozze?"R:"Ho deciso di rimandare le nozze perché ci sono state delle complicazioni riguardanti il matrimonio."V:"Di quanti giorni sono state rimandate alle nozze?"R:"Si tratta all'incirca di una settimana."V:"E di quali complicazioni si tratta punto di domanda, non sarà mica un imbroglio?"R:"Degli imbrogli?Che imbrogli ci può essere!Riguardo il motivo,starei davvero volentieri a raccontarvi tutto per filo e per segno...ma devo proprio andare!"

intervista a Perpetua

R:"Immagino che sarà venuta a conoscienza della notizia delle nozze.."V:"Si,certo,ma non ne so molto..."R:"Ma lei e Don Abbondio non siete in confidenza tale per cui lui possa averle detto qualcosa in più di ciò che noi sappiamo?"V:"No,se sapessi di più che una semplice "chiacchera da bar" le avrei già riferito di più,ma le mie conoscenze sono molto scarse."

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intervista a Renzo

V:"Come si sente a riguardo della posticipazione delle nozze?"R:"Per quanto mi riguarda è una cosa inaccettabile!Non è possibile che Don Abbondio non abbia finito di firmare alcuni importanti documenti,quando una settimana fa mi aveva riferito che era tutto pronto.V:"Documenti? Don Abbondio non ci aveva parlato di documenti...può spiegarsi meglio?"R:"Si!Quando chiesi a Don Abbondio il motivo della posticipazione Mi disse che non aveva ancora firmato dei documenti importanti e poi iniziò a parlare in latino,come se fossi in grado di comprendere ciò che stesse dicendo.Follia!R:"Cosa prova nei confronti di Lucia...è molto innamorato?V:"Certamente!Sono molto innamorato di lucia ed è per questo che non sopporto aspettare così a lungo per sposarla!

intervista a Lucia

R:"Come ha reagito alla minaccia di Don Rodrigo?"V:" Sono al quanto spaventata,ma confido di riuscire a superare questoA momento grazie a Renzo e mia madre Agnese.."R:"A proposito di sua madre,com'è il suo rapporto con lei?"V:"Mia madre è una figura fondamentale per me,mi dà sepmpre conforto e saggezza,e insieme affrontiamo le difficoltà che la vita ci pone."R:" Ultima domanda signorina,quali sono dunque i suoi sentimenti verso Don Rodrigo?"V:"Provo una grande paura e preoccupazione,ma soprattutto temo che possa portarmi via Renzo."

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intervista a Agnese

infine abbiamo deciso di intervistare anche la madre di Lucia,Agnese

R:"Cosa pensa di Don Rodrigo?"V:"Osere dire essere un uomo molto malvagio,non voglio assolutamente che Lucia ci abbia a che fare..potrebbe esse una grande minaccia per la nostra famiglia,oltre che per il suo matrimonio con Renzo!R:"Cosa spera per il futuro di sua figlia?"V:"Spero veramente che possa vivere una vita tranquilla e serena,che riesca a sposarsi con Renzo e che questa unione possa solo che portare gioia e felicità ad entrambe,insomma vorrei solo il meglio per mia figia."

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...ad oggi

Come mai non era possibile sposarsi durante il periodo di quaresima nel '600?

Durante il Seicento, non era possibile sposarsi durante il periodo di Quaresima per motivi sia religiosi che culturali. La Quaresima, che va dal Mercoledì delle Ceneri fino alla Pasqua, è un tempo liturgico di penitenza, riflessione e preparazione spirituale nella tradizione cristiana. Durante questi 40 giorni, i fedeli sono chiamati a un atteggiamento di austerità e sacrificio per commemorare il digiuno e la sofferenza di Cristo nel deserto.

Il matrimonio, al contrario, era visto come un evento gioioso e celebrativo, spesso accompagnato da feste e banchetti, elementiche sarebbero entrati in conflitto con lo spirito di rinuncia e raccoglimento richiesto dalla Quaresima. La Chiesa Cattolica, molto influente in quel periodo, aveva stabilito che durante la Quaresima non ci si dovesse sposare proprio per evitare che il sacramento del matrimonio venisse vissuto in maniera inappropriata rispetto alla solennità del periodo liturgico.

