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i suoi dogmi e le sue regole

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Transcript

柔道

Palagi Valentina LICEO G.D. CASSINI A.S. 2024-2025

IL JUDO

LA STORIA

Autocontrollo e umiltà

Cedere per vincere

Rispetto e la cortesia

Miglioramento personale continuo

Mutua prosperità e beneficio reciproco

I DOGMI

Il miglior uso dell'energia

LE REGOLE DEL JUDO

Il rispetto e la cortesia

  • Significato: Il rispetto è fondamentale in ogni aspetto del Judo. Ciò include il rispetto per il proprio maestro, per i compagni di allenamento, per l’avversario e per se stessi.
  • Applicazione nel Judo: Il rispetto è espresso in diversi modi, come il saluto (Rei) all'inizio e alla fine di ogni pratica e combattimento. Questo gesto dimostra umiltà e riconoscimento dell'importanza dell’altro.
  • Applicazione nella vita quotidiana: Il rispetto e la cortesia sono valori che vanno praticati anche al di fuori del tatami, nelle interazioni quotidiane con gli altri, favorendo la convivenza civile e il rispetto delle differenze.

Sanzioni (Shido e Hansoku-make) Shido (Ammonizioni): Le penalità vengono assegnate per infrazioni minori delle regole. Tre Shido ricevuti da un atleta comportano la squalifica. Alcune infrazioni che comportano Shido includono:-Difendersi passivamente, evitando il combattimento. -Uscire deliberatamente dall'area di gara. -Attaccare in modo scorretto o pericoloso. Hansoku-make (Squalifica diretta): È la squalifica diretta e viene assegnata per infrazioni gravi o per il terzo Shido. In questo caso, l'avversario vince con Ippon. Le violazioni gravi che portano al Hansoku-make includono: -Eseguire tecniche vietate, come attacchi al ginocchio. -Comportamenti scorretti o pericolosi.

Punteggi minori Prima del 2017, esisteva anche il Yuko, un punteggio minore, ma è stato eliminato. Ora, i punteggi sono solo Ippon e Waza-ari.

Autocontrollo e umiltà

  • Significato: Nel Judo, l'autocontrollo è essenziale, soprattutto quando si acquisiscono competenze che possono essere pericolose. Il rispetto per gli altri e la pratica costante dell'umiltà sono essenziali per non usare mai il Judo in modo scorretto.
  • Applicazione nel Judo: Il judoka deve mantenere sempre il controllo delle proprie emozioni, evitando comportamenti aggressivi o irrispettosi verso gli altri. L'umiltà è centrale, poiché il vero progresso nel Judo avviene attraverso la consapevolezza dei propri limiti.
  • Applicazione nella vita quotidiana: Questo principio insegna a essere pazienti, rispettosi e a non reagire impulsivamente di fronte alle difficoltà. L'umiltà permette di crescere come individui e riconoscere il valore degli altri.

Jita Kyoei (自他共栄) - Mutua prosperità e beneficio reciproco

  • Significato: Questo principio si fonda sull'idea che il progresso individuale e collettivo siano interdipendenti. La prosperità di un individuo è legata a quella della comunità, quindi è importante promuovere il reciproco beneficio.
  • Applicazione nel Judo: Nel Judo, per progredire, si deve collaborare con i propri compagni di allenamento. Solo attraverso l'interazione e il rispetto reciproco si può migliorare, poiché entrambi i praticanti traggono beneficio dall'allenamento.
  • Applicazione nella vita quotidiana: Questo principio è un invito alla cooperazione e alla convivenza armoniosa con gli altri. In ogni interazione umana, l'obiettivo dovrebbe essere quello di creare benefici per entrambe le parti.

Comandi dell'arbitroDurante un incontro, l'arbitro utilizza comandi specifici in giapponese:

  • Hajime: Inizio del combattimento.
  • Matte: Interruzione momentanea del combattimento.
  • Soremade: Fine dell'incontro.
  • Ippon: Assegnazione della vittoria piena.
  • Waza-ari: Mezza vittoria.
  • Osaekomi: Immobilizzazione valida.
  • Toketa: Fine dell'immobilizzazione.
  • Shido: Ammonizione.
  • Hansoku-make: Squalifica.

