Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

Presentazione Essenziale

Alessia Carpineta

Created on October 20, 2024

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Transcript

Lavoro svolto da : Bucciero Martina, Borelli Danila, Carpineta Alessia, Scamardella Francesca Pia

PURGATORIO: CANTO III

Il canto di Manfredi
Dopo che Lucifero fu scaraventato da Dio oltre la Terra, creando la voragine dell'inferno, il resto della Terra, per non aver alcun contatto con l'angelo maledetto, emerse dell'altra parte dando origine alla montagna del purgatorio
Dante lo descrive come una montagna altissima che si erge su un'isola al centro dell'emisfero australe totalmente invaso dalle acque, agli antipodi di Gerusalemme che si trova al centro dell'emisfero boreale

IL PURGATORIO

Il canto inizia con Dante che, osservando l’alba, riflette sulla sua situazione. Virgilio nota la sua esitazione e lo rassicura spiegando come la fede e la ragione si completino a vicenda. Successivamente, i due si imbattono in un gruppo di anime di coloro che sono morti per violenza, ma si sono pentiti all’ultimo momento, e che quindi si trovano in attesa di essere ammessi al Purgatorio vero e proprio. Tra di loro, Dante riconosce la figura di Manfredi di Sicilia, un re scomunicato che si rivela a lui e racconta la sua storia.
  1. Dubbi di Dante e spiegazioni di Virgilio
  2. Il tema dottrinario : in conoscibilità dei segni divini
3. Incontro con le anime degli scomunicati 4. Incontro con Manfredi
Il canto è suddiviso in quattro parti:

CANTO III

PERSONAGGI

Similitudine vv. 10-12

Dante paragona l’esperienza del trovarsi smarrito alla confusione dell’uomo che si dirige verso il monte, utilizzando una similitudine che confronta due situazioni apparentemente distanti, per far comprendere meglio il suo stato d’animo.

Metafora vv. 73-75

Il “risveglio” di Achille viene metaforicamente accostato allo stato di smarrimento di Dante, che si risveglia in una situazione di disorientamento, esprimendo un momento di confusione mentale.

Apostrofe V.28

Dante si rivolge direttamente all’imperatore Alberto d’Asburgo, in una figura retorica di interpellazione che serve a dare maggiore pathos e criticare il comportamento dell’imperatore.

Personificazione vv. 103-104

Il mare diventa qui quasi una figura dotata di volontà e pensiero, creando una personificazione che mette in risalto la forza naturale del paesaggio circostante.

Enjambement vv. 28-29

Dante utilizza l’enjambement per spezzare il ritmo e creare enfasi sul fatto che il giorno non tornerà più a sorgere.

Polisindeto vv. 88-90

L’uso ripetuto della congiunzione “e” serve a creare un ritmo insistente, che sottolinea l’accumulo progressivo delle qualità.

Anastrofe vv. 6-7

L’ordine delle parole è invertito per dare maggiore rilievo poetico al linguaggio. L’espressione significa semplicemente “quando il sole aveva smesso di splendere”.

Allitterazione v. 1

L’uso ripetuto della consonante “t” crea una sorta di ritmo e musicalità.