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La Salmonella
Luca Bosco
Created on October 14, 2024
Tratto La salmonella parlando in modo breve della sua struttura, come prevenirla..etc
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Bosco 2AL <3
Salmonella: Dal Laboratorio alla Tavola
Salmonella: Dal Laboratorio alla Tavola
La Salmonella è un batterio Gram negativo, noto per essere la causa principale di numerose infezioni alimentari. La sua parete cellulare è sottile e protetta da una membrana esterna, una struttura complessa che contribuisce alla sua resistenza e patogenicità. Presenta una forma bacillare e mobile, con flagelli che permettono il movimento. Questi batteri sono anaerobi facoltativi, adattandosi con efficienza sia in presenza che in assenza di ossigeno, il che ne aumenta la capacità di sopravvivenza in ambienti diversi.
La salmonella
LA SALMONELLOSI
La salmonellosi è un'infezione causata dai batteri del genere Salmonella, trasmessa principalmente tramite alimenti o acqua contaminata, come carne cruda, uova e latte non pastorizzato.
Sintomi e cure
I sintomi della salmonellosi, che si manifestano generalmente da 6 a 72 ore dopo l'esposizione, includono diarrea, dolori addominali, febbre, nausea, vomito e malessere generale. Nei casi gravi, possono esserci febbre alta e complicazioni intestinali.
La salmonellosi si cura principalmente con idratazione. Nei casi gravi, possono essere necessari antibiotici, ma nella maggior parte dei casi si risolve da sola in pochi giorni. Il recupero avviene generalmente in una settimana, a meno di complicazioni.
Prevenzione
La prevenzione si basa su una corretta cottura degli alimenti, igiene personale e, in alcuni casi, vaccinazione contro la febbre tifoide.
Curiosità:
Il nome Salmonella deriva dal veterinario statunitense Daniel Elmer Salmon, che nel 1885 studiò un'infezione nei maiali causata da un batterio. Sebbene fu Theobald Smith che la scoprì nel 1885, mentre studiava un'epidemia di febbre tifoide. Il trattamento iniziale era basato sulla reidratazione, mentre gli antibiotici divennero disponibili negli anni '40. Negli anni '50 fu sviluppato un vaccino per la febbre tifoide, e oggi continua la ricerca per combattere le infezioni e prevenire le epidemie alimentari.