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L'epoca delle scoperte geografiche

Francesco Foti

Created on October 21, 2024

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Transcript

Prof. Foti Francesco

Le grandi esplorazioni geografiche

Iniziamo

great

Per quale motivi gli Europei cercano nuove rotte ...

Un mondo che cambia ... mai nulla sarà come prima

Cosa spinge gli Europei a cercare nuove rotte

Nel Medioevo l'Oriente veniva raggiunto dai mercanti europei con quelle che venivano chiamate "Via della seta" e "Via delle spezie". Partendo dall'Europa si giungeva fino alle lontane India e Cina. Ricordate Marco Polo che arricò fino in Cina con padre e zio e racconto le sue avventure ne "Il Milione"? Erano rotte prevalentemente via terra per acquistare pepe, cannella, zenzero, zafferano ed altre spezie ... e seta chiaramente. Esse venivano utilizzate non solo per il loro sapore ma anche per conservare i cibi. Il problema emerse quando i turchi conquistarono quei territori attraversati dai mercanti imponendo loro pedaggi molto elevati e rendendole insicure.

1453: cade l'impero bizantino

I turchi avevano man mano eroso i territori controllati dall'ormai antico impero bizantino. Quest'ultimo collassò quando il 29 maggio 1453 il sultano Maometto II con il suo esercito espugnò la città di Costantinopoli, il cui nome fu mutato in Istanbul (nome che ha tutt'oggi). La città divenne così capitale dell'impero turco. L'Asia minore, quella che oggi è la Turchia, fu quindi occupata dai turchi e divenne così molto più complicato raggiungere l'Asia percorrendo le vecchie rotte, spingendo gli Europei a cercarne di nuove. Per lo stesso motivo, espansione dell'impero turco, divennero più difficoltose quelle in Nord Africa controllate dai mercanti arabi.

Le nuove rotte

Dove cercare nuove rotte commerciali

Raggiungere i luoghi di commercio spinse alla ricerca di nuove rotte commerciali spingendosi nelle acque dell'Oceano Atlantico, sia per bypassare il deserto del Sahara in Africa, sia per raggiungere l'Estremo oriente oltrepassando i territori controllati dai Turchi.Ciò fu reso più semplice grazie ai progressi avvenuti in questi anni nel campo delle scienze: 1) un nuovo tipo di nave in grado di affrontare le acque aperte dell'Oceano: la caravella 2) il perfezionamento di diversi strumenti di navigazione: bussola, carte nautiche e astrolabio.

Caratteristiche di una caravella

La caravella era un tipo di nave sviluppata dai portoghesi nel XV secolo e divenne famosa per il suo utilizzo nelle grandi esplorazioni marittime dell'epoca, inclusi i viaggi di Cristoforo Colombo e Vasco da Gama. Le caravelle erano molto apprezzate per la loro manovrabilità e velocità, rendendole ideali per l'esplorazione di nuove rotte oceaniche.

Alberi

Vele latine

Struttura e dimensioni

Strumenti di navigazione

La bussola funziona grazie al campo magnetico terrestre. L'ago magnetico si orienta lungo le linee del campo magnetico, puntando verso il polo nord magnetico.Nel XV secolo, la bussola subì vari perfezionamenti, tra cui: 1) Miglioramento dei materiali: Si iniziarono a usare materiali più resistenti e precisi per l'ago e il supporto, aumentando la sensibilità e la durata dello strumento. 2) Integrazione con altri strumenti: La bussola venne combinata con il sestante e il quadrante, permettendo misurazioni più precise della latitudine e migliorando la navigazione. 3) Disegni più accurati: Le rose dei venti vennero migliorate, con una rappresentazione più chiara delle direzioni, facilitando l'interpretazione.

L'astrolabio è uno strumento astronomico utilizzato per misurare l'altezza degli astri sopra l'orizzonte, permettendo così di determinare la latitudine e l'ora locale. E' composto da un disco mobile (il "rete") sovrapposto a una base fissa, l'astrolabio consente di calcolare posizioni celesti e di risolvere problemi di navigazione e astronomia.