Miglioramento personale continuo

  • Significato: Il Judo è visto come una "via" (道, Dō) di crescita personale, fisica e morale. Non si tratta solo di apprendere tecniche di combattimento, ma di migliorare costantemente se stessi.
  • Applicazione nel Judo: I judoka (praticanti di Judo) sono incoraggiati a lavorare continuamente per perfezionare le loro abilità tecniche e il loro carattere, accettando le sfide e imparando dagli errori.
  • Applicazione nella vita quotidiana: Questo dogma implica l'impegno costante nel migliorarsi, sia nelle abilità personali sia nel comportamento morale. Il Judo è una disciplina di autodisciplina, che si riflette nel desiderio di crescere come persone migliori.

Area di combattimentoIl combattimento avviene su un tatami, un tappeto di forma quadrata.

  • L'area di gara è generalmente di 8x8 metri (a livello olimpico), con una zona di sicurezza di 3 metri intorno.
Se un atleta esce dall'area di gara, l'arbitro interrompe l'incontro con il comando "Matte" (fermo).

Seiryoku Zenyo (精力善用) - Il miglior uso dell'energia
  • Significato: Questo principio si riferisce all'uso efficiente e ottimale dell'energia fisica e mentale in tutte le situazioni. In altre parole, significa evitare lo spreco di energia e utilizzarla al meglio per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
  • Applicazione nel Judo: Durante la pratica, ciò si traduce nell'utilizzare la forza e l'energia dell'avversario a proprio vantaggio, piuttosto che opporre resistenza diretta. L’obiettivo è proiettare o immobilizzare l'avversario con il minimo sforzo.
  • Applicazione nella vita quotidiana: Fuori dal tatami (il tappeto di allenamento), il principio invita a ottimizzare le risorse disponibili, cercando soluzioni intelligenti ai problemi e imparando a gestire situazioni con efficienza.

Tecniche proibitePer proteggere l'incolumità degli atleti, alcune tecniche sono vietate, soprattutto per i più giovani:

  • Attacchi diretti alle articolazioni del ginocchio o della schiena.
  • Colpi diretti con mani o piedi.
  • Tecniche di proiezione pericolose, come le proiezioni con caduta sulla testa.

Cedere per vincere

  • Significato: Questo principio, che potrebbe sembrare controintuitivo, si basa sull'idea di sfruttare la forza dell'avversario a proprio vantaggio. Piuttosto che resistere, si "cede" alla forza dell'avversario, per poi utilizzarla contro di lui.
  • Applicazione nel Judo: Tecniche come il nage-waza (proiezioni) o il ne-waza (lotta a terra) richiedono che il judoka non combatta direttamente contro la forza dell’avversario, ma la utilizzi per sbilanciarlo e ottenere il controllo.
  • Applicazione nella vita quotidiana: Nella vita, questo principio invita a non affrontare i problemi con rigidità, ma ad adattarsi e cercare soluzioni che sfruttino le circostanze a proprio favore, proprio come si fa nel Judo.

Tecniche consentite Le tecniche nel Judo si dividono principalmente in tre categorie: Nage-waza (Tecniche di proiezione): Tecniche per sbilanciare l'avversario e farlo cadere. L'atleta deve cercare di proiettare l'avversario sulla schiena con controllo e potenza. Ne-waza (Tecniche a terra): Comprende immobilizzazioni, strangolamenti (shime-waza) e leve articolari (kansetsu-waza). L'obiettivo è immobilizzare l'avversario a terra o costringerlo a cedere. Katame-waza (Tecniche di controllo): Tecniche di controllo a terra, come bloccare l'avversario per 20 secondi, ottenendo la vittoria per immobilizzazione (osaekomi).

Durata del combattimento Uomini e donne: Un incontro dura generalmente 4 minuti di tempo effettivo. Se al termine del tempo regolamentare nessuno ha vinto, si entra in un periodo di Golden Score (punto d'oro), dove il primo a segnare un punto vince.

VittoriaEsistono diversi modi per vincere un incontro di Judo:

  • Ippon (vittoria piena): L'obiettivo finale è ottenere un Ippon, che termina immediatamente l'incontro. L'Ippon può essere ottenuto in diversi modi:
-Proiettando l'avversario sulla schiena con controllo, forza e velocità. -Immobilizzando l'avversario a terra per 20 secondi. -Facendo cedere l'avversario attraverso un strangolamento o una leva articolare.
  • Waza-ari (mezza vittoria): Se la proiezione non soddisfa tutti i criteri per un Ippon (per esempio, l’avversario non cade completamente sulla schiena), si assegna un Waza-ari. Due Waza-ari equivalgono a un Ippon e terminano l'incontro.
  • Osaekomi (immobilizzazione): Immobilizzare l’avversario a terra per almeno 10 secondi vale un Waza-ari, mentre 20 secondi valgono un Ippon.