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DEDALO E ICARO

la rielaborazione di d'annunzio

Agata Chiarolini, Giulio Fagnani, Emma Cinquemani, Camilla De Lucia e Rachele Cominelli

gabriele D'ANNUNZIO...

Gabriele D'annunzio nasce a Pescara il 12 marzo 1863. Si appassiona subito alla poesia e nel 1879 pubblica "Primo Vere", una raccolta di traduzioni. Le sue opere più importanti sono: il "piacere", "l'innocente " e "l'Alcyone", quello di cui parleremo noi ora.

E il mio padre destai dal sonno. Dissi: "Padre, è l’ora.’ Non altro dissi. Muto stetti mentr’ei m’accomodava l’ali agli òmeri, mentr’ei gli ammonimenti iterava con voce mal sicura. ‘Giova nel medio limite volare; ché, se tu voli basso, l’acqua aggreva le penne, se alto voli, te le incende il fuoco.Tieni sempre il giusto mezzo. Abbimi duce, séguita il mio solco. Deh, figliuol mio, non esser tropp’oso. Io ti segno la via. Sii buon seguace."

L' ALCYONE

E le mani perite gli tremavano. Il mirabile artiere ebbi in dispregio silenziosamente. ‘Al primo volo io con te lotterò, per superarti. Fin dal battito primo, io sarò l’emulo tuo, la mia forza intenderò per vincerti. E la mia via sarà dovunque, ad imo, a sommo, in acqua, in fuoco, in gorgo, in nuvola, sarà dovunque e non nel medio limite, non nel tuo solco, s’io pur debba perdermi’ risposegli il mio cor silenzioso. […]

brava inesausto il valor mio ché l’animo agitava le morte penne, l’animo immortale e non il braccio breve. Ed ecco, vidi come un’ombra lieve sotto di me nella profonda luce ove non appariva segno alcuno del mare cieco e dell’opaca terra; ancóra un’ombra vidi, un’altra ancóra. E dissi: ‘Icaro, è l’ora.’

Ma il cor non mi mancò. Non misi grido verso il mio fato, come la devota alla saetta aquila moritura; né rimpiansi il paterno ammonimento. […] ICARO, Icaro, anch’io nel profondo Mare precipitai, anch’io v’inabissi la mia virtù, ma in eterno in eterno il nome mio resti al Mare profondo!

GRAZIE PER L'ATTENZIONE!