Le carte nautiche divennero via via più precise grazie alle informazioni ricevute nel corso delle esplorazioni geografiche, dallo scambio d'informazioni con i vari geografici e, con l'avvento della stampa, ne fu migliorata la grafica e la distribuzione.

Le prime esplorazioni - i Portoghesi

I primi a dare impulso alle esplorazioni nell'Oceano Atlantico furono i portoghesi. Il loro bisogno di commerciare li spinse prima a raggiungere le isole Madeira, Azzorre e di Capoverde e poi ad esplorare le coste occidentali dell'Africa sino a raggiungere la Liberia, la Costa d'Avorio e il Ghana e lì reperirono grandi quantità d'Oro.Nel corso dei loro viaggi diedero inizio alla tratta dei negri rapendoli alle popolazioni indigene. L'impulso che diederero alle esplorazioni li portò a cercare una via per circumnavigare l'Africa. Nel 1487 Bartolomeo Diaz raggiunse il Capo di Buona Speranza, fu poi Vasco de Gama, dieci anni dopo, a raggiungere Calcutta.

La Spagna e Cristoforo Colombo

Anche gli Spagnoli intendevano raggiungere l'Oriente via mare. Ecco che Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia decisero di dare fiducia ad un navigatore genovese che riteneva di poter raggiungere l'Asia attraversando l'Oceano Atlantico.Partiva dal giusto presupposto che la Terra fosse sferica anche se, seguendo le teorie del geografo Paolo del Pozzo Toscanelli, la riteneva più piccola di quello che in effetti era. Per sua fortuna, nel suo viaggio, incontro quel nuovo continente che erano le Americhe, anche se lui era convinto di aver raggiunto l'Asia ed infatti ne chiamò indigeni indiani, definizione che gli rimase appiccicata addosso anche dopo.

+ info

Il viaggio di Colombo

  • Il 3 agosto 1492 Colombo salpa dal porto di Palos con tre caravelle: la Nina, la Pinta e la Santa Maria
  • Il viaggio dura sette mesi (dal 3 agosto 1492 al 15 marzo 1493 - data del rientro)
  • L'equipaggio era composto da 87 uomini: di essi 20 erano sulla Nina, 26 sulla Pinta e 41 sulla Santa Maria
  • le provviste a bordo comprendevano olio d'oliva, aceto, biscotti, farina salata, vino, legumi secchi e sardine sotto sale.
  • Colombo arriva a San Salvador (nelle Bahamas) il 12 ottobre 1492
  • Colombo pensava che la distanza tra Spagna e Asia fosse di 2.400 miglia, in realtà si trovava a circa 12.200 miglia ... non ci fossero state le Americhe in mezzo ...

Intervista a Cristoforo Colombo con l'I.A

Intervistatore: Buongiorno, Cristoforo Colombo. Grazie per essere qui con noi oggi. È un onore poter parlare con uno dei navigatori più celebri della storia. Vorrei iniziare chiedendole: ci racconti un po' della sua infanzia e dei suoi primi anni. Come è nata la sua passione per il mare? Cristoforo Colombo: Grazie a voi per l’invito, è un piacere. Sono nato nel 1451 a Genova, una città portuale, e il mare è sempre stato parte della mia vita. Fin da piccolo ho visto navi partire e tornare, cariche di mercanzie e racconti di terre lontane. Mio padre era un tessitore e voleva che seguissi il suo mestiere, ma io avevo il cuore rivolto verso l’orizzonte. Ho iniziato a navigare da giovane, prima su piccole imbarcazioni, poi su navi mercantili che mi portarono in vari porti del Mediterraneo. È stato allora che ho iniziato a sognare grandi viaggi, terre inesplorate, e una rotta verso le Indie.

