La scuola di Francoforte
fiorella.vasile07
Created on October 18, 2024
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Transcript
La scuola di Francoforte
02. Maggiori esponenti
Indice
01. Introduzione
03. Marcuse
01. Introduzione
La critica si volge:
- al capitalismo e all'errore di Marx nel prevedere la sua fine;
- al piano politico dei totalitarismi;
- alla democrazia.
Nasce all'inizio del 1920. L'obiettivo principale è di dar vita ad una filosofia sociale come teoria critica per correggere le contraddizioni della società.
02. Maggiori esponenti
Indice
01. Introduzione
03. Marcuse
Fromm
Horkheimer e Adorno
02. Maggiori esponenti
02. Maggiori esponenti
Indice
01. Introduzione
03. Marcuse
Opere
Vita (1898-1979)
03. Marcuse
Nasce a Berlino da una famiglia ricca di origine ebraica e studia filosofia. Si trasferisce a Francoforte dove diviene membro dell’istituto per la ricerca sociale. Con l’ascesa del nazismo si traferisce negli Stati Uniti. Ottiene la cattedra di politica e filosofia all’università di Boston ma a causa delle sue idee radicali perde il posto e si trasferisce all’università di San Diego in California. Muore in Germania a causa delle conseguenze dovute ad un’emorragia celebrale.
Filosofia e teoria critica, Ragione e rivoluzione
Opere
03. Marcuse
Eros e civiltà
Uomo a una dimensione
Critica della tolleranza
Infatti in «ragione e rivoluzione» afferma che il pensiero di Hegel contiene un invito a cogliere, con l’ausilio della ragione, gli elementi degeneranti per modificarli.
In conclusione secondo Marcuse l’elemento decisivo per una società razionale è la subordinazione dell’economia ai bisogni degli individui. Sostiene inoltre che la ragione sia una guida e che vada coniugata con la fantasia.
Nella rivista ufficiale della scuola di Francoforte propone di unire materialismo e idealismo. Nella teoria critica da lui sviluppata viene accettata la convinzione del materialismo secondo cui la felicità può essere raggiunta attraverso un cambiamento delle condizioni materiali; dall’idealismo viene ripresa l’importanza della ragione per correggere il mondo, ma viene respinto il concetto affermato dalla famosa espressione di Hegel “tutto cio che è reale è razionale”.
Filosofia e teoria critica, Ragione e rivoluzione
Opere
03. Marcuse
Eros e civiltà
Uomo a una dimensione
Critica della tolleranza
Marcuse fa riferimento a Freud secondo cui per creare la civiltà l'uomo deve abbandonare il principio di piacere e affidarsi al principio di realtà che tende a rendere il piacere più sicuro. Il capitalismo ha aggiunto però una repressione addizionale che presenta una restrizione degli istinti. Il principio di realtà si è trasformato quindi in principio di prestazione in base al quale il lavoro non soddisfa più i propri bisogni ma serve ad accumulare risorse e a dominare la natura.
Il principio di prestazione ha portato ad un progresso intellettuale che consente di immaginare una società dove il lavoro faticoso viene trasformato in gioco. Questo processo è guidato dalla fantasia.
Filosofia e teoria critica, Ragione e rivoluzione
Opere
03. Marcuse
Eros e civiltà
Uomo a una dimensione
Critica della tolleranza
La speranza è rappresentata dagli esclusi, ad esempio gli studenti '68.
Marcuse afferma che nella società capitalista prevale una non-libertà democratica; infatti la società ha creato dei bisogni falsi che essendo comuni la uniformano, cancellando anche le divisioni di classe= conformismo. L'uomo è considerato a una dimensione in quanto non è in grado di immaginare una società diversa neanche con la fantasia.
Filosofia e teoria critica, Ragione e rivoluzione
Opere
03. Marcuse
Eros e civiltà
Uomo a una dimensione
Critica della tolleranza
E' sbagliato confondere la democrazia con il relativismo, ovvero mettere ogni idea sullo stesso piano infatti alle persone andrebbero presentate diverse opinioni, permettendo loro di scegliere in autonimia. Ma secondo l'autore la libera scelta dell'individuo è viziata in quanto i principi dell'individuo sono già delineati in anticipo.
Secondo Marcuse la società moderna sembra essere democratica, in realtà non tollera dissenzo ma solo ambiti superficiali non pericolosi per il sistema.
Vasile Fiorella, Pasquale Natalia, Presutti Francesco, Foligno Francesca, Adduocchio Giulia.
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Secondo Fromm il potere totalitario si basa su «un’autorità inibitoria», dunque le persone sfuggono dalla libertà sottomettendosi al potere senza limiti.
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