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Transcript

Lorenzo Passaro Chianese

Il carbone

Inquinamento

La storia del carbone

Decarbonizzazione

Quando si muore di carbone

La linea del carbone

Le miniere

Come si forma

Indice

Che COS'È e come si forma

Il carbone è un combustibile solido composto soprattutto da carbonio, formatosi attraverso la decomposizione anaerobica di sostanze organiche vegetali.Nelle zone paludose, i resti vegetali si accumulano nell'acqua e vengono sepolti dai sedimenti trasportati dai fiumi.I resti vegetali, con il passare dei secoli, vengono spinti anche a migliaia di metri di profondità.Il processo di carbonificazione può impiegare milioni di anni, durante i quali pressione e temperature possono influenzare la quantità di carbonio presente.

Tempo

Potere calorifico

Si è formata circa 12000 anni fa e si forma tuttora

Torba

250 milioni di anni fa

Litantraci

80 milioni di anni fa

Ligniti

400 milioni di anni fa

Antraciti

La macchina a vapore

E al giorno d'oggi?

La storia del carbone e i suoi impieghi

Il carbone veniva utilizzato già nel 1500 a.c. come combustibile, infatti sono state ritrovate tracce di carbone nelle rovine di Jiren Taigoikou, in Cina.La miniera di Fushan, risalente al 1000 a.c., è un'ulteriore prova dello sfruttamento del carbone in Cina.In occidente, Greci e Romani utilizzavano il carbone sia per scaldarsi che per produrre opere di artigianato.Nel tardo medioevo, il carbone veniva usato dai monaci della provincia di Limburgo, nei Baesi Bassi.Com la rivoluzione industriale, il carbone diventa il protagonista della produzione energetica mondiale.Nel 1769, James Watt inventò la macchina a vapore e nel 1804, comparve la prima locomotiva a vapore, che sfruttava il carbone come combustibile.L'introduzione di questa nuova macchina fece aumentare il numero delle miniere di carbone soprattutto in Inghilterra.Negli anni successivi furono introdotte le navi a vapore e gli impianti di riscaldamento degli edifici.Verso la fine dell'800, il carbone venivca utilizzato come colorante per tessuti e per produrre concimi chimici.

le miniere in Italia

Sotterranee

Nelle miniere sotterranee, il carbone viene estratto senza eliminare gli strati superficiali e le vie di accesso al giacimento sono costituite da pozzi verticali e da gallerie orizzontali.Le miniere sotterranee presentano pochi problemi ambientali ma alti rischi per i minatori in quanto il gas metano può invadere le gallerie quando si abbatte una parete, le gallerie posspono franare sotto il peso del materiale, inoltre le polveri respirate provocano seri disturbi respiratori e i rumori delle perforatrici provoca danni all'udito.

Dove si trovano?

Il 95% dei giacimenti di carbone si trova nell'emisfero settentrionale, Cina, Stati Uniti e Russia.In Europa troviamo miniere di carbone in Polonia, Romania, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda e Germania.

+info

A cielo aperto

Se il carbone si trova a profondità non superiori a 30 metri, viene estratto in miniere a cielo aperto, dove si rende accessibile il giacimento dopo aver eliminato strati di suolo e roccia con l'aiuto di cariche esplosive e di scavatrici per l'estrazione dei minerali.Quest'attività è molto dannosa per l'ambiente perchè consuma grandi quantità di acqua, deturpa i paesaggi e rilascia sostanze chimice e tossiche nell'atmosfera.

Le miniere di carbone

Quando si muore di carbone

Il Disastro di Marcinelle L'8 agosto 1956 un incendio scoppiato nella miniera di Bois du Cazier, in Belgio, provocò la morte di 262 minatori tra cui 136 immigrati italiani che si erano trasferiti in Belgio grazie a un accordo tra il governo italiano e quello belga: l'Italia avrebbe fornito manodopera al Belgio in cambio di carbone.L'incendio scoppiò all'interno del condotto principale della miniera, a 975 metri di profondità.In breve fumi e anidride carbonica resero gli impianti di respirazione inutili e l'aria irrespirabile.Questa miniera oggi è patrimonio UNESCO in ricordo della tragedia.Miniera di Benxi, CinaNel 1942, un'esplosione di gas e polvere di carbone, provocò la morte di 1549 lavoratori bloccati nella miniera perchè i dirigenti chiusero un'uscita nel tentativo di contenere l'incendio.Le miniere di carbone nel PakistanQueste miniere generano almeno 15000 tonnellate di carbone al giorno, ma rappresentano un ambiente di lavoro dove il pericolo e lo sfruttamento sono all'ordine del giorno.A causa di gravi carenze nelle misure di sicurezza e salute, ogni anno muoiono in media 200 lavoratori a causa di avvelenamento da gas metano, esplosioni sotterranee, crollo delle pareti della miniera e soffocamento.Gli adulti costretti a lavorare in queste miniere ottengono 6 dollari al giorno, in condizione di moderna schiavitù.Molti dei bambini che lavorano in questi pericolosi giacimenti di carbone sono orfani di circa 9 anni e sono pagati 3 dollari al giorno.La miniera colombiana El CerejonIn Colombia si trova la più grande miniera di carbone a cielo aperto dell'America Latina: El Cerejon, gestita da una multinazionale svizzera. Lo sfruttamento di questa miniera ha creato enormi danni dovuti all'inquinamento e alla devastazione ambientale: il corso d'acqua principale è stato spostato di circa 700 metri e la comunità indigena è stata costretta ad abbandonare la propria terra, inoltre, gli alti livelli di metalli pesanti trovati nel suolo e nell'acqua, hanno causato l'aumento di malattie respiratorie.Da più parti del mondo si chiede la chiusura di questa miniera, ma gli interessi economici e la richiesta di profitto, ne impediscono la chiusura

