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Mappa presentazione
Dragoscosmin Ionescu
Created on October 21, 2024
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Transcript
la denuncia dell'arte e il messaggio di Banksy
Il potere dell'arte contro la guerra:
- sensibilizzazione su temi del mondo come guerre, ricchezza, povertà, globalizzazione...
- Varietà temi trattati.
- lotta contro il sistema
- conto la vendita delle opere.
- arte accessibile a tutti.
- arte per educare.
STREET ART
- artista della città di Bristol
- nato intorno al 1974
- molte teorie sulla sua identità
BANKSY
Il messaggio di Banksy
Gli autori che hanno denunciato la guerra
La guerra è un conflitto armato: È lo scontro violento tra gruppi organizzati, spesso Stati o fazioni all'interno di uno Stato, che utilizzano la forza militare per raggiungere i propri obiettivi.
LE GUERRE NEL MONDO
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
ARTICOLO 9
ARTICOLO 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
UNESCO
1) Promuovere la pace2) Garantire l'educazione per tutti 3) Sostenere la libertà di espressione 4) Proteggere il patrimonio culturale 5) Promuovere la scienza 6) Favorire la sostenibilità 7) Collaborare a livello globale
"Le guerre nascono nella mente degli uomini. E' nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese per la pace"
CONFLITTI NEL MONDO
Mappa guerre: 1989-2020
169
Numero di guerre nel 2020
2.704.509
Numero di vittime colpite dalla guerra
Morti a causa di conflitti nel 2019
Guerre in AFRICA
Le guerre in Africa sono spesso scatenate da un complesso intreccio di fattori storici, politici, economici e sociali, tra cui colonialismo, conflitti etnici, controllo delle risorse, corruzione e interferenze esterne.
13.600
BAMBINI
Muoiono di fame ed a causa di malattie ogni giorno
43%
Degli sfollamenti
Si è verificato in Africa
40.000
Morti 2019
21
Guerre
Riconosciute in Africa
Guerra RUSSO-UCRAINA
Le ripercussioni della guerra in Ucraina si estendono ben oltre i confini del Paese. La crisi ha innescato una grave crisi energetica globale, con un conseguente aumento dei prezzi dell'energia e dell'inflazione. Inoltre, ha messo a dura prova la sicurezza alimentare, in quanto sia l'Ucraina che la Russia sono importanti esportatori di grano. La guerra ha anche ridefinito gli equilibri geopolitici, rafforzando l'alleanza NATO e provocando una nuova corsa agli armamenti.
Le tensioni tra Russia e Ucraina hanno radici profonde, che affondano nella storia dell'impero russo e dell'Unione Sovietica. L'annessione della Crimea nel 2014 da parte della Russia fu un primo campanello d'allarme. L'Ucraina, da parte sua, aspirava a una maggiore integrazione con l'Unione Europea e alla NATO, un'opzione vista con grande preoccupazione da Mosca. Queste divergenze di vedute hanno alimentato un clima di diffidenza e ostilità che ha culminato nell'invasione su larga scala del 2022.
La guerra in Palestina, un conflitto che dura da decenni, ha radici storiche, religiose e politiche complesse. La tensione tra israeliani e palestinesi è emersa con l'arrivo degli ebrei in Palestina nel XIX secolo e la successiva creazione dello Stato di Israele nel 1948. Questo evento ha portato a un massiccio esodo di palestinesi, noto come Nakba, creando un profondo risentimento e un conflitto che continua ancora oggi. Negli anni, ci sono stati vari tentativi di pace, tra cui gli Accordi di Oslo negli anni '90, che hanno cercato di stabilire una soluzione a due Stati. Tuttavia, questioni fondamentali come il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi, il futuro di Gerusalemme e i confini non sono mai stati risolti. Il conflitto è caratterizzato da periodi di violenza intensa, come le intifade e gli scontri militari tra l'esercito israeliano e gruppi armati palestinesi. La situazione è complicata anche dalla presenza di colonie israeliane nei territori occupati, che sono viste dalla comunità internazionale come illegali. Oggi, la popolazione palestinese vive in condizioni difficili, con restrizioni significative nei territori della Cisgiordania e Gaza. La questione rimane una delle più divisive e complesse a livello globale, con sforzi continui per trovare una soluzione duratura che possa portare pace e giustizia a entrambe le parti.
Guerra in PALESTINA
Per Eraclito il principio fondamentale delle cose si basava simbolicamente sul fuoco, ma effettivamente sul logos, che è il principio razionale che presiede al mutamento di tutte le cose, è la legge che governa sia il pensiero che la natura e che armonizza tutti i conflitti.
Il conflitto ha origini antiche. Già Eraclito, uno dei primi filosofi greci ne parla per spiegare la realtà. Il cambiamento avviene attraverso il conflitto, una contrapposizione tra opposti che non si annullano tra di loro, ma generano nuove idee grazie al logos.
