Microsite Museo
CANINO ALESSANDRO
Created on October 19, 2024
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Transcript
Alessandro, Irene, Sara e Francesca
La civiltà romana, diritto e economia
La vita e la società romana
La moneta romana
i formum e i templi
i fori e il centro della città
La capitalela capitale ebbe uno stragrande fenomeno di urbanizzazione, all'epoca era il paese delle possibilità, l'America dell'epoca. Chi non aveva da vivere, o era perseguitato o ricercato per vari motivi si rifugiava nell'Urbe, la più grande città dell'intero mondo antico.Lavorare nella capitaleChi conosceva un qualsiasi mestiere, sia pure rozzamente, a Roma trova da vivere, per varie regioni:Lo stato elargiva soldi d’obbligo ai nullatenentiCon Augusto l’affitto si abbassò e le case divennero quasi gratuiteRoma era una festività continua infatti metà dell’anno non si lavorava e si facevano riti e feste davanti ai templi durante i trionfi i non abbienti ricevevano soldi e vinoInsomma, i cittadini meno fortunati avevano sempre un tetto sulla testa, per cui gli sfortunati di roma erano più fortunati di quelli di oggi
la vita e la società romana
i forni
Il macellum
i bordelli
I Romani viaggiavano, soprattutto per commerciare, ma anche perché possedevano ville di campagna, vicine o lontane dalla città.I soldati erano spesso in viaggio per raggiungere le frontiere, erano abituati alle minacce e ai conflitti per le conquiste dei confini. Per le strade di Roma erano presenti gli ostelli di ogni tipo che stavano lungo le strade consolari, una rete fitta sempre in funzione e per ogni necessità e di grande aiuto per i soldati.I Romani costruirono strade per tutto l'impero, erano solide e si conservarono in larga parte ancora oggi, caratterizzate dal cosiddetto basolato romano, strade di pietra su cui i carri transitavano continuamente fino a tracciare dei solchi ancora visibili.
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Le diverse attività presenti nella città
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- I forni Le botteghe più numerose erano comunque quelle dei fornai, che macinavano il grano con pesantissime macine in pietra, cuocevano e vendevano il pane. Oltre alle macine, azionate in genere da muli, c'erano il forno e l’impastatrice.
- I bordelli in genere erano associati a taverne e osterie oppure ricavati in stanze singole con porta direttamente sulla strada. Ma ne esistevano di più grandi e organizzati dove la gente andava a “divertirsi” (luogo chiusi dedicati alla prostituzione) Era il mercato delle carni e del pesce.
- Il macellum era un mercato dove vendevano tutto comprese le carni mercati-> forumil mercato coperto è solo romano, nasce nel II secolo primo supermarket -> 179a.c. a roma. Distrutto nel 210 a.c.il primo macellum distrutto dopo 1 secolo -> sostituito dal Macellum Liviae (sull’Esquilino)i macella si diffusero nelle province fino nei municipi lontani.gli edifici più antichi dei mercati romani avevano lo stesso tipo di costruzione mercato di Pompei dove si trovavano due grandi ambienti destinati al culto, e si trovavano le botteghe I mercati traianei erano molto diversi rispetto a quest’ultimi dovendo accogliere un gran numero di botteghe. Le aperture di botteghe sulle vie erano scarse di pitture ma spesso era colma di pitture allusive.All’esterno si trovavano barre metalliche.