Inquinamento

Il carbone è una delle fonti di energia più inquinanti e dannose per l'ambiente, il suo utilizzo si porta dietro una serie di effetti a catena sull'ambiente, dalla deforestazione al rilascio di materiali tossici e metalli pesanti.Durante la combustione, il carbone rilascia grande quantità di anidride carbonica, uno dei principali gas responsabili dell'effetto serra e del cambiamento climatico.Dall'estrazione alla pulizia del carbone, dalla produzione di elettricità fino allo smaltimento, il carbone rilascia numerosi inquinanti tossici nell'aria, nel suolo e nelle acque.

Il trattato di Glasgow

Decarbonizzazione

La decarbonizzazione rappresenta il passaggio dai combustibili fossili a fonti di energia rinnovabili a 0 emissioni di carbonio.Ciò non significa l'abbandono improvviso delle fonti fossili ma un'eliminazione graduale.A partire dall'accordo di Parigi sul clima, nel 2015, numerosi Stati e aziende in tutto il mondo, si sono impegnati a favore della decarbonizzazione.L'obiettivo è quello di adottaremisure di sostenibilità per ridurre le emissioni di gas serra e limitarel'aumento della temperaturaglobale a un massimo di1,5 gradi

Il trattato di Glasgow

Il patto per il clima di Glasgow è un accordo raggiunto nel 2021 sui cambiamenti climatici ed è stato firmato dai 197 paesi che vi hanno partecipato.Con il trattato di Glasgow sono stati stabiliti nuovi obiettivi minimi di decarbonizzazione e anche se era stato proposto di eliminare del tutto le centrali a carbone, alla fine gli stati si sono accordati su un semplice invito alla riduzione graduale dell'uso del carbone.L'obbiettivo è quello di ridurre a 0 le emissioni di carbone entro il 2050 attraverso l'eliminazione graduale del carbone, la riduzione della deforestazioone, il passaggio a veicoli elettrici, inoltre i paesi sviluppati si sono impegnati a investire almeno 100 miliardi di dollari l'anno in finanziamenti per il clima

Le antraciti sono il tipo di carbone più raro e si possono trovare soltanto in rocce del Paleozoico.Si tratta della forma più pregiata di carbone, dal momento che la percentuale di carbonio supera il 95%Sono il tipo di carbone con potere calorifico maggiore.

L'uso del carbone ai giorni nostri

Negli ultimi decenni, la produzione di carbone e il consumo di carbone sono aumentati enormemente:La Cina è il paese che consuma più carbone in assoluto.Oggi il carbone viene usato nel settore energetico per la produzione di energia termica ed elettrica, in quello del cemento e in quello dell'industria chimica.

Si tratta di carboni fossili giovani la cui formazione risale a circa 80 milioni di anni fa, derivano da masse di alberi che hanno subito trasformazioni più profonde rispetto alla torba e hanno un contenuto di carbonio del 70%.Vengono utilizzati per la produzione di elettricità nelle centrali elettriche.

È un tipo di carbone originato dalle foreste del Mesozoico, è molto diffuso ed è la qualità di cartbone più utilizzata dall'uomo.I principali giacimenti si trovano negli strati carboniferi della roccia, tra i 400 e i 1200 metri di profondità.Dai litantraci grassi si ottiene il coke metallurgico, che viene utilizzato negli altiforni.

Le miniere e le centrali a carbone in Italia

In Italia esiste soltanto una miniera di carbone attiva ed è la Sulcis Iglesiente e si trova in Sardegna.Però, a causa della bassa qualità del carbone e delle scarse scorte lavorabili, l'Italia ha provveduto a ottenere numerose tonnellate carbonifere da altre potenze mondiali, come Australia e Stati Uniti.Sono 7 le centrali a carbone in italia, di queste quattro sono in funzione, quella di Monfalcone è in corso di conversione a gas e quella Enel a La Spezia è chiusa. 2 centrali si trovano in Sardegna, una in Liguria, una in Friuli, una in Veneto, una in Puglia e l'altra in Lazio.I 7 impianti sono destinati ad essere fermati o riconvertiti entro il 2027.La guerra in Ucraina ha posticipato la chiusura degli impianti a carbone.

La torba è un carbone di età recente, è un materiale leggero e spugnoso, composto al 90% da acqua, pertanto è poco utilizzata come combustibile, viene utilizzata maggiormente per produrre concimi chimici e fertilizzanti.