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Linea del tempo -Ottavia e Amal
Amal Chatoine
Created on October 22, 2024
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Transcript
LINEA TEMPORALE DELL'ATOMO
-Palladino ottavia, chatoine amal-
Antoin Lavoisier
03
AMADEO AVOGADRO
05
01
1743-1794
democrito
1776-1856
470-457 a.C
john dalton
04
ROBERT BOYLE
02
1766-1844
1627-1691
09
1871-1937
1887-1961
11
ERNEST RUTHERFORD
07
1850-1930
Erwin Schrödinger
Eugene Goldstein
1885-1962
10
06
1834-1907
EDMITRI Mendeleev
NIELS BOHR
1856-1940
08
Joseph John Thomson
Amadeo Avogadro
Nel 1811 Amedeo Avogadro pubblicò due Saggi in cui introdusse una chiara distinzione tra il concetto di atomo e di molecola. Formulò per la prima volta l’ipotesi che si sarebbe rivelata una delle leggi fondamentali della scienza moderna: "nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, volumi uguali di gas diversi contengono un identico numero di particelle". Grazie a lui si è potuto stabilire il numero di particelle elementari presenti in una mole di una sostanza, chiamato Costante di Avogadro, una delle sette costanti fondamentali del SI
Torino, Italia
John Dalton
Nel 1803 descrisse l’atomo ed enunciò la sua storica teoria, che spiegava la composizione della materia, che si basava su alcuni punti:
- tutti i corpi sono costituiti da atomi indivisibili;
- gli atomi di uno stesso elemento sono uguali e hanno le stesse proprietà chimiche;
- gli atomi di elementi diversi sono differenti e hanno differenti proprietà chimiche;
- nelle reazioni chimiche gli atomi rimangono inalterati ma si combinano in modo diverso tra loro nella formazione dei prodotti;
- gli atomi di elementi diversi, nella formazione dei composti, si combinano secondo precisi rapporti numerici;
- gli atomi di alcuni elementi chimici possono combinarsi anche in più rapporti per formare composti differenti
Eaglesfield (Cumberland)- Manchester
Ernest Rutherford
Fu il precursore della teoria orbitale dell'atomo, avendo scoperto lo scattering Rutherford nell'esperimento della lamina d'oro sottile; consisteva nel dirigere un fascio di particelle alfa contro la lamina d’oro e rilevare, grazie agli schermi di solfuro di zinco, il loro angolo di deviazione rispetto al fascio incidente. Questi angoli di diffusione permettevano di avere informazioni sulla struttura atomica dei bersagli contro cui le particelle urtavano gli atomi della lamina d’oro. In ricordo del suo importante contributo alla chimica, l'elemento chimico Rutherfordio prende il suo nome.
Brightwater, Nuova Zelanda - Cambridge, UK
Antoin Laurent Lavoisier
Lavoisier è conosciuto come il padre della chimica. Studiò sperimentalmente le trasformazioni chimiche enunciando la legge di conservazione della massa secondo la quale in una reazione chimica, la massa dei reagenti è esattamente uguale alla massa dei prodotti. Introdusse nelle sue esperienze di analisi chimica l’uso sistematico della bilancia e riconobbe e identificò l’ossigeno e l’idrogeno.
Parigi, Francia
Democrito
Filosofo greco del V secolo a.C., è considerato il fondatore dell'atomismo.Secondo Democrito tutta la realtà era costituita da atomi che si muovevano nel vuoto. Definiva gli atomi particelle elementari, indivisibili, differenti tra loro solo per caratteristiche quantitative o oggettive come la forma, la grandezza, l’ordine e la posizione. Secondo Democrito l’incessante movimento degli atomi avrebbe dato luogo alla nascita, alla trasformazione e alla morte di tutto ciò che esiste.
Abdera, Grecia
Niels Bohr
Nel 1913 formula due ipotesi importanti;la prima ipotesi cita che il moto degli elettroni è solo su orbite a precise distanze dal nucleo, la seconda ipotesi dice che in base all'orbita, l'elettrone ha una particolare energia.Grazie agli studi di Bohr siamo in grado di calcolare con grande precisione le energie che un atomo può assorbire o emettere.
Copenhagen, Danimarca
Erwin Alexander Schrödinger
Nel 1935 formulò un ipotesi secondo la quale gli elettroni oltre ad essere dotati di carica, avevano anche una massa e caratteristiche ondulatorie.La sua fama è dovuta principalmente al contributo che diede alla meccanica quantistica, ossia l’equazione che porta il suo nome, che descrive lo stato e l’evoluzione di un sistema quantistico nel tempo e permette di calcolare i livelli energetici degli elettroni all’interno dell’atomo.
Vienna, Austria
Robert Boyle
È stato il primo ad utilizzare il termine chimica nel 1661 nella sua opera fondamentale “The sceptical chymist” che è considerato il primo libro di chimica in senso moderno.Per Boyle la materia era formata da particelle e tutte le sostanze erano costituite da atomi diversi. Il suo modello della materia era simile a quello oggi accettato dalla comunità scientifica.
Lismore Castle - Londra
Joseph John Thomson
Nel 1897 dimostrò l’esistenza dell’elettrone, una particella molto più leggera dell’atomo di idrogeno, provando perciò che l'atomo non è indivisibile ma è costituito da particelle subatomiche.Nel 1899 propose un modello atomico secondo il quale gli elettroni, carichi negativamente, si muovono in posizioni fisse all’interno di una sfera permeata da una carica positiva, e poiché l’atomo si sapeva essere di carica neutra, doveva contenere un ugual numero di elettroni e di protoni.
Manchester - Cambridge (UK)
Eugene Goldstein
Eugene Goldstein scoprì i raggi canalizzati o raggi anodici, fasci di particelle con carica positiva, osservati in un tubo a scarica.Questa scoperta contribuì a capire la presenza di particelle positive negli atomi, anticipando anche la scoperta dei protoni.
Gliwice, Polonia - Berlino, Germania
Dmitri Ivanovich Mendeleev
Nel 1868 iniziò a lavorare al suo trattato, Principi di Chimica, che prevedeva la riorganizzazione di tutti i 63 elementi chimici conosciuti ai tempi.Mendeleev aveva preparato una scheda con le caratteristiche di ciascuno: ordinandole in base ai loro pesi atomici Mendeleev si accorse che le loro proprietà si ripetevano periodicamente, queste caratteristiche infatti variavano gradualmente crescendo con il numero atomico.Aveva scoperto la legge della periodicità, il preciso criterio di classificazione che avrebbe dato vita alla tavola periodica degli elementi.