LOGOS
POLEMOS
COSA PUOI FARE PER COMBATTERE LE GUERRE
-E' importante la comprensione reciproca, quindi promuovere il dialogo tra di noi.-Investire nell'educazione è un modo potente per prevenire la guerra. -Il rispetto dei diritti umani è fondamentale per prevenire conflitti. -I social media possono essere un veicolo efficace per diffondere messaggi di pace e mobilitare le persone.
Urla di Innocenza
Yemen: Una ragazza di 13 anni condivide la sua triste realtà: "La guerra ha portato via la mia infanzia. Non abbiamo cibo e i medicinali sono rari. A volte, ci addormentiamo affamati, e ogni giorno preghiamo per un futuro migliore."
Afghanistan: Un adolescente di 16 anni racconta: "Ho perso mio padre in un attacco. Ora devo prendermi cura della mia famiglia. Non dovrei avere queste responsabilità a questa età. Vogliamo solo la pace, per poter tornare a vivere come prima."
Aleppo, Siria: Un ragazzo di 14 anni racconta di come la sua vita sia cambiata drasticamente dalla guerra. Dice: "Ogni giorno sentiamo le esplosioni. Ho visto i miei amici feriti, e molti di loro non ci sono più. Sogno di tornare a giocare a calcio, ma ora il mio sogno è solo quello di rimanere vivo.
INTRODUCTION HERE
Describe the problem you’re going to resolve and, above all, the reason why your idea is interesting
matteo guglielmi-bianca pellegrin-anna mancini-moaadh belbraim-riccardo landi
Dalla parte del bambino
L'UNICEF avvia una campagna globale per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza dei diritti dei bambini.
1979
1946
l'Assemblea generale delle Nazioni Unite diede vita all'UNICEF un'organizzazione internazionale nata con l'obiettivo di aiutare i bambini colpiti dalla Seconda Guerra Mondiale.
1953
l'UNICEF è diventato un'agenzia permanente delle Nazioni Unite
1965
l'UNICEF ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
L'UNICEF: un'organizzazione nata dalla speranza
4. Ascolto delle opinioni del minore
3. Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente
2. Superiore interesse del bambino/adolescente in ogni situazione
1. Non discriminare
Il riferimento costante dell’UNICEF per orientare la propria azione è la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991. I quattro principi fondamentali della Convenzione:
LA CONVENZIONE
L'UNICEF contribuisce alla definizione dei 17 Obiettivi dell'agenda 2030 , in particolare l'Obiettivo 4
nel 2000 vengono stabiliti gli Obiettivi Di Sviluppo Del Millennio che sono 8 in totale e l’Unicef ha svolto un ruolo importante concentrandosi su tre aree cruciali per i bambini
2002 10° anniversario 2005 – Rapporto "Stato dei bambini nel mondo 2010 – Risposta al terremoto di Haiti 2012 – Campagna contro la malnutrizione infantile:
L'UNICEF diventa completamente indipendente dal programma di emergenza, concentrandosi sempre di più su progetti a lungo termine e sullo sviluppo sostenibile.
2015
2002-2012
2000
1996
in seguito ...
Articoli
Articolo 39
Articolo 38
Articolo 37
della Convenzione
- Miglioramento della nutrizione infantile
- Accesso all'educazione per milioni di bambini
- Accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici
- Eliminazione della poliomielite
- Vaccinazione globale
- Riduzione della mortalitá infantile
- Promuovere la partecipazione e la voce dei bambini
- Difendere i diritti dei bambini in situazioni di emergenza
- Favorire l'inclusione sociale
- Proteggere i bambini dalla violenza, dallo sfruttamento e dalle discriminazioni
- Promuovere l'educazione per tutti i bambini
- Garantire il diritto alla salute e alla nutrizione
Risultati
Obbiettivi
La guerra e i bambini
- esplosioni di rabbia
- compartamenti di isolamento
- pianto inconsolabile
- difficoltà a verbalizzare le loro emozioni
Gli effetti dei traumi sui bambini
https://www.savethechildren.it/blog-notizie/bambini-soldato-testimonianza-dall-uganda
Un ragazzo di 14 anni, ex bambino soldato del Sud Sudan, racconta di essere stato reclutato a 12 anni. Dopo due anni di combattimenti, è riuscito a fuggire e a raggiungere un campo rifugiati in Uganda.
