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AKHENATON E NEFERTITI

Quest'opera è conservata all'Ägyptisches Museum di Berlino.

Akhenaton e Nefertiti è il nome di un bassorilievo realizzato su una stele in calcare risalente al 1355 a.C.; esso è alto 32 cm e largo 50 cm circa.

Questa è una delle testimonianze più significative dell'arte amarniana. La parola deriva da Tell el-Amarna, termine moderno dell'antica località di Akhenaton (che prende il nome dal faraone in questione che la fonda), usata per indicare la produzione artistica egiziana collegata all'antico Akhenaton.

L'opera rappresenta il faraone Akhenaton e la regina Nefertiti in una scena quotidiana e domestica, poiché questi due si prendono cura delle loro tre figlie.

Il faraone Akhenaton, marito della regina Nefertiti che sta guardando, tiene in braccio la figlia maggiore mentre siede su uno sgabello e appoggia i piedi su di un cuscino.

La regina Nefertiti, moglie del faraone Akhenaton che sta guardando, tiene in braccio le altre due figlie mentre siede su uno sgabello con i piedi appoggiati su di un cuscino.

Figlia maggiore della coppia che mentre è baciata dal padre indica la madre.

Figlia di mezzo che indica il padre.

Figlia minore che gioca con gli orecchini della madre.

Il dio Sole Aton illumina e dà affetto alla famiglia reale giorno dopo giorno. Ci si riferisce alla riforma religiosa di Akhenaton, dove il faraone cerca di abolire il politeismo e di convertire il suo popolo al culto monoteista del dio Sole Aton (cambiando anche il proprio nome da Amenofi IV a Akhenaton che significa proprio "colui che compie il volere di Aton").

I soggetti sono raffigurati come di consueto nell'arte egizia.