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PRESENTAZIONE EDUCAZIONE CIVICA: CREPET, EURIPIDE E MARCOVALDO.
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Created on October 21, 2024
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Transcript
Da Paolo Crepet a Euripide e Calvino
Le Regole e la Disciplina Nei giovani
Euripide
Italino Calvino
Paolo Crepet
- La presentazione esamina il ruolo delle regole ndell'educazione dei giovani attraverso le riflessioni di Paolo Crepet e collega queste idee a esempi di letteratura classica e moderna, come Euripide e Calvino.
- Si rifletterà su come le regole influenzano il comportamente e la crescita personale, non solo in ambito educativo ma anche in contesti più complessi come la guerra e la vita quotidiana.
- Poche, chiare e condivise: Crepet sottolinea l'importanza di stabilire poche regole, ma che siano comprensibili e condivise da tutti, evitando che i giovani le vivano come imposizioni autoritarie. Queste regole devono essere accettate anche dai ragazzi, cradno così un clima di recuproco rispetto.
- Disciplina interna: La disciplian non si riduce all'obbedienza esterna, ma diventa una forza interiore che aiuta a sviluppare la capacità di rispettare gli impegni e coltivare i prorpio talenti.E' una qualità che si traduce in autodeterminazione e responsabilità.
- Equilibrio tra rigidità e elasticità:l'educazione autoritaria e troppo rigida non è efficace, ma nemmneo la permissività totale e di guida crea disorientamenti nei giovani, mentre un,eccessiva rigidità soffoca la loro creatività.
le regole per crepet
Regole e Disciplina - Paolo Crepet
- L'autodisciplina permette ai giovani di affrontare sfide e responsabilità in modo consapevole. Anche quando non si ha voglia di fare qualcosa, la disciplina interna permette di rispettare gli impegni presi, sviluppando una forte capapcità di adattamento alle difficoltà.
- La disciplina, anziché limitare la creatività, la incanala verso un'espressione più produttiva e responsabile.
Disciplina e creatività:
- Le regole non devono essere viste come limitazioni, ma come strumenti per guidare la creatività dei giovani. Come dice Crepet, le regole fungono da "sella" che permette al cavallo di correre in sicurezza , senza perdersi.
- Le regole orientano verso una crecscita equilibrata, senza privare i giovani della libertà di esplorare, ma fornendo punti di riferimento per non cadere nell'anarchia educativa.
Il concetto di libertà come guida per la Libertà:
Regole come Guida per la Libertà
- conflitto tra infanzia e autorità: nei racconti di Marcovaldo , vediamo come i bambini si confrontino costantemente con le regole imposte dagli adulti. In "Fumo, vento e bolle di sapone", ad esempio, i bambini si scontrano con le regole che cercano di incanalre la loro vitalità.
- Gratitudine e consapovolezza: in "la pietnaziera", Marcovaldo e il bambino ricco sono insoddisfatti del cibo che hanno e decidono di scambiarlo. Questo riflette una mancanza di gratitudine e consapevolezza per ciò che si possiede, mostrando il valore di insegnare a apprezzare ciò che si ha.
- Libertà di pensiero e fantasia: I bambini di Marcovaldo, come in " i figli di Babbo Natale", usano l'immaginazione come un mezzo per evadere dalle limitazioni imposte dagli adulti. questo evidenzia l'importanza di lasciare spazio alla creatività e fantasia dei giovani, senza soffocarla con regole eccessive.
collegamento a Calvino - Marcovaldo:
Regole e Libertà in Marcovaldo - Italo Calvino
- ANche gli dèi, come atena, partecipano a questa dinamica. Atena punisce i Greci per la loro mancanza di rispetto solo dopo che le atrocità sono state commesse. Questo mette in evidenza la differenza tra la giustizia divina e quella terrena, con la prima che arriva troppo tarddi per fermare la violezan e l'ingiustizia.
Giustizia divina vs. giustizia umana:
- Nel contesto della guerra, le regole sono spesso imposte dai vincitori e disumanizzano i vinti. Nel caso delle Troiane, i Greci impongono regole crudeli, come la schiavitù delle donne e l'uccisione dei bambini, rivelando l'ingustizia insita nel loro comportamente.
- Mancanaza di rispetto e dignità: le donne troiane, tra cui Ecuba e Andromaca, vengono trattare come oggetti. Questa situazione mostra come, in guerra, le regole non abbiano nulla a che fare con il rispetto reciproco, ma siano una manifestazione del potere dei vincitori sui deboli.
Le regole deella guerra nel mondo antico - le troiane di Euripide:
Le Regole nella guerra e nelle Troiane di Euripide
- Il potere nelle mani dei Greci diventa strumento di violenza e controllo. l'esempio più eclatante è l'uccisione di Astianatte, figlio di Ettore e Andromaca, per evitare che un giorno possa vendicarsi della distruzione di Troia. Questo gesto dimostra l'uso britale del potere per annullare ogni possibilità di rivalsa.
- Le donne troiane sono ridotte a schiave, simboli della totale sottomissione dei deboli di fronte al potere dei vincitori. Il loro valore umano viene ignorato, e il potere è usato per negare la dignità.
Potere e Ingiustizia nelle Troiane
- Crepet: Le regole devono essere strumenti per educare al rispetto reciproco e alla reponsabilità, non opprimere o soffocare. La disciplina deve insegnare ai giovani a gestire le difficolta e non subire il potere degli altri.
- Euripide: Le regole imposte durante la guerra sono esempi di abuso di potere. I greci non rispettano i diritti umano delle Troiane, dimostaando come il potere può distruggere il rispetto e la giustizia. Le regole non devono essere usate per opprimere, ma per garantire equità.
Crepet e Euripide - Due prospettive sulle regole e il potere:
Connessione tra Educazione e Potere nelle Opere
- Regole nell'educazione: le regole servono a creare un quadro di responsabilità e rispetto reciproco, incoraggiando una crescita presonale euqilibrata. Nè troppo rigide, nè esseccivamente permissive, aiutano i giovani a sviluppare la propria creatività senza smarrirsi.
- Regole nella guerra: Le troiane di Euripide mostrnao come le regole imposte senza rispetto possano portare a gravi ingiustizie. Il potere se non controllato può disumanizzare e distruggere ogni forma di dignità.
- Marcovaldo: Italo Calvino ci ricoda che, anche nella quotidianità, le regole e il rispetto per ciò che si ha, così come la libertà di pensiero, sono fondamentali per una cresscita consapevole.
Conclusioni finali: