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Il rapimento

Era il 29 ottobre 2013 e, alle ore 16, venne annunciato in tv l'arresto di Matteo Papano, un ragazzo pulito, come tanti altri, senza precedenti e figlio di un ambasciatore. Era stato accusato del rapimento del minore, Andrea Bianchi, figlio di Luca Bianchi, un famoso magistrato Italiano, molto apprezzato in Europa, ma non ben visto in Italia.

Il rapimento avvennne mentre Andrea Bianchi giocava spensierato a calcio nel giardino della villa del padre a Roma

Il rapimento avvenne mentre Andrea Bianchi tornava a casa da scuola. I rapitori, dopo averlo sequestrato, lo chiusero dentro ad un piccolo furgoncino e poi scapparono.

Dopo cinque anni dall'arresto di Matteo Papano, vennero riaperte le indagini e clamorosamente Matteo Papano venne scarcerato. Gli agenti speciali avevano trovato delle impronte di Matteo Papano su delle corde legate ai piedi di Andrea Bianchi e per questo motivo il ragazzo era stato arrestato. Purtroppo il laboratorio di chimica forense aveva commesso un incommensurabile errore e quindi Matteo Papano era innocente. I rapitori del povero Andrea Bianchi, dunque, erano ancora in circolazione.

Nel furgoncino Andrea Bianchi provò a liberarsi, ma non ci riuscì. Poco dopo i rapitori lo portarono in una villa abbandonata di un ex narcos.In questa villa lo torturarono per ben cinque giorni. Le forze dell'ordine non riuscivano a capire chi fosse il rapitore e le ricerche continuarono.

I rapitori presero il telefono di Andrea Bianchi e chiamarono il padre per chiedere un riscatto, ma la polizia rintracciò la chiamata

I rapitori si coprirono volto e partirono in macchina con Andrea Bianchi sempre più preoccupato per quello che poteva succedere.

Questo è un paragrafo pronto a contenere creatività, esperienze e storie geniali.

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Nel giro di qualche secondo Andrea Bianchi si ritrovò in una piccola macchina con i due rapitori che gli tolsero il telefono per non farlo comunicare con nessuno. Dopo circa venti minuti di viaggio arrivarono a destinazione, in un piccolo appartamento devastato da muffa e con ragni e topi ovunque.

Le forze dell'ordine non riuscivano a capire chi fosse il rapitore e le ricerche continuarono.

I rapitori presero il telefono di Andrea Bianchi e chiamarono il padre per chiedere un riscatto, ma la polizia rintracciò la chiamata

I rapitori si coprirono volto e partirono in macchina con Andrea Bianchi sempre più preoccupato per quello che poteva succedere.

La polizia riuscì a rintracciare la chiamata fatta dai rapitori al padre di Andrea Bianchi e riuscirono a trovare l'indirizzo della grande villa abbandonata in cui il ragazzo era stato portato. Le forze dell'ordine fecero irruzione nella grande villa per riprendere Andrea Bianchi e arrestare i rapitori. Dietro a tutta questa storia c'era Gabriel Conte, il figlio di Ciro Conte, un famosissimo mafioso napoletano. A Gabriel Conte serviva una grandissima cifra di soldi che avrebbe ottenuto attraverso questo riscatto.Questi soldi sarebbero serviti per scarcerare il padre e fargli vivere in serenità gli ultimi anni di vita.

CAMBIA FINE CAMBIANDO LA TUA SCELTA

FINE

I rapitori partirono, il loro obiettivo era quello di arrivare al centro di Roma e di proiettare, su un maxi schermo, le immagini di loro con una pistola puntata contro Andrea Bianchi mentre chiedevano un riscatto in cambio dell'incolumità del bambino. Se non lo avessero ottenuto avrebbero sparato ad Andrea. Durante il tragitto, però, una volante della polizia riuscì a fermare i rapitori e finalmente fu smascherato il committente dell'atto criminale:Gabriel Conte, il figlio di Ciro Conte un ex mafioso ormai carcerato, a cui servivano molti soldi per scarcerare il padre.Secondo lui questa era la maniera piu facile.

CAMBIA FINE CAMBIANDO LA TUA SCELTA

FINE

Matteo viene finalmente scarcerato e i colpevoli condannati.

FINE

Scritto dalla classe 3Fdella scuola Di Consiglio dell'Ic Via Casal Bianco