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Per fabricae si intende le attività di artigianato come:
- Tessile
- Calchi di statue
- La forgia per spade o pugnali
- La fusione per vasi o statue di bronzo
- I laboratori di terracotta
- La falegnameria
- La fabbrica dei mattoni
Fabricae
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Era una lavanderia dove si potevano lavare le stoffe, tingerle o lavorare.L’ambiente era coperto da un terrazzo su cui venivano stesi i panni lavati per poterli asciugare. Nello stesso spazio si trovava la cucina per gli schiavi che lavoravano nella fullonica. Prima si pestavano i tessuti con i piedi nei bacini pestatoi in acqua mista a soda o urina (umana o animale) per smacchiarli. Poi venivano ammorbiditi con argilla o terra, battuti con la pressa per ricondensarne la trama e infine risciacquati in acqua per eliminare le sostanze fulloniche.
la fullonica
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BAROQUE
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la moneta romana
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All'inizio, come in diverse parti del mondo a Roma si facevano transazioni commerciali attraverso il baratto, ma pure pagando con le pecore, molto in uso tra i pastori romani (non a caso il termine "pecunia" viene da "pecus" pecora, anche se alcuni lo negano) e pure con i metalli.Pecunia è il nome più antico della moneta perché nei tempi arcaici dell'età pastorale si usava esprimere il valore delle cose confrontandolo a quello delle pecore, che fungevano anche da mezzo di pagamento attraverso il baratto, il termine passò poi ad indicare la successiva moneta metallica.Questa moneta dominò la grande economia fino alla caduta dell'impero e si protrasse nella monetazione bizantina e barbarica. Con i Soldi si pagarono i militari che perciò vennero detti assoldati e in seguito soldati.
Genially
l'inizio
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All'inizio, come in diverse parti del mondo a Roma si facevano transazioni commerciali attraverso il baratto, ma pure pagando con le pecore, molto in uso tra i pastori romani (non a caso il termine "pecunia" viene da "pecus" pecora, anche se alcuni lo negano) e pure con i metalli.Pecunia è il nome più antico della moneta perché nei tempi arcaici dell'età pastorale si usava esprimere il valore delle cose confrontandolo a quello delle pecore, che fungevano anche da mezzo di pagamento attraverso il baratto, il termine passò poi ad indicare la successiva moneta metallica.Questa moneta dominò la grande economia fino alla caduta dell'impero e si protrasse nella monetazione bizantina e barbarica. Con i Soldi si pagarono i militari che perciò vennero detti assoldati e in seguito soldati.
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l'inizio
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AES GRAVE
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leggi
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AES SIGNATUM
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AES RUDE
La moneta romana
L'Aes signatum, (segnato), era una barretta (o lingotto) di bronzo fuso con impresso un sigillo a garanzia del peso e del materiale, usato nell'Italia centrale prima dell'aes grave e dopo l'aes rude. Ebbe la scritta Romanom e il sistema monetario fu di bronzo e talvolta in argento. Il sigillo fu prima un ramo senza foglie poi animali vari
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AES SIGNATUM
Dalla fondazione di Roma (21 aprile 753 a.c.) a tutto il periodo monarchico (753-509 a.c.) e parte del periodo repubblicano, fino al III secolo a.c., il commercio non si basava sull'uso della moneta, ma su una specie di baratto o di pseudo monetazione per cui il mezzo di scambio erano gli scarti di lavorazione del bronzo (aes rude), in base al valore del metallo e quindi del suo peso.
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AES RUDE
- L’Aes Grave, introdotta nei primi tempi della Repubblica, spesso veniva fuso per ricavarne il bronzo, fin quando il suo valore nominale non superò il valore del metallo. Fiorì con la nascita dei commerci per mare intorno al 335 a.c. Il termine che serviva ad indicare l'Aes era "Æ".Le prime monete battute emesse da Roma furono alcuni didrammi d'argento e alcune monete frazionarie collegate sia in argento che in bronzo. Furono molto probabilmente coniate, sullo stile di quelle greche, in Campania nel III secolo a.c., allo scopo di facilitare il commercio con le colonie greche del sud Italia.
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AES GRAVE
All'Asse Grave successe la moneta garantita dallo Stato: l'Asse, una moneta di bronzo, in uso durante la Repubblica e pure durante l'Impero Romano.Quando si passò dalla monetazione fusa alla monetazione a martello, prodotte da un dischetto liscio di metallo (un tondello) colpito da un martello per produrre l'immagine su entrambi i lati, ebbe valore costante, e funzionò per tutta la repubblica.
