More creations to inspire you
RACISM AND HEALTHCARE
Presentation
FACTS IN THE TIME OF COVID-19
Presentation
FOOD 1
Presentation
TANGRAM PRESENTATION
Presentation
COUNTRIES LESSON 5 GROUP 7/8
Presentation
STAGE2- LEVEL1-MISSION 2: ANIMATION
Presentation
LIBRARIES LIBRARIANS
Presentation
Transcript
by matteo maria morleo, pietro riondino, riccardo gagliano
mummificazione
EGYPT
Cos'è la mummificazione?
La mummificazione è un processo, naturale o artificiale, in cui un cadavere subisce una disidratazione massiccia così veloce che i tessuti rimangono come "fissati". Servono particolari condizioni esterne e interne per ottenere questo processo. Il corpo mummificato ha un colore brunastro, con la pelle di consistenza del cuoio o della pergamena, che aderisce alle ossa. I tratti della persona si conservano abbastanza bene.
La mummificazione, era un' arte complessa poiché richiedeva una conoscenza anatomica specifica, veniva praticata dai sacerdoti e consisteva nell’estrazione degli organi interni attraverso un uncino di bronzo. Successivamente il corpo veniva immerso per 40 giorni in acqua salata per portarlo ad essiccazione.
Perchè era un'arte complessa?
Le condizioni ambientali favorevoli alla mummificazione sono: clima caldo, secco e ventilato, che ostacola la putrefazione; inumazione in terreni asciutti capaci di assorbire i liquidi in grande quantità; presenza di certi tipi di muffe che disidratano il corpo. Mummificazioni parziali si hanno in persone decedute in ambienti chiusi, riscaldati e ben ventilati, quando il corpo giace su materiali che assorbono acqua.
la mummificazione naturale
I fattori che favoriscono i processi di mummificazione naturale sono la denutrizione, l'età avanzata, grosse emorragie. In media, un processo di mummificazione dura 6/12 mesi, ma ci sono prove e casi di mummificazioni avvenute in 2/3 mesi, eccezionalmente in 2/3 settimane. Anche condizioni di freddo intenso possono portare ad una mummificazione come nel caso della mummia del Similaun.
+INFO
Dal cadavere mummificato è possibile prendere le impronte digitali mediante tecniche che reidratano le parti molli delle dita. Per esempio, si possono immergere le dita in una soluzione di idrato di sodio fra il 3 e l'8%, a seconda del grado di essiccamento. Si lasciano in immersione per alcune ore – o alcuni giorni se necessario – poi si prendono le impronte su una superficie cosparsa di polvere d'alluminio o argento e si fotografa a luce radente.
grazie per l'ascolto!
Got an idea?
Use this space to add awesome interactivity. Include text, images, videos, tables, PDFs... even interactive questions!Premium tip: Get information on how your audience interacts with your creation:
- Visit the Analytics settings;
- Activate user tracking;
- Let the communication flow!