Testimonianza di un bambino soldato
https://onuitalia.com/2024/01/03/unicef-20/
Nello Yemen, dove oltre 8 anni di combattimenti hanno devastato la vita di 11,1 milioni di bambini, 11.000 sono stati uccisi o gravemente feriti,
Sudan
Sudan l’Unicef registra la più grande crisi di bambini sfollati al mondo, con 24 milioni di minori coinvolti e tre milioni di evacuati
Gaza
Gaza, dall’inizio delle operazioni militari israeliane nella Striscia sarebbero stati uccisi 5.350 bambini e feriti circa 9.000
Yemen
UNICEF: guerre dimenticate, dal 2005 oltre 120 mila minori uccisi. Non solo Ucraina e Gaza fanno strage di bambini
Bansky e la guerra
Conoscete questo simbolo?
https://www.treccani.it/enciclopedia/liliana-segre/
Antifascista italiana . Reduce dell’Olocausto, orfana di madre, nel 1938, vittima delle leggi razziali fasciste, fu costretta ad abbandonare la scuola elementare. Nel 1943 ha cercato di fuggire insieme al padre in Svizzera, ma furono respinti e a tredici anni è stata arrestata a Selvetta di Viggiù e da qui è stata trasferita nel carcere di Varese, poi in quello di Como e infine a Milano.Successivamente fu deportata al campo di concentramento di Ausschwitz-Birkenau.
Liliana Segre
https://casamiaforli.it/per-non-dimenticare/
Mario,96 anni
"“Io sono stato in guerra per sette anni, ho preso parte a quattro campagne di guerra e sono stato ferito due volte. ” Quando siamo stati presi dai tedeschi io sono riuscito a scappare con i partigiani di Tito. Successivamente hanno formato una divisione di partigiani qui in Italia. In quel periodo, però, io ero in ospedale perché ero rimasto ferito da una granata. Era il 24 dicembre, e i tedeschi ci sparavano con i mitra. Un nostro soldato venne ucciso allora il capitano mi disse di buttarlo, mentre strisciavo per terra arrivò una granata che mi ferì, lasciai il morto e scappai. Di lì andai in un capannone fatto di paglia, non c’erano nemmeno i medici. Provarono a rimuoverlo, ma rimasero delle schegge. Dopo mi trasferirono in un ospedale. Ho corso molto scappando, perché i tedeschi ci davano la caccia. Mi avevano dato per disperso. Quando arrivò l’armistizio io tornai a casa e fu una gran sorpresa per i miei! La guerra procurò solo tanti morti, chi si salvò fu una vera fortuna.. e io sono uno di quei pochi fortunati!”
"Tutto quello che chiediamo è di dare una possibilità alla pace" John Lennon
Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all'incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Papa Francesco.
Ascolta questa canzone sulla pace
Cosa ne pensate?
- Cosa fa scoppiare una guerra?
- Quando la guerra è giusta?
- Come possiamo evitarla?
- E' giusto raccontare la guerra attraverso le testimonianze dei civili?
- Gli obiettivi politici possono giustificare le morti e le sofferenze causate dalla guerra?
- Perchè alcune notizie sono più presenti nei social rispetto ad altre?
- Che cos'è per te la pace?
- Perchè la pace è importante?
- Cosa possiamo fare per mantenere la pace?
- Come definiresti la pace?
- Si puo' creare una vera pace senza rispettare del tutto i diritti umani?
- Cosa saresti disposto a fare per la pace?
ARISTOTELE
Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati davanti alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo
Grazie
1. Gli Stati parti si impegnano a rispettare e a far rispettare le regole del diritto umanitario internazionale loro applicabili in caso di conflitto armato, e la cui protezione si estende ai fanciulli. 2. Gli Stati parti adottano ogni misura possibile a livello pratico per vigilare che le persone che non hanno raggiunto l'età di quindici anni non partecipino direttamente alle ostilità. 3. Gli Stati parti si astengono dall'arruolare nelle loro forze armate ogni persona che non ha raggiunto l'età di quindici anni. 4. Gli Stati parti adottano ogni misura possibile a livello pratico affinché i fanciulli coinvolti in un conflitto armato possano beneficiare di cure e di protezione.
Articolo 38
Guerra del Messico
La guerra alla droga in Messico è una ferita aperta che da anni insanguina il paese. Nata dall'intenzione di sradicare i cartelli e ristabilire l'ordine, questa lotta ha generato un circolo vizioso di violenza, corruzione e morte. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: migliaia di vittime innocenti, interi territori sotto il controllo dei narcotrafficanti, e un'istituzione statale indebolita. È urgente trovare nuove strategie per affrontare questo problema complesso, che vanno oltre la mera repressione e puntino alla prevenzione, alla riabilitazione e allo sviluppo sociale."
Nessun bambino o adolescente deve essere sottoposto a tortura, a punizioni crudeli, alla pena di morte o all'ergastolo. Può essere incarcerato solo per gravi motivi e per un breve periodo. In carcere deve essere rispettato, deve poter mantenere i contatti con la famiglia ed essere tenuto separato dagli adulti.
Articolo 37
Gli Stati parti adottano ogni adeguato provvedimento per agevolare il recupero fisico e psicologico e il reinserimento sociale di ogni fanciullo vittima di ogni forma di negligenza, di sfruttamento o di maltrattamenti; di torture o di ogni altra forma di pene o di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, o di un conflitto armato. Tale recupero e reinserimento devono svolgersi in condizioni tali da favorire la salute, il rispetto della propria persona e la dignità del fanciullo.