Want to make interactive content? It’s easy in Genially!

Over 30 million people build interactive content in Genially.

Check out what others have designed:

Transcript

IL CENACOLO DI LEONARDO DA VINCI

IL dipinto

Il Cenacolo, o Ultima Cena, è stato dipinto da Leonardo da Vinci su incarico di Ludovico il Moro. Il dipinto raffigura l’iconografia quattrocentesca del cenacolo, già usata da altri artisti dell’epoca. Leonardo da vinci però rende la sua raffigurazione del cenacolo unica, rappresentando il momento in cui Cristo rivela agli apostoli che uno di loro lo tradirà, a differenza degli altri dipinti che raffigurano il momento dell’eucarestia. La scena si svolge in una grande stanza dominata da una lunga tavola imbandita, dove possiamo distinguere al centro della tavola e del dipinto Gesù, ben isolato, mentre i 12 Apostoli sono rappresentati in gruppi da tre di forma triangolare, in modo da far capire la propria incredulità, due gruppi alla destra e altri due alla sinistra di Gesù. Anche Cristo assume una posa triangolare, ma la sua espressione è serena, indicando di aver accettato il suo destino.

IL dipinto

L’isolamento di Gesù viene accentuato dalla prospettiva del soffitto e degli arazzi, le quali linee di convergenza hanno il punto di fuga sulla testa di Cristo. Per aumentare la profondità dello spazio, Leonardo dipinge sulla parete di fondo un varco affiancato da due finestre, consentendogli di inserire un paesaggio che si intravede oltre la stanza. In più, queste tre aperture potrebbero raffigurare la Santa Trinità.

Info

Info

Info

Info

Info

Info

Info

Info

Info

Info

Info

Info

Info

I PERSONAGGI DEL CENACOLO

Nella pittura di Leonardo da Vinci l'espressione dei moti era un aspetto centrale e ritenuto dal pittore l'aspetto principale della pittura in generale. Il motivo del perché esso era così importante per il poeta rinascimentale è perché tramite la posizione del corpo e l'espressione dei volti si percepivano l'emozione e lo stato d'animo dei personaggi ritratti. Inoltre nei suoi dipinti Leonardo teneva ad affermare come il corpo umano reagiva ad una emozione.

L'IMPORTANZA DEI MOTI

L'IMPORTANZA DEI MOTI

Nel Trattato della pittura, Leonardo da Vinci evidenzia come il compito più difficile per un pittore sia rappresentare non solo l’aspetto fisico dell’uomo, ma anche i suoi moti interiori, ovvero i pensieri e le emozioni. Questi si devono esprimere attraverso gesti e movimenti del corpo, e Leonardo suggerisce di imparare dai muti, che comunicano meglio attraverso la gestualità. È fondamentale catturare le emozioni autentiche e spontanee, osservando la realtà anziché creare gesti artefatti. Solo così i personaggi potranno risultare credibili e naturali. Per rappresentare correttamente i movimenti, è altrettanto importante avere una conoscenza approfondita dell’anatomia, per raffigurare muscoli e nervi in modo realistico. Leonardo sottolinea anche la varietà delle reazioni umane, che cambiano in base all’età, al carattere e alla potenza dell’emozione provata. Infine, sostiene che una figura pittorica è “due volte morta” se, oltre a essere priva di vita reale, non esprime vivacemente i moti dell’animo. La pittura, quindi, deve riuscire a trasmettere vitalità attraverso l’espressività dei gesti e dei movimenti, altrimenti risulterà statica e priva di emozione. Attraverso il corretto utilizzo di questi canoni, Leonardo dipinge Il Cenacolo, che proprio grazie a questi risulterà essere quasi un dipinto in movimento, accostando alla naturalezza un senso di continuità nei gesti dei personaggi.

Rocca Damiano

Gentile Domenico

Canino Nicola

Edoardo Bisurgi

GRAZIE DELL'ATTENZIONE

Tadeo

Egli è posto tra Matteo e Simone con una mano alzata verso di sé e la testa inclinata verso Simone. L'espressione emessa dal personaggio è quella di incredulità alla rivelazione di Gesù

Simone

Egli ha le mani alzate con i palmi verso l'alto con lo sguardo rivolto verso Matteo con uno sguardo d'interrogazione, l'emozione del personaggio è quella dello stupore nel sentire la notizia del tradimento di uno degli apostoli

Matteo

Il suo sguardo è rivolto verso Simone e Tadeo con le mani dalla direzione opposta del corpo che indicano Gesù e ha una espressione incredula, l'emozione che prova il personaggio è confusione dopo la rivelazione che uno dei discepoli tradirà Gesù.

Filippo

Egli sta puntando le mani verso di sé mentre il suo volto è rivolto verso Gesù con un espressione quasi addolorata, l'emozione espressa dal personaggio è quella di ansia nel mentre chiede a Gesù se egli è colui che lo tradirà.

Giacomo Maggiore

Assieme a Tomaso e Filippo egli è posto alla destra di Gesù con lo sguardo rivolto verso quest'ultimo con la mano sinistra leggermente alzata dalla tavola mentre interroga Gesù su chi sarà il traditore. L'emozione del personaggio e quella di sorpresa e di interrogazione.

tommaso

egli è dietro Filippo e Giacomo maggiore con lo sguardo rivolto verso Gesù e con il dito alzato in cenno di domanda, l'emozione del Personaggio è anch'essa di stupore nella notizia del tradimento chiedendosi se egli è co tradirà Gesù

Gesù

Situato al centro della tavola Egli ha entrambe le mani poggiate sulla tavola e gli occhi leggermente chiusi. L'emozione del Personaggio a differenza degli apostoli è quella di calma.

Giovanni

Egli si muove verso Pietro che lo stava richiamando con gli occhi verso di lui. L'emozione espressa dal personaggio è quella di calma e risulta più apatica rispetto a quella degli altri discepoli.

Giuda

Egli ha la testa più in basso rispetto agli altri apostoli inoltre tiene stretto nella mano destro un sacchetto contenente i 30 denari mentre la mano sinistra cerca di raggiungere il piatto di fronte a lui riferendosi a quando Gesù disse che colui che lo tradirà è colui che mette le dita nel suo stesso piatto. L'emozione del personaggio è quella di paura dopo che il secreto del suo tradimento è stato rivelato.

Pietro

Egli è dietro Giuda tenendo in una mano un coltello riferito a quando Pietro taglierà l'orecchio di un soldato romano che proverà ad arrestare Gesù, Pietro ha anche una mano sulla spalla di giovanni per richiamarlo. l'emozione espressa dal personaggio è una di shock.

Bartolomeo

Egli è alzato inchinandosi in avanti con tutte e due le mani che poggiano sulla tavola mentre il suo sguardo è rivolto verso Gesù con espressione incredula ed indignata. L'emozione provata dal personaggio è quella di sorpresa e rabbia all'annuncio che uno di loro tradirà Gesù.

Giacomo Minore

Egli tende una mano nella direzione di Gesù con lo sguardo rivolto verso di lui, l'emozione del personaggio è quella di stupore nel sentire che uno di loro tradirà Gesù.

Andrea

Egli tiene le mani sollevate all'altezza del petto con i palmi aperti e col proprio sguardo rivolto verso Gesù. L'emozione del personaggio è quella di stupore nel sentire della notizia di tradimento.