LE MICROPLASTICHE NELLE LORO FORME
Angela
Created on October 19, 2024
Over 30 million people build interactive content in Genially.
Check out what others have designed:
ANCIENT EGYPT
Learning unit
MONSTERS COMIC "SHARING IS CARING"
Learning unit
PARTS OF THE ANIMAL CELL
Learning unit
PARTS OF A PROKARYOTIC CELL
Learning unit
PARTS OF THE PLANT CELL
Learning unit
Transcript
LE MICROPLASTICHE
DI FRANCESCO KAROL ZANCA
BREVE INTRODUZIONESULLE MICROPLASTICHE
Sono piccoli pezzi di plastica, lunghi meno di 5mm, talvolta invisibili all’occhio umano e presenti in una serie di prodotti di uso quotidiano come cosmetici, vestiti sintetici, borse e bottiglie.Questi inquinanti non biodegradabili, conosciuti con il nome di microplastiche.
01 Come trattare le microplastiche
Il trattamento delle microplastiche con sostanze chimiche naturali è un campo di ricerca che cerca di affrontare il problema legato a esse, utilizzando composti chimici derivati da fonti naturali, come enzimi e prodotti chimici di origine biologica.Questo approccio è interessanteperché cerca di ridurre l'impatto ambientale associato all'uso di sostanze chimiche sintetiche.Molto simile è anche il procedimento che comprende l'uso di metodi e sostanze chimiche tradizionali.
02 LA STORIA DELLA PLASTICA
La storia della plasticaParkesina (1861)Celluloide (1870)Bachelite (1907) Prima plastica di origine sinteticaPVC (1931)Nylon (1938) Prima fibra tessile sinteticaPlexiglas (1938)
03 LE GOMME
La gomma è un materiale polimerico costituito da lunghe catene di idrocarburi.La gomma è costituita da elastomeri,grandi molecole simili a catene che possono essere allungate a grandi lunghezze e recuperare la loro forma originale.È caratterizzata da elasticità, resilienza e tenacità
04 QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLE GOMME
CARATTERISTICHE
PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHEconducibilità elettrica,(isolante)igroscopicità,(isolante)insolubilità.(isolante)PROPRIETA’ MECCANICHEresistenza all’abrasione,resistenza alla rottura,elasticità.PROPRIETA’ TECNOLOGICHEfusibilità etemprabilità.
05 COME AVVENGONO LE RACCOLTE E LAVORAZIONI DELE GOMME NATURALI E SINTETICHE
La gomma naturale, detta anche caucciù, viene ricavata dallattice degli alberi di alcune piante tropicali.TECNICA DI RACCOLTA E LAVORAZIONELa gomma è costituita per il 35% circa da gomma e per il rimanente 65% da acqua e da piccole percentuali di proteine e grassi.Si presenta colloso e appiccicoso se riscaldato, duro se raffreddato.Si incide la corteccia e si raccoglie illattice che cola (3kg circa per albero)in dei recipienti.Il lattice viene fatto coagulareaggiungendo sostanze chimiche.Dopo una spremitura, l’impasto sipresenta in fogli di alcuni cm di spessore.Questi fogli sono poi fatti passareattraverso coppie di cilindri (calandratura)si ottengono fogli di 2-3 mm di spessore,poi si provvede a una affumicatura.I fogli affumicati o increspati vengono imballati e inviati.
MASTICAZIONELa gomma greggia affumicata vienesgretolata.PREPARAZIONE DELLA MESCOLASi aggiungono additivi tra cui Antiossidanti, Cariche rinforzanti,Vulcanizzanti…FORMATURADurante la quale si mette la mescola fusa dentro appositi stampi.VULCANIZZAZIONESi porta il prodotto finito a unatemperatura di 140 – 150 °C peressere sottoposto a un trattamento con lo zolfo che si combina chimicamente con la gomma modificandone la struttura.
Le gomme sintetiche sono prodotte partendo da idrocarburi più semplici di quelli da cui si ricavano le gomme.Poi per polimerizzazione si uniscono a formare lunghe catene.Le gomme sintetiche sono più economiche e maggiormente lavorabili.
06 LA STORIA DELLE GOMME
La storia dello pneumatico ha inizio a metà Ottocento, quando lo scozzese Robert William Thomson depositò all’ufficio brevetti di Londra la sua straordinaria invenzione, dal titolo: “Applicazione di supporti elastici intorno alle ruote di veicoli per diminuire lo sforzo necessario a trainarli, rendere il loro movimento più facile e attutire il rumore che fanno quando si muovono”. Il brevetto, però, finì nel dimenticatoio per molto tempo.
La notorietà dello pneumatico arrivò grazie al chirurgo veterinario scozzese John Boyd Dunlop.Nella primavera del 1888 il figlio si lamentò del fatto che il suo triciclo fosse troppo lento.Dunlop, da bravo papà, si ingegnò per accontentarlo, e sviluppò una gomma vuota riempita d’aria, dandole una sezione adeguata ma senza un peso eccessivo (come invece accadeva con le ruote piene).
VEDIAMO SE HAI CAPITO TUTTO!
SITOGRAFIA