Intervista a Cristoforo Colombo con l'I.A

Intervistatore: Da dove nacque l'idea di raggiungere le Indie navigando verso ovest? Era una concezione molto diversa da quella tradizionale. Colombo: L’idea è maturata nel tempo. A quei tempi, si sapeva che la Terra era rotonda, ma si pensava che le Indie fossero molto più vicine di quanto non fossero in realtà. Io credevo che si potesse raggiungerle navigando verso ovest, evitando il lungo e pericoloso viaggio attraverso l’Africa. Studiando antichi testi e parlando con altri navigatori, mi convinsi che la distanza fosse molto più breve di quanto calcolavano gli studiosi tradizionali. Certo, ero consapevole dei rischi, ma ero anche certo che una rotta occidentale avrebbe aperto nuove vie commerciali e dato grandi ricchezze a chi avesse finanziato l'impresa.

Intervista a Cristoforo Colombo con l'I.A

Intervistatore: E proprio a proposito di finanziamenti, sappiamo che non è stato facile trovare qualcuno che credesse nel suo progetto. Ce ne può parlare? Colombo: Ah, quella fu una delle parti più difficili del mio viaggio, ancora prima di salpare! Mi rivolsi a vari sovrani europei, ma le mie richieste furono spesso ignorate o rifiutate. I consiglieri dei monarchi erano scettici, pensavano che le mie stime fossero errate o che il viaggio fosse impossibile. Ma io non mi arresi. Dopo anni di tentativi, la mia fortuna cambiò quando giunsi alla corte dei re cattolici, Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona. Dopo lunghe discussioni e trattative, Isabella accettò di finanziare il viaggio. Fu un momento decisivo, anche se non senza difficoltà: dovetti aspettare e superare molte prove prima di ottenere le navi.

Intervista a Cristoforo Colombo con l'I.A

Intervistatore: E così nel 1492 partì verso l'ignoto. Ci racconti del viaggio e delle emozioni che provò quando finalmente avvistò terra. Colombo: Partimmo da Palos de la Frontera il 3 agosto 1492 con tre navi: la Santa María, la Pinta e la Niña. Il viaggio fu lungo e faticoso. Il mare aperto può essere un luogo solitario e terrificante quando non si è sicuri di cosa si troverà dall’altra parte. Ci furono momenti di paura, di ribellione tra l'equipaggio, che iniziava a dubitare che avremmo mai trovato terra. Ma io continuai a credere nella mia visione. Poi, il 12 ottobre, finalmente avvistammo una piccola isola, che chiamai San Salvador. Fu un’emozione indescrivibile. Tutti gridavano di gioia, e io sapevo che quello era solo l’inizio di qualcosa di grande, anche se all’epoca credevamo di aver raggiunto le Indie.

Intervista a Cristoforo Colombo con l'I.A

Intervistatore: Ora sappiamo che quelle terre non erano le Indie, ma un "Nuovo Mondo". Come reagì quando si rese conto che aveva scoperto un continente sconosciuto? Colombo: In realtà, non mi resi subito conto di aver scoperto un nuovo continente. Continuai a credere di aver raggiunto le isole periferiche delle Indie per molto tempo. Solo più tardi altri esploratori capirono che si trattava di nuove terre, sconosciute agli europei. Ma a prescindere da questo, io ero convinto di aver aperto una nuova via al mondo, e la scoperta di queste terre era destinata a cambiare il corso della storia. La verità è che non avrei mai potuto immaginare la portata di ciò che avevamo iniziato quel giorno del 1492.

Intervista a Cristoforo Colombo con l'I.A

Intervistatore: Un’ultima domanda: cosa spera che il mondo ricordi di lei, Cristoforo Colombo? Colombo: Spero che il mondo ricordi il mio spirito di esplorazione, la mia determinazione a cercare nuove vie e a spingermi oltre i confini conosciuti. È facile guardare indietro con il senno di poi e giudicare le azioni del passato, ma in quel momento io agivo secondo la conoscenza e le possibilità del mio tempo. Il desiderio di scoprire, di esplorare l’ignoto e di ampliare gli orizzonti umani: questo è ciò che spero rimanga come eredità. Intervistatore: Grazie per il suo tempo, signor Colombo. È stato un piacere ascoltare la sua storia. Colombo: Grazie a voi.