ASSE
Una grossa innovazione sulle monete fu portata da Giulio Cesare ponendovi il proprio ritratto, invece di quello dei propri antenati. L'esempio fu seguito anche nel periodo imperiale, con l'immagine del capo del governo utilizzata per rafforzare l'immagine dell'imperatore dello stato e delle sue regole.Successivamente, l'immagine dell'imperatore venne associata a quella delle divinità. Nella campagna contro Pompeo, Cesare emise monete con anche immagini di Venere ed Enea, per propagandare una sua discendenza divina. Negli ultimi anni della Repubblica romana, poco prima della nascita del principato, in un periodo dilaniato dalle guerre civili, le monete venivano emesse a nome dei generali che si combattevano tra loro in virtù del loro imperium.Questo tipo di monetazione venne detto Imperatoriale. Dette monete vennero emesse da Pompeo, Giulio Cesare, Bruto, Cassio, Labieno, Sesto Pompeo, Lepido, Marco Antonio ed Ottaviano da soli o assieme tra loro o con altre persone. Spesso dette monete avevano alti contenuti propagandistici.
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LA MONETA IMPERIALE
Con la monetazione si diffusero falsari e truffe:- monete in metallo prezioso con lega a basso titolo,- quelle d'oro se strofinate macchiavano, segno che erano in lega;- monete di rame laminate d’oro o d’argento, si saggiavano coi denti per la durezza;- le monete venivano limate per ridurne il peso, pertanto entrarono in uso monete col bordo dentellato.
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LE TRUFFE
Sembra strano oggi, ma era il popolo riunito nei comitia a decretare tutte le caratteristiche della moneta, stabilire di quale metallo dovesse essere costituita, nonché la tipologia e il peso. Il Senato doveva poi accertarsi che quei decreti venissero eseguiti debitamente e assegnare particolari funzionari a tal fine. Soprattutto i consoli, che, in virtù del loro imperium, esercitavano la loro autorità sull’esecuzione.Essi avrebbero esercitato il controllo generale, il tempo di emissione, il peso, la grandezze e il valore delle monete. La loro autorità era di carattere pubblico, per cui sulle prime emissioni di bronzo si incontrano solo rappresentazioni di divinità tutelari di Roma sul D/ e la prua di nave al R/metallo - tipo monetario - valore - pesoOro - Aureo - 25 Denari e 100 Sesterzi - g. 7,80Oro - Quinario ½ Aureo - g. 3,89Argento - Denario - g. 3,90 - 4 sesterziArgento - Quinario - ½ Denario - g. 1,95Bronzo - Sesterzio - ¼ Denario = 4 Assi - g. 27,00Bronzo - Dupondio 2 Assi - g. 13,65Bronzo - Asse - g. 10,90Bronzo - Quadrante - ¼ Asse - g. 3,24
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IL POPOLO ROMANO
Sembra strano oggi, ma era il popolo riunito nei comitia a decretare tutte le caratteristiche della moneta, stabilire di quale metallo dovesse essere costituita, nonché la tipologia e il peso. Il Senato doveva poi accertarsi che quei decreti venissero eseguiti debitamente e assegnare particolari funzionari a tal fine. Soprattutto i consoli, che, in virtù del loro imperium, esercitavano la loro autorità sull’esecuzione.Essi avrebbero esercitato il controllo generale, il tempo di emissione, il peso, la grandezze e il valore delle monete. La loro autorità era di carattere pubblico, per cui sulle prime emissioni di bronzo si incontrano solo rappresentazioni di divinità tutelari di Roma sul D/ e la prua di nave al R/metallo - tipo monetario - valore - pesoOro - Aureo - 25 Denari e 100 Sesterzi - g. 7,80Oro - Quinario ½ Aureo - g. 3,89Argento - Denario - g. 3,90 - 4 sesterziArgento - Quinario - ½ Denario - g. 1,95Bronzo - Sesterzio - ¼ Denario = 4 Assi - g. 27,00Bronzo - Dupondio 2 Assi - g. 13,65Bronzo - Asse - g. 10,90Bronzo - Quadrante - ¼ Asse - g. 3,24
