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PREISTORIA

Il concetto "preistoria nacque nel corso dell'Ottocento per definire il periodo in cui l'umanità, ignorando la scrittura, non potè lasciare testimonianze delle proprie attività.

Età della pietra

4000-500 a.C.

6000-4000 a.C.

8000-6000 a.C.

1,8 milioni di anni fa - 10.000 a.C.

cronologia della preistoria

Paleolitico

Gli uomini abitano nelle caverne, sono nomadi, usano asce in pietra e vivono di caccia e di raccolta di piante spontanee. Verso la fine di questo periodo nasce l'arte rupestre, cioè la pittura o l'incisione sulle rocce, e si realizzano anche piccole sculture.

Mesolitico

Gli uomini iniziano a riunirsi in villaggi e realizzano oggetti in pietra maggiormente rifiniti.

Neolitico

li uomini vivono in villaggi di capanne e si dedicano all'allevamento e all'agricoltura. Realizzano armi e attrezzi attraverso la levigatura della pietra e inventano la ceramica; costruiscono le prime architetture megalitiche, cioè composte di enormi blocchi di pietra.

Età dei metalli

Età del rame (4000-3000 a.C.): vengono realizzate armi da taglio in rame. Intorno al 3000 a.C. circa appaiono le prime forme di scrittura in Mesopotamia.Età del bronzo (3000-1200 a.C.): viene inventata una lega molto resistente composta di rame e stagno, il bronzo.Età del ferro (1200-500 a.C.): al bronzo si affianca il ferro, metallo ancora più resistente destinato alla produzione di pugnali e lame.

Grotta di Altamira
Grotta di Lascaux

La nascita della pittura

La storia dell'uomo comincia con la storia dell'arte: la pittura è la prima attività manuale che ha separato definitivamente gli esseri umani dagli ominidi.La pittura è anche il primo linguaggio con cui l'uomo ha imparato a comunicare, decine di migliaia di anni prima di inventare la scrittura. Durante la preistoria la pittura ha per l'uomo una funzione quasi magica:dipingere sulla roccia è un modo per modificare gli eventi, per assicurarsi una buona caccia, per controllare un mondo selvaggio che lo spaventa, le grotte decorate svolgevano anche la funzione di santuari e luoghi di culto. I colori utilizzati erano pochi, ricavati da pigmenti naturali. I soggetti dell'arte parietale sono soprattutto animali, in particolare mammut, cavalli, bisonti, cervi, rinoceronti, pesci, rettili e uccelli erano invece più rari. Sono presenti anche immagini umane, maschili e femminili, e di parti del corpo, mani soprattutto. Le scene con più figure rappresentate insieme erano quasi sempre di caccia.

Le rare sculture paleolitiche, sono sempre opere di piccolo formato, alte al massimo 20 centimetri, di avorio, osso, corno di renna, pietra tenera, come il calcare o la steatite, a volte con decorazioni a incisione. I soggetti sono animali e figure antropomorfe, cioè dalle sembianze umane; tra queste ultime erano particolarmente diffuse le cosiddette Veneri paleolitiche, di cui abbiamo un esempio nella Venere di Willendorf, chiamata Venere dal suo scopritore, dal nome della dea romana della bellezza, dell'amore e della fertilità.Le grandi forme della Venere di Willendorf fanno pensare che la statuina sia legata alla fecondità femminile: avrebbe avuto una funzione propiziatoria, come quella delle scene di caccia dell'arte rupestre. La mancanza dei piedi dipende forse dal fatto che la statuina doveva poter essere conficcata nel terreno per trasmettergli fertilità.Potrebbe rappresentare la Grande Madre, la divinità primordiale che dà la vita.

L'origine della scultura

Termine che in lingua bretone significa "pie-tra lunga"; sono le costruzioni più semplici e consistono in blocchi conficcati nel terreno per indicare un luogo sacro o una sepoltura. Se ne trovano nelle isole britanniche, in Francia, ma anche in Sardegna, Puglia e Sicilia;

MENHIR

Larchitettura megalitica

Verso la fine del Neolitico sorgono le prime costruzioni megalitiche, cioè realizzate con giganteschi massi. Sembra che i megaliti non fossero destinati all'abitazione ma al culto, alla sepoltura e all'osservazione astronomica. Si dividono in tre tipi:
DOLMEN

"Pietra a tavola", è formato da due grandi blocchi di pietra conficcati nel terreno su cui è posata una lastra orizzontale, l'architrave, come copertura. Poteva essere una tomba collettiva, un luogo sacro o un sito per compiere sacrifici. Gran parte dei dolmen si trovano nel Nord Europa, ma ci sono esempi anche nel Sud Italia;

COMPLESSO DI STONEHENGE
CROMLECH

"Pietra ricurva", è un complesso di menhir (in alcuni casi anche dolmen) disposti in cerchio. Era probabilmente un luogo sacro legato al culto del sole, l'astro regolatore dei cicli del giorno e della notte e di quelli stagionali.

