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Transcript

coscienza,legge, libertà

cos'è che mi rende umano?

attidell'uomo

attiumani

uso consapevole della libertà

AZIONE

responsabilità

...delle mie libere scelte

...e secondo la mia legge morale...

...in coscienza...

io sono responsabile...

fai riferimento alle pp. 430-432,434-436 del tuo libro di testo

...perché "a Norimberga e a Gerusalemme son stati condannati uomini che avevano obbedito"

. .. e "deve essere educata"...

è "il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo"...

la coscienza...

"Nell'intimo della coscienza l'uomo scopre una legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve obbedire e la cui voce, che lo chiama sempre ad amare e a fare il bene e a fuggire il male, quando occorre, chiaramente parla alle orecchie del cuore [...]. L'uomo ha in realtà una legge scritta da Dio dentro al suo cuore [...]. La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità propria"

Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 1966, n.16

"La coscienza deve essere educata e il giudizio morale illuminato. Una coscienza ben formata è retta e veritiera. Essa formula i suoi giudizi seguendo la ragione, in conformità al vero bene voluto dalla sapienza del Creatore.L'educazione della coscienza è indispensabile per esseri umani esposti a influenze negative e tentati dal peccato a preferire il loro proprio giudizio e a rifiutare gli insegnamenti certi"

Catechismo della Chiesa Cattolica, 1992, n. 1783

"A Norimberga e a Gerusalemme son stati condannati uomini che avevano obbedito. L'umanità intera consente che essi non dovevano obbedire, perché c'è una legge che gli uomini non hanno forse ancora ben scritta nei loro codici, ma che è scritta nel loro cuore. Una gran parte dell'umanità la chiama legge di Dio, l'altra parte la chiama legge della Coscienza"

Don Lorenzo Milani, Lettera ai Giudici, 1967

circostanza

i vari aspetti che riguardano la collocazione specifica di ogni azione nelle condizioni di spazio, tempo, cultura, ambiente, che dipendono dalla sua concretezza (“come lo fai?”)

intenzione

il fine che si prefigge colui che agisce (“perché lo fai?”)

oggetto

il contenuto effettivo dell’azione (“che cosa fai?”)

azione

scelta

valutazione

Domanda. Secondo te è vero, come c'è scritto sul tuo libro (p. 436), che "un’azione è buona se tutti e tre gli indicatori sono di segno positivo, mentre un’azione è moralmente deficitaria se anche uno solo di questi indicatori è negativo: fare un’azione cattiva per un fine buono, o anche un’azione oggettivamente buona, ma con cattive intenzioni, di fatto “rovina” tutta l’azione"?

Domanda. Secondo te è vero, come c'è scritto sul tuo libro (p. 436), che "un’azione è buona se tutti e tre gli indicatori sono di segno positivo, mentre un’azione è moralmente deficitaria se anche uno solo di questi indicatori è negativo: fare un’azione cattiva per un fine buono, o anche un’azione oggettivamente buona, ma con cattive intenzioni, di fatto “rovina” tutta l’azione"?

la legge rivelata, che si distingue in antica e nuova

la legge naturale è la partecipazione della legge eterna nella creatura razionale

la legge eterna, di Dio, ovvero la ragione di Dio provvidente, che ordina efficacemente ogni cosa al suo fine

legge

La tradizione PATRISTICA e SCOLASTICA distingue quattro tipi di legge, profondamente collegati tra loro in un unico disegno che ha una valenza educativa...

le leggi umane (o civili), che sono le leggi che gli uomini promulgano e che dovrebbero, a loro volta, non porsi in contrasto con la legge naturale o rivelata

La legge morale è opera della Sapienza divina. La si può definire, in senso biblico, come un insegnamento paterno, una pedagogia di Dio. Prescrive all’uomo le vie, le norme di condotta che conducono alla beatitudine promessa; vieta le strade del male, che allontanano da Dio e dal suo amore. Essa è ad un tempo severa nei suoi precetti e soave nelle sue promesse.

[Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1951]

sono quelli che procedono da volontà deliberata (cioè con-seguenti a una scelta libera e consapevole), e sono la maggior parte delle azioni che compiamo

Gli israeliti, o più precisamente gli uomini di un’umanità, rispondono gli uni degli altri davanti a una legge veramente umana. V’è il contrario dell’indifferenza nei confronti dell’altro in questa conclusione dell’alleanza. Tutti mi riguardano! […]La Torah è per tutti: tutti sono responsabili di tutti. La formula “Ama il prossimo tuo come te stesso” presuppone ancora l’amor di sé come prototipo dell’amore. Qui l’etica significa: “Sii responsabile dell’altro come sei responsabile di te stesso”.

Responsabili

E. Lévinas, L’al di là del versetto

Gli israeliti, o più precisamente gli uomini di un’umanità, rispondono gli uni degli altri davanti a una legge veramente umana. V’è il contrario dell’indifferenza nei confronti dell’altro in questa conclusione dell’alleanza. Tutti mi riguardano! […]La Torah è per tutti: tutti sono responsabili di tutti. La formula “Ama il prossimo tuo come te stesso” presuppone ancora l’amor di sé come prototipo dell’amore. Qui l’etica significa: “Sii responsabile dell’altro come sei responsabile di te stesso”.

Responsabili

E. Lévinas, L’al di là del versetto

pur avendo l’uomo come soggetto, vengono compiute involontariamente, come alcuni riflessi condizionati (grattarsi la testa) o le azioni che avvengono nel nostro organismo

sono quelli che procedono da volontà deliberata (cioè con-seguenti a una scelta libera e consapevole), e sono la maggior parte delle azioni che compiamo

pur avendo l’uomo come soggetto, vengono compiute involontariamente, come alcuni riflessi condizionati (grattarsi la testa) o le azioni che avvengono nel nostro organismo