La nunziatura apostolica in Polonia in età moderna
Mariasole Bartoli
Created on October 20, 2024
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Transcript
Mariasole Bartoli
Un quadro generale alle soglie del pontificato di Urbano VIII
La nunziatura apostolica in Polonia in età moderna
Con il vescovo Gualdarfiera Zaccaria Ferreri, che arrivò in Polonia nel 1519 (regno di Zygmunt I il Vecchio), come rappresentante di Leone X (1513–1521), ha inizio il processo di formazione delle nunziature apostoliche permanenti presso la corte polacca, ma nel definire l’attività diplomatica pontificia nell’epoca della riforma, è opportuno parlare di nuntiaturae minores
I progetti formali per l’istituzione di una nunziatura apostolica permanente vera e propria sul territorio polacco vennero formulati a Roma negli anni 40’ del XVI secolo.Nel 1555 venne inviato alla corte jagellonica il vescovo di Verona Luigi Lippomano (regno Zygmunt II August), primo nunzio apostolico permanente in Polonia
Con l'Unione di Lublino del 1569, la Santa Sede si trovò a fare i conti con un un coglomerato statale vasto e potente: la nuova nunziatura polacca divenne una delle più importanti missioni diplomatiche della Santa Sede, viste le dimensioni e le problematiche di quest'area dalla strategica posizione geopolitica
La nunziatura apostolica in Polonia dei Jagelloni e primi re elettivi
Affermazione nunziature apostoliche nell'Europa cinquecentesta
Creazione di un nuovo sistema statale della Prima Età Moderna richiedeva urgentemente l’istituzione di un’efficace rete di contatti reciproci e di controllo tra i paesi.
La diplomazia di mantenere l’equilibrio politico in alternativa alle soluzioni di forza. Le sue origini andrebbero cercate in Italia (Milano, Firenze, Venezia e Roma). Fu il Rinascimento italiano ad inflnuire sul vivace scambio di informazioni e di contatti politici non solo tra gli Stati italiani, tra cui il papato, ma anche in relazione all’Europa transalpina. Ciò portò alla progressiva istituzione delle missioni diplomatiche di carattere permanente e residenziale presso le varie corti, con un particolare successo delle nunziature apostoliche.
La diplomazia della Santa Sede fondava la propria attività sull’antico modello dell’Europa cristiana, basato sui fattori ideologici e religiosi.
Frontespizio dell'opera Istoria del Concilio tridentino di Paolo Sarpi
Processo concluso con la creazione della nunziatura a Bruxelles, istituita da Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini), nel 1594
Un nuovo sistema di istituzioni
L'affermazione delle diverse missioni diplomatiche avvenne grazie all'evoluzione di diversi tipi di legazioni antiche e medievali e fu frutto del loro adattamento alle nuove condizioni politiche dell'Europa moderna
Prime norme legislative sancite nel 1562 durante la XXXI sessione del Concilio di Trento
Momento chiave della loro realizzazione durante il pontificato di Gregorio XIII (1572-158)
(Acta nuntiaturae Polonae, III, 1, p. 73)
"Le cose della fede et della Chiesa in questo Regno sono ridotte a malissimi termini"
La nunziatura apostolica presso la corte di Zygmunt III Waza
1587
Sisto V (1585-1590) riconosce la legittimità dell'incoronazione di Zygmunt III
1589
Accordo ottenuto a Będzin e Bytom attraverso la legazione del cardinale Ippolito Aldobrandini. Il nunzio presente in quel momento in Polonia, Annibale di Capua, rimase lasciato in disparte
1591/1592
Nell’arco di un anno e mezzo si succedettero a Roma quattro conclavi: succedettero a Sisto V Urbano VII, Gregorio XIV e Innocenzo IX. Questi brevi pontificati coincisero con la destituzone di Annibale di Capua, richiesta proprio da Zygmunt III.Vi fu quindi un’interruzione relativamente lunga del funzionamento della nunziatura apostolica in Polonia (dal maggio 1591 al luglio 1592)
1592
Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini) divenne papa in un periodo di rafforzamento generale della Santa Sede: era stato proprio lui tra il 1588 e il 1589 a realizzare la sopramenzionata legazione per risolvere il conflitto tra la Rzeczpospolita e gli Asburgo
La politica di Clemente VIII
Durante il pontificato di Aldobrandini la minaccia dell'Impero ottomano e il recupero del trono svedese da parte di Zygmunt III ebbero un ruolo rilevante
Il matrimonio tra Zygmunt III e Anna d'Austria rappresentò un forte punto d'incontro tra la corte imperiale e quella polacco-lituana. Il mantenimento di un bun rapporto tra le due potenze era però ostacolato però dalle medesime ambizioni sul territorio danubiano
I tentativi di papa Aldobrandini nella creazione di un'alleanza antiturca furono vani, viste la competizione tra le due corti per i principati danubiani. Inoltre l’impegno di Zygmunt III per riconquistare l’eredità svedese non venne sostenuto dalla Santa Sede, poichè ormai la Svezia era al di fuori dell'orbita cattolica
I rapporti tra il papa e Zygmunt III furono complicati dal rifiuto di Roma di accettare le nomine cardinalizie proposte dal re, e la Santa Sede mostrò scarso interesse per le ambizioni svedesi di Zygmunt.