Prima della scoperta dell'America

1431

1488

1492

Il navigatore portoghese Gonsalo Vehlo esplora le Azzorre

Bartolomeo Diaz doppia il Capo di Buona Speranza scoprendo il passaggio per circumnavigare l'Africa.

Il re Ferdinando e la regina Isabella di Spagna accettano di finanziare il viaggio di Cristoforo Colombo.

La scoperta dell'America

Colombo parte da Palos de la Frontera (Spagna) con tre navi, la Nina, la Pinta e la Santa Maria, finanziato dai Re Cattolici di Spagna, Ferdinando e Isabella.

3 agosto 1492

12 ottobre 1492

Cristoforo Colombo sbarca su una piccola isola delle Bahamas, che battezza San Salvador. Sebbene Colombo credesse di aver raggiunto le Indie, aveva in realtà scoperto un continente sconosciuto agli europei: l'America.

Colombo effettua altri tre viaggi nel nuovo continente.

1493-1504

Dopo Colombo

1498

1501

1522

La flotta di Vsco de Gama circumnaviga l'Africa e giunge a Calcutta, in India

Amerigo Vespucci, esploratore italiano, partecipa a spedizioni lungo le coste del Sud America. È tra i primi a capire che queste terre non fanno parte dell'Asia, ma sono un nuovo continente. Scopre il Rio delle Amazzoni.

Ferdinando Magellano è a capo di una spedizione che circumnavigherà il mondo. Verrà ucciso l 27 aprile 1521, durante una battaglia sull'isola di Mactan nelle Filippine. Solo due navi faranno ritorno. Della spedizione ci resta anche il diario del suo uomo di fiducia: Antonio Pigafetta.

12 ottobre 1492 - Colombo in America

La scoperta dell'America porterà a grandi cambiamenti in Europa. Il primo: l'economia non graviterà più sul Mediterraneo ma si sposterà sull'Oceano Atlantico. Decade Venezia. Emergono Spagna, Portogallo, Inghilterra, Francia.

Spagna e Portogallo si dividono le aree da esplorare

Il Trattato di Tordesillas fu un accordo firmato il 7 giugno 1494 tra i Regni di Spagna e Portogallo, e aveva l'obiettivo di risolvere le dispute territoriali derivanti dalle esplorazioni marittime del XV secolo, soprattutto dopo la scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo nel 1492. Questo trattato stabiliva una linea di demarcazione immaginaria nell'Oceano Atlantico, dividendo le nuove terre scoperte e da scoprire tra i due paesi, per evitare conflitti su chi avesse il diritto di colonizzarle.A mediare fu il papa Alessandro VI, che emise la bolla Inter caetera nel 1493 per disciplinare la questione. Questa linea, chiamata raya, passava per il meridiano 46° 37' Ovest. In America del sud comportò la possibilità per il Portogallo di colonizzare il Brasile, mentre il resto del continente venne posto sotto il controllo della Spagna. L'America del Nord vide la penetrazione di Inglesi e Francesi. Gli Spagnoli si espansero anche in Messico.

Le scoperte geografiche

Le esplorazioni nel nuovo continente

  • Nel 1497 Giovanni e Sebastiano Caboto, finanziati dall'Inghilterra arricano sulle coste di Terranova e del Canada
  • Nel 1501 il portoghese Pedro Alvares Cabral esplora il Brasile.
  • Nel 1501 Amerigo Vespucci si rende conto che quello che si sta esplorando è un nuovo continente.
  • Nel 1519 Ferdinando Magellano parte per la sua circumnavigazione del mondo. Raggiunge il Sud America e la Terra del Fuoco e attraverso lo stretto che porterà il suo nome si inoltrerà sul nuovo Oceano che verrà chiamato Pacifico (anche se non lo era più di tanto).

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