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Giuseppe Mazzini e i Fratelli Bandiera
Bruno Carmignani
Created on October 16, 2024
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Transcript
Giuseppe Mazzini e i fratelli bandiera
Bruno Carmignani
Chi era Giuseppe Mazzini?
Giuseppe Mazzini assieme a Garibaldi e Cavour è considerato uno dei “padri della patria” e dei simboli del Risorgimento italiano
Quando iniziò la sua vita di patriota?
Sin da giovane si era accostato alle idee democratiche e patriottiche e aveva aderito alla Carboneria. Partecipò quindi alle cospirazioni contro il governo sabaudo, finendo arrestato nel 1830. Fu rilasciato per mancanze di prove, però fu costretto a emigrare a Marsiglia. Cominciò così a 26 anni la sua vita da esule
Mazzini fonda la giovine Italia
Nel 1831 Mazzini fondò in esilio a Marsiglia la Giovine Italia. La Giovine Italia era un’associazione clandestina di rivoluzionari di professione che volevano un’Italia unita e repubblicana con un governo eletto dal popolo. Convinti della necessità di un legame strettissimo tra «pensiero e azione» (la famosa formula mazziniana), Mazzini e i suoi seguaci non aspettarono il maturare di condizioni internazionali favorevoli pe mettere in atto i loro progetti e organizzarono una serie di tentativi insurrezionali in Italia.
Perché fallirono i moti mazziniani?
I moti mazziniani, che esplosero tra il 1831 e il 1834, tuttavia fallirono, per la scarsa organizzazione e per la mancata diffusione degli ideali liberali e repubblicani tra operai e contadini. Da qui una profonda ci fu una crisi di sfiducia verso le idee mazziniane.
La tempesta del dubbio di Mazzini
Mazzini però non rinunciò al suo sogno e superò velocemente la «tempesta del dubbio», così come la chiamò Mazzini stesso, caratterizzata dal rimorso di aver sacrificato tante vite (tra cui quelle di veri amici come Jacopo Ruffini) senza aver centrato alcun obiettivo. Superò la crisi convincendosi che la causa nazionale italiana era più importante di ogni accidentale insuccesso.
mazzini fonda la giovine europa
Rifugiatosi in Svizzera, nel 1834 fondò la Giovine Europa, che in due anni riuscì ad articolarsi in diverse organizzazioni nazionali: Giovine Germania, Giovine Polonia, Giovine Svizzera. La Giovine Europa rappresentò il primo tentativo di dare vita a un’organizzazione democratica europea. Si trattò però di un’iniziativa che ebbe un valore soprattutto simbolico e scarsi effetti sul piano operativo
L’esilio a Londra e il ritorno in Italia
Nel 1837 espulso dalla Svizzera si rifugiò a Londra, dove visse quasi in miseria, non interruppe mai la sua propaganda in Italia. Nel 1848, allo scoppio della Prima guerra d’indipendenza italiana, Giuseppe Mazzini rientrò in Italia dall’esilio, offrendo il suo aiuto al re Carlo Alberto di Savoia. Era convinto che il re avesse dato inizio alla guerra per la riunificazione dell’intera Italia e per la sua trasformazione in uno Stato costituzionale moderno. Ma l’illusione durò poco. Carlo Alberto mostrò scarsa risolutezza nel condurre le operazioni militari e si preoccupò soprattutto di preparare l’annessione del Lombardo-Veneto al Piemonte.
Triumviro della Repubblica romana
Il 29 marzo 1849 Mazzini è nominato triumviro della neonata Repubblica romana insieme a Carlo Armellini e Aurelio Saffi. La Repubblica romana ebbe però vita breve. Infatti, dal suo esilio di Gaeta, papa Pio IX si era rivolto alle potenze cattoliche per essere ristabilito nei suoi territori. All’appello del papa risposero l’Austria, la Spagna, il regno di Napoli e la Repubblica francese. Luigi Napoleone Bonaparte attaccò Roma, dove nel frattempo erano arrivati pure il generale Giuseppe Garibaldi e volontari da tutta la penisola. Dopo una prima vittoria di Garibaldi, i francesi costrinsero alla resa il generale e i suoi uomini. Mentre Pio IX ritornava sul trono papale, Mazzini si recò esule prima in Svizzera e poi in Inghilterra.
Il Partito d'AzioneNel 1853 fondò il Partito d’Azione, ma tutte le azioni da lui promosse andarono incontro alla repressione. L’insuccesso più grave fu la spedizione di Carlo Pisacane a Sapri nel 1857.
gli ultimi anni di giuseppe mazzini
Negli anni successivi dedicò molte delle sue energie alla questione sociale e alla battaglia per l’elevazione delle condizioni delle classi lavoratrici. Nel 1864 partecipò a Londra alla fondazione della Prima internazionale dei lavoratori, opponendosi alle posizioni dei marxisti e degli anarchici, perché, in quanto riformista democratico, non condivideva le loro teorie rivoluzionarie. Nel 1870, mentre si recava a Palermo per preparare un’insurrezione popolare, lo arrestarono e lo rinchiusero nel carcere di Gaeta per alcuni mesi. Morì il 10 marzo 1872 a Pisa, clandestino, sotto il falso nome di dottor Brown.
i fratelli bandiera
Attilio Bandiera (1810-1844) - Emilio Bandiera (1819-1844). Figli di un alto ufficiale della Marina austriaca, ed ambedue avviati alla carriera militare, votarono la loro giovinezza alla libertà ed al riscatto dell'Italia. Fondata dapprima una società segreta, la Esperia, e passati poi nel movimento mazziniano, i Bandiera svolsero un’intensa attività patriottica, che non sfuggì alla polizia austriaca. Costretti a riparare a Corfù (sotto la protezione inglese), i Bandiera con un pugno di amici (219), per quanto sconsigliati dallo stesso Mazzini, tentarono uno sbarco in Calabria sperando di ridestare l'insurrezione scoppiata nel 1844 a Cosenza ma, ignari che il moto fosse già stato stroncato per la mancata partecipazione della popolazione che, ancora una volta non si era mossa, furono subito scoperti: traditi da un compagno, il còrso Boccheciampe, furono catturati dai Borbonici, otto furono processati e condannati al carcere duro, gli altri furono fucilati nel Vallone di Rovito, presso Cosenza (25 luglio 1844).