Verso la fine del pontificato, Papa Borghese intensificò i tentativi di coinvolgere la Polonia-Lituania nei conflitti contro l'Impero ottomano e Mosca, ma l'espansionismo venne frenato con l'inizio della Guerra dei Trent'Anni.
La rivalità tra Polonia e Asburgo in Transilvania fu monitorata da Roma, con un esito di stallo a causa del controllo ottomano nel 1613.
Tensioni tra Paolo V e Zygmunt III
Coinvolgimento nel conflitto ottomano e moscovita
Il papa favorì i rapporti tra Zygmunt III e gli Asburgo, appoggiando le seconde nozze del re con Costanza d'Austria, inserite in una strategia anti-turca a lungo termine.
All'inizio del pontificato, Papa Borghese, tramite Rangoni, sostenne Dmitri Samoslav per il trono moscovita, mirando a un'unione religiosa e a un'alleanza contro l'Impero Ottomano
Il pontificato di Paolo V
Sostegno a Dmitri Samoslav e politica anti-ottomana
Legami con Zygmunt III e Asburgo
Rivalità polacca-asburgica e Transilvania
La nunziatura di Lancellotti (1622-1627) fu scossa dalla morte del suo committente, Papa Ludovisi, appena cinque mesi dopo il suo inizio. Tuttavia, la Curia romana decise di mantenere una certa continutà diplomatica, anche sotto il nuovo papa, Urbano VIII. Il conflitto con l'Impero Ottomano rimase la questione più urgente, soprattutto considerando l'isolamento forzato della Polonia-Lituania a causa delle guerre in corso in Europa centrale.
Il breve pontificato di Gregorio XV(1621-1623) coincise con i successi della Lega Cattolica durante la Guerra dei Trent'Anni. Nella Rzeczpospolita, il nunzio Cosimo de Torres e successivamente Giovanni Battista Lancellotti erano attivi sul fronte diplomatico. Papa Ludovisi cercò di ottenere aiuti per la Polonia-Lituania, con l'obiettivo di preparare il terreno per una possibile Lega Santa.
Il Trattato di Khotyn del 1621, deluse le aspettative della Santa Sede poiché non portò benefici concreti per la parte cattolica, limitandosi a mantenere lo status quo e pacificare temporaneamente la regione sud-orientale della Polonia-Lituania. In risposta, Roma minacciò di sospendere i finanziamenti per la guerra contro l'Impero Ottomano, mostrando disinteresse per le battaglie in Livonia, nonostante Gregorio XV apprezzasse il conflitto di Zygmunt III con Gustav II Adolf, vedendolo come una distrazione dalla Guerra dei Trent'Anni.
Il biennio di Gregorio XV
- Rivista Italiana di Storia Moderna e Contemporanea
- Actae Nuntiaturae Polonae
- Treccani.it https://www.treccani.it/vocabolario/link/
- La nunziatura apostolica in Polonia in età moderna. Un quadrp generale alle soglie del pontificato di Urbano VII, Acta Barberiniana, Dorota Gregorowicz (University of Silesia in Katowice)