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IL POPOLO ROMANO
Agorà
mercato romano
Mercato romano e agorà
il mercato nasce con la piazza. La piazza principale era l’agorà-> piazza circondata da edifici. aveva zone divise in base alla merce venduta. c’era la divisione tra il mercato degli alimenti e quello genericobanchieri-> sui banchi c’erano i registri le monete e i pegni venditori ambulanti e botteghe vere e proprie in piazza
agorà
si sviluppa sull’agorà, all’inizio non si distingueva dal forum forum->per adunanze pubbliche, giudizi e mercato curia-> con portici tabernae templi e basilichei greci facevano fori quadrati con passaggi sopra il soffitto in italia era usuale fare combattimenti gladiatorii nel foro. i porticati dovevano consentire la vista sulla piazza facendo intercolumni più larghi, ponendo sotto i portici le agenzie di cambio foro romano-> usato per giochi atletici e a fini commerciali curia-> sede del senato, tempio, sede dell’erario pubblico foro-> piazza publica a forma rettangolare proporzionato tra larghezza e lunghezza. c’erano piazze, taberne, edifici (curia, erario, templi, carcere, basiliche)i mercati si dunguevano in base al tipo di merce venduta tipo:Forum VinariumForum PiscariumForum OlitoriumForum CuppedinisForum SuariumForum Bovarium
Mercato romano
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templi romani
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fori romani
Templi e fori romani
Curiosità
i fori romani
Il foro era il cuore dell'attività politica, amministrativa ed economica romana (come l'agorà lo era per i Greci). Era una piazza rettangolare, sul cui perimetro si ergevano dei portici. Intorno al foro si trova la basilica, un'aula colonnata che ospitava il tribunale e la "borsa" romani.I fori si dividono in varie tipologie, le quali sono: (i più importanti sono sottolineati)-foro venale - forum piscarium -forum suarium -forum caprarium -forum esquilinum-foro boario -forum pistorium -forum archemorium -forum pistorium -forum sallusti -foro olitorio -forum cupidinis -forum lanarium -forum vinarium
era un'area dell'antica Roma, in cui si teneva il mercato del bestiame. Nei suoi pressi era pure presente una località dove venivano ammassate grandi quantità di sale (le Salinae), provenienti dalla foce.L'area era divisa tra le regioni augustee VIII (Forum Romanum) e XI (Circus Maximus).Il Foro Boario era frequentemente preda di incendi, come negli anni 213, 203 e 196 a.c., mentre la vicinanza al Tevere lo esponeva alle alluvioni.A partire dal II secolo a.c. le strutture portuali furono spostate più a valle, sotto l'Aventino (Emporium), mentre l'area venne progressivamente occupata da abitazioni private e insulae.
FORO BOARIO
Il Foro Venale (in latino: forum (rerum) venalium) era una mercato dedicato ai vari generi alimentari nell'antica Roma durante la Repubblica e l'Impero. Questi fori erano estensioni del Foro Romano, e comprendevano strutture apposite per i commercianti, edificate sia in epoca repubblicana che imperiale.
FORO VENALE
i fori romani
Il Foro Olitorio (Forum Holitorium) era posizionato alle pendici del Campidoglio,In età repubblicana i vennero edificati tre templi che limitarono l'estensione del mercato, che probabilmente doveva arrivare fino al Tevere.
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FORO OLTORIO
era un'area dedicata al mercato del pesce, le lastre marmoree dove il pesce era venduto sono visibili su entrambi i lati della strada.
FORO PISCARIUM
nuovo mercato destinato alla vendita delle farine, fuori della porta Trigemina..
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FORO PISTORIUM
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Michelangelo Merisi da CARAVAGGIO
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