L'Europa feudale
Jennifer Marrone
Created on October 20, 2024
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Transcript
L'Europa feudale
IX - X secolo
Indice
Carlo Magno e il Sacro Romano Impero
L'evoluzione del sistema feudale
La Chiesa
Le nuove invasioni e l'incastellamento
L'espansione islamica
L'Impero Bizantino
Indice
Per evitare lo scontro diretto con l'Impero Bizantino, Carlo Magno creò uno spazio territoriale tra il suo impero e quello d'Oriente
il potere spirituale del papa era superiore a quello temporale dell'imperatore
si svolse la sua incoronazione papale per mano di Leone III.
re dei Franchi, si legò alla Chiesa di Roma per dare unità religiosa all'Impero e per difendere il cristianesimo. Nella notte di Natale dell'800
Carlo Magno
Regno di Francia
Carlo il Calvo
Regno di Germania
Ludovico il Germanico
Regno d'Italia e la Lotaringia
Lotario
Dopo la morte di Carlo Magno nell'814, si scatenò un conflitto tra i suoi eredi. Nell'842 con il giuramento di Strasburgo, Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo si impegnarono a cessare le ostilità e nell'843 con il Trattato di Verdun si divise l'Impero in tre parti:
I regni feudali
Ma tra l'VIII e IX regnò Leone III Isaurico e, a quel tempo, gli Arabi puntavano alla conquista di Bisanzio. Infatti la lotta tra cristianesimo e islam ha rappresentato uno dei tratti fondamentali della storia medievale.
Giustiniano fu fondamentale per l'Impero Bizantino, consolidando il diritto con il Corpus Iuris Civilis e riconquistando gran parte dei territori dell'ex Impero Romano d'Occidente.
L'Impero Bizantino
L'espansione islamica
Maometto (570-632) fu decisivo nell'unire le tribù arabe attraverso la fede in un unico Dio, dando vita all'Islam. Dopo la sua morte, la comunità musulmana si espanse sotto i califfi, ma emersero conflitti tra Sunniti e Sciiti, culminando in guerre intestine. La dinastia omayyade (661-750) portò a conquiste in Europa, fermate da Carlo Martello a Poitiers (732).
Gli Abbasidi (750-945) sostituirono gli omayyadi, fondando Baghdad come nuova capitale, ma l'espansione militare si arrestò, eccetto per la Sicilia.Parallelamente, il regno dei Franchi, iniziato da Clodoveo, si sviluppò sotto i Carolingi. Pipino il Breve depose l'ultimo re merovingio nel 751 e consolidò il potere carolingio con l'alleanza con la Chiesa.
A partire dall'VIII secolo, l'Europa fu colpita da una serie di invasioni: Saraceni dal Sud, Normanni dal Nord, e Ungari da Est. Queste popolazioni devastarono le coste e i territori dell'Europa, destabilizzando i regni e il potere centrale. I Normanni si insediarono in Francia, fondando il Ducato di Normandia, e continuarono ad espandersi verso l'Inghilterra, l'Irlanda e l'Italia meridionale. Gli Ungari si fermarono solo nel 955 con la sconfitta subita a Lechfeld
Le nuove invasioni
Contrapposizioni tra potere locale e potere centrale
Europa medievale divisa in un mosaico di entità statali
La Chiesa e lo scontro con l'Impero
La Chiesa rivendica un potere universale derivante da Dio e attraversa una crisi tra il IX e X secolo
Pratiche corrotte come simonia e nicolaismo dilagano
Riforma cluniacense nel 910 per recuperare la purezza e l'autonomia ecclesiastica
Papa Gregorio VII vieta agli imperatori di nominare vescovi e abolisce la simonia con il Dictatus papae del 1075
Gregorio VII viene scomunicato ma la lotta per le investiture continua
Con il Concordato di Worms (1122) il Papa ottiene il potere spirituale, l'Imperatore quello temporale
tradimento del giuramento di fedeltà tra il signore e il vassallo
Il sistema vassallatico
Origine e funzionamento:
- introdotto da Carlo Magno per difendere il territorio dalle aggressioni esterne
- uomini liberi ottenevano terre come compenso per i loro servizi al re, in cambio di fedeltà e supporto militare
- prevedeva un giuramento tra signore e vassallo; il signore offriva protezione e un feudo, il vassallo giurava fedeltà e obbedienza
FELLONIA:
FEUDALESIMO
Definizione:
il sistema economico e sociale basato sulla concessione di feudi in cambio di servizi militari e fedeltà
Caratteristiche:
- i feudatari esercitavano un potere locale, governando i territori con pieni poteri su amministrazione e giustizia;
- nasceva una rete, il signore legato ai vassalli, valvassori e valvassini
Indipendenza dei feudatari:
potevano disporre dei territori come volevano, spesso facendo guerra tra loro o sfidando l'autorità centrale
La cavalleria
Sistema considerato divino, immutabile e gerarchico
Una società tripartita
- Oratores, (coloro che pregano) il clero;
- Bellatores, (coloro che combattono) i nobili e i cavalieri;
- Laboratores, (coloro che lavorano) i contadini e gli artigiani
Teoria dei tre ordini:
- Durante l'epoca feudale la cavalleria si affermò come arma più efficace per limitare la violenza feudale;
- Ruolo dei cavalieri erranti e dei figli minori dei nobili;
- Introduzione della sella e della staffa per migliorare l'efficacia in battaglia;
- La Chiesa limitava le guerre, imponendo periodi di pace e norme per moderare i conflitti
- emessa da Corrado II il Salico, estese il diritto di ereditarietà anche ai vassalli minori
- limitava il potere dei signori feudali maggiori, impedendo loro di revocare i feudi concessi ai vassalli minori
- garantiva una certa protezione legale contro le decisioni dei loro signori
La Constitutio de feudis (1037)
- emesso da Carlo il Calvo, stabiliva che i feudi maggiori potessero essere ereditati dai figli del vassallo senza dover tornare al sovrano
- i feudatari acquisirono un potere sempre più autonomo e questo portò all'indebolimento del potere centrale e delle monarchie
Il Capitolare di Quierzy (877)
L'evoluzione del sistema feudale
L'incastellamento
L'incastellamento fu un fenomeno medievale che vide la costruzione di castelli e fortificazioni, soprattutto tra il IX e il X secolo, per motivi di difesa e controllo territoriale. Fu una risposta alle continue incursioni e invasioni, in particolare da parte dei Saraceni e Normanni, e al bisogno di proteggere la popolazione e le terre dai pericoli esterni. Questo processo cambiò l'organizzazione del territorio e della società, portando alla creazione di nuovi centri abitati intorno ai castelli, che divennero fulcro di potere e di amministrazione locale.
Ricordato soprattutto per l'iconoclastia, definita come la distruzione delle immagini sacre, usate nei monasteri e cercando di limitare il loro potere emanò un editto nel 726, con il quale proibì il culto dell'immagine. Trovatasi in difficoltà, la Chiesa di Roma domandò aiuto a Carlo Magno.