I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA ED EGITTO

IL VICINO ORIENTE

I popoli della MesopotamiaDove c'è l'acqua c'è la vita. Con l'acqua si possono irrigare i campi e allevare gli animali, e quindi produrre cibo. Per questo le prime civiltà si sviluppano attorno ai grandi fiumi: il Nilo per gli Egizi, il Tigri e l'Eufrate per i popoli della Mesopotamia. Qui vengono fondate le prime città con mura di cinta e palazzi, costruiti in mattoni, e nasce la scrittura, invenzione con la quale si è soliti indicare la fine della preistoria.In Mesopotamia si sviluppano tante civiltà con caratteristiche simili sia nell'organizzazione sociale, sia nella produzione artistica:• i Sumeri (dal 4000/3500 a.C. al 1700 a.C.)• i Babilonesi (1800-600 a.C.)• gli Assiri (1100-612 a.C.)• i Persiani (539-331 a.C.).

L'Egitto e i suoi regniL'Egitto inizia a popolarsi intorno al 3500 a.C. lungo le sponde del fiume Nilo, ma la storia della civiltà egizia comincia solo nel 3000 a.C., quando l'Alto Egitto (regno del sud) e il Basso Egitto (a nord) vengono unificati in un unico regno. Da questo momento si succedono 31 dinastie di regnanti, che gli studiosi dividono in tre lunghi periodi:• Antico Regno (2682-2191 a.C.)• Medio Regno (2119-1793 a.C.)• Nuovo Regno (1550-1069 a.C.).Dopo queste epoche di splendore comincia un periodo di decadenza, durante il quale il territorio si frammenta di nuovo e diventa preda degli invasori assiri. Nel IV secolo a.C., Alessandro Magno si impadronisce dell'Egitto; alla sua morte, il regno passa nelle mani della dinastia macedone dei Tolomei e conosce una nuova fioritura. L'ultima regina è la famosa Cleopatra, che, sconfitta dal generale Ottaviano, dovrà cedere l'Egitto a Roma (31-30 a.C.).

L'arte dei popoli mesopotamici si manifesta principalmente nella decorazione dei palazzi reali e delle mura urbane con figure umane e animali rappresentati di profilo e in forme schematiche.Ai Sumeri si deve la fondazione delle prime grandi città (Susa, Ur, Lagash e Uruk) e l'invenzione del mattone in argilla, materiale abbondante lungo le sponde dei fiumi, con cui sono state costruite le ziqqurat, grandi strutture a gradoni con funzioni prevalentemente religiose.I re babilonesi si dedicano invece alla realizzazione di grandi palazzi, mura e porte urbane rivestiti con la tecnica della ceramica invetriata. L'arte e l'architettura diventano da questo momento uno strumento per mostrare la potenza del re. I re assiri fondano nuove città, con palazzi ornati da grandi sculture e graffinati bassorilievi, nei quali gli stessi re figurano come protagonisti di gesta eroiche. I Persiani a loro volta costruiscono palazzi ornati di bassorilievi in stile assiro-babilonese.I popoli mesopotamici realizzano anche piccole statue a tutto tondo in alabastro, una pietra abbastanza tenera e facile da scolpire. Sono figure di oranti: uomini in preghiera, rappresentati in modo schematico con le mani giunte al petto, i grandi occhi spalancati e la tipica gonna di lana di pecora. Le pupille blu, danno agli oranti un senso di spiritualità.

L 'arte mesopotamica, espressione del potere e della spiritualità

Gli Egizi sono un popolo molto religioso e i loro culti contano centinaia di divinità.La loro profonda spiritualità nasce forse dalla vita difficile che conducono sulle sponde del Nilo.Tutto intorno c'è il deserto: solo una volta all'anno, quando il fiume straripa, un fango fertile chiamato limo si deposita sul terreno, concimandolo e facendo rifiorire la vita.Questo ciclo di morte e rinascita legato alle piene del Nilo porta gli Egizi a credere fermamente nella rinascita dell'anima umana dopo la morte. Per questo dedicano tutta la loro produzione artistica al viaggio dei defunti nell'aldilà, attraverso la costruzione di piramidi e di tombe sotterranee, e alla celebrazione degli dei con immensi templi ricchi di dipinti e rilievi.L'arte degli Egizi mantiene quasi lo stesso stile per tre millenni. È un caso unico nella storia dell'arte, che dipende soprattutto dalla loro condizione di isolamento: non essendo dediti ai grandi commerci o alle conquiste, gli Egizi subiscono poco l'influenzadelle altre civiltà.

Gli Egizi: grandi opere per l'Oltretomba

PITTURA

SCULTURA

ARCHITETTURA

-Sagoma a punta per creare un collegamento tra terra e cielo-Camera funeraria al centro della struttura

-Pittura murale per accompagnare il defunto nell'aldilà-Volto di profilo occhio frontale-Colori piatti e linee di contorno

-Volto di profilo con occhio frontale -Grande ricchezza di dettagli