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I Sumeri

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L' alimentazione sumerica

Le invenzioni sumeriche

La Mesopotamia

Le donne sumeriche

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Per quanto riguarda orzo e cereali in generale, aratura e semina si effettuavano contemporaneamente grazie a una ‘macchina’ seminatrice, una specie di aratro sofisticato, trainato dai buoi accoppiati in un doppio giogo, con una robusta punta di legno, che aveva la possibilità ci modificare l’inclinazione del solco, e un imbuto che spargeva direttamente i semi nel solco. Al momento della mietitura gli uomini lavorano a gruppi di tre: un falciatore, un accovonatore e un terzo di cui, però, non si conosce esattamente la mansione. Finita la mietitura, i contadini con un carro trebbiatore separavano le teste dei cereali dai gambi e poi con un traino trebbiatore ne raccoglievano i chicchi. I due terzi del raccolto veniva trasportato nei magazzini del tempio o del palazzo.

Il posto dove ha avuto inizio l’agricoltura estensiva (perlomeno stando alle attuali ricerche). Nella zona prossima al tell (collinetta) di Ubaid, si trova traccia di una prima opera di canalizzazione dell’alluvio fluviale, databile intorno al 5.000-4.800 a.C. Il ritrovamento di questi scavi, e di insediamenti nelle vicinanze, ci fa capire come operassero: servivano sia all’irrigazione di campi agricoli che al drenaggio di zone acquitrinose e paludose nelle vicinanze del delta. Non tutti i terreni erano coltivati, ma si attuava una rotazione biennale, lasciando riposare i campi utilizzati durante l’anno precedente. I terreni più vicini alla canalizzazione servivano per coltivare cipolle, aglio, legumi, palme da dattero e anche olive per ottenere olio. Gli altri erano destinati ai cereali: orzo, frumento, farro.

La Mesopotamia e l' agricoltura

Ai Sumeri dobbiamo l’invenzione della ruota e della scrittura: serviva per tenere conto di crediti e debiti e dell’inventario delle mercie. Per la storia, le leggende, la matematica, le annotazioni astronomiche e varie attività scolastiche. Già! I sumeri hanno inventato la scuola (edubba che vuol dire casa delle tavolette). All’inizio era principalmente di tipo religioso: doveva formare degli ‘scribi’ per tener conto dell’amministrazione dei magazzini sia del Tempio che del Palazzo; poi le diventarono laiche, ma solo per i figli maschi delle famiglie più ricche. A capo della scuola c’era un preside. I Sumeri disegnarono le prime mappe del cielo con i cinque pianeti che si vedono ad occhio nudo, e inventarono l’aritmetica che, basata su un sistema sessagesimale, generò il metodo di misura del tempo con i relativi 60 secondi, 60 minuti e 12 ore (60 diviso 5) e il calendario con i 12 mesi. A questo proposito i Sumeri, con le loro conoscenze su Sole e Luna, basavano l’anno sui dodici mesi lunari – 354 giorni, aggiungendone 11 per adeguarlo all’anno solare. Inventarono anche la carrozza e