Micerino in compagnia della moglie Khamerer-Nebti
Rachele Barbierimagali
Created on October 17, 2024
More creations to inspire you
THE STONEWALL RIOTS
Interactive Image
HISTORY OF THE LGBTQ+ PRIDE FLAG
Interactive Image
AN INTRODUCTION TO LGBTQ+ TERMS
Interactive Image
HOW TO MAKE YOUR CLASSROOM LGBTQ+ RIENDLY
Interactive Image
BISEXUALITY
Interactive Image
THE SOLAR SYSTEM
Interactive Image
CELEBRATE BLACK AUTHORS OF TEEN BOOKS!
Interactive Image
Transcript
Il capo è eretto e acconciato con il Nemes che consisteva in una cuffia di stoffa, spesso lino, che avvolgeva il capo aprendosi lateralmente a esso in due ampie ali per poi ricadere sul petto e sulle spalle. Il Nemes simboleggiava la natura divina del faraone.
Il faraone è in posizione stante, cioè in piedi: le braccia si estendono lungo il corpo in modo rigido, ha i pungi chiusi attorno a brevi scettri, simboli di autorità e dominio.
L’unico segno di movimento è la gamba sinistra avanti che simboleggia movimento e vitalità. Questo stile iconografico era una convenzione artistica dell’epoca, usata per rappresentare una figura che è viva, attiva e pronta all’azione.
Anche la regina è stante, più bassa e minuta, indossa una tunica di lino lunga, sottile e aderente.
Ella abbraccia il marito cingendolo alla vita con il braccio destro e, appoggiando contemporaneamente, la propria mano sinistra sul braccio sinistro del consorte, secondo una convenzione che sta simbolicamente a significare un’unione felice.
La lavorazione del basalto, materiale di estrema durezza e resistenza, emblematico utilizzato nella statuaria egizia, rappresenta una testimonianza straordinaria dell'ingegnosità e della maestria degli antichi Egizi.
(2520 a.C., scolpita in basalto, Altezza di 142 cm, Attualmente collocata al Museum of Fine Arts di Boston)