Inoltre, la Quaresima era un periodo di preparazione alla Pasqua, la celebrazione più importante per i cristiani. Dedicare le attenzioni a feste e matrimoni avrebbe distolto i fedeli dal compito primario di concentrazione sulla fede e sulla penitenza. Questa regola non era valida solo per la Quaresima, ma anche per l'Avvento, che precede il Natale. Anche durante questo tempo di attesa e penitenza, i matrimoni venivano scoraggiati, poiché non si riteneva appropriato organizzare eventi mondani in coincidenza con momenti spiritualmente significativi.

dalla rubrica

"i matrimoni sfasciati"

per oggi è tutto...

ci vediamo al prossimo capitolo

lavoro svolto da:Giulia,Annachiara,Vittoria,Riccardo e Ratul

Capitolo 2

La notte a seguire dell’incontro con i bravi Don Abbondio rimuginò su consulte angosce cercando un modo per non far avvenire il matrimonio, si pentì anche dell’ aver ciarlato con Perpetua.Successivamente riuscì a trovare un modo per rimandare le nozze: mancavano pochi giorni al tempo proibiti delle nozze e se fosse riuscito a tenere a bada Renzo, per i pochi giorni a seguire, avrebbe avuto due mesi di respiro.Il giorno seguente Renzo si presentò dal curato, ansioso per le nozze che si sarebbero tenute da li a poche ore; comparve davanti a Dom Abbondio ma, l’accoglienza incerta e misteriosa di Don Abbondio si contrappose ai suoi modi ansiosi e risoluti.Don Abbondio inizialmente fece finta di scordarsi del grande evento, successivamente sostenne di non sentirsi bene e di non aver risolto alcuni impicci che, avendo rimandato per velocizzare i tempi, doveva completare prima delle nozze; provò a spiegare quest’impicci in latino ma Renzo, non capendolo, si innervosì. Il curato sostenne di aver bisogno di qualche giorno, una settimana o quindici, per completare i suoi compiti e che allo scadere di essi si sarebbe fatta la cerimonia. Renzo accettò e se n’andò continuando a pensare a quel colloquio che sembrava sempre più strano, tutte queste circostanze facevano penare a Renzo che ci fosse sotto un mistero diverso dosa quello che don Abbondio aveva voluto far credere.Tornando indietro, Renzo vide Perpetua e si fermo ad attaccar discorso con essa; cercò di convincerla a spiegargli meglio le ragioni di don Abbondio ma la donna affermava di “non saper niente” ma accennandogli che ci fosse qualcosa sotto.Renzo tornò indietro domandando prepotentemente e impugna mondo un coltello chi fosse l’uomo che l’avesse obbligato di non far sposare lui e Lucia; al nuovo scongiuro don Abbondio proferì il nome di don Rodrigo.Successivamente Renzo s’avvio verso casa di Lucia per comunicarle i cambiamenti e quando lei sentì le ragioni e il colpevole di esse arrossì tremando con angoscia chiamando sua madre per capire il da farsi.

Rivelazione di cui non ne eravamo a conoscienza Il capitolo di questa intrigante storia si apre con una fondamentale vicenda per i nostri due protagonisti di questo romanzo d’amore impossibile. Ci troviamo in un piccolo paese vicino al Lago di Como dove ultimamente sono sucesse cose molto ambigue. Come siamo già a conoscienza degli avvenimenti precedenti in cui un prelato si rifiuta di celebrare le nozze di due giovani innamorati, continuano ad emergere nuove sensazionali indiscrezioni. Pare che questo signorotto volesse sedurre la giovane Lucia Mondella, queste sono le dichiarazioni confessate dalla giovane alla madre e al fidanzato. Sappiamo che un monaco di un monastero situato a Pescarenico fosse a conoscenza di queste attenzioni particolari da parte di Don Rodrigo.Fra Cristoforo (nome del monaco) aveva consigliato a Lucia di affrettare il matrimonio e che per il momento doveva stare in casa e pregare. Sappiamo dai nostri inviati che la reazione del fidanzato venuto a conoscenza di questo dichiarò apertamente l’idea di voler uccidere il signorotto. La sagezza di Agnese, madre di Lucia, convince facilmente Renzo a recarsi a Lecco, per chiedere consiglio ad un fantomatico avvocato soppranominato Azzeccagarbugli. Sappiamo inoltre che questo avvocato , “per modo di dire”, scambiò il nostro giovane per un bravo, cosa che Renzo rinnegò subito. Appena Renzo rivelò chi era la persona da punire, ovvero Don Rodrigo, Azzeccagarbugli smise di ascoltarlo e lo cacciò via di casa. Mentre le donne, Agnese e Lucia discutevano sul da farsi si prsentò alla porta Fra Galdino un monaco del monstero di Pescarenico che era andato a chiedere l’elemosina. Lucia ne approfitta per chiedere al frate di poter comunicare con Fra Cristoforo.Seguiranno i nuovi sviluppi di questa travagliata storia di Renzo e Lucia nelle prossime testate giornalistiche

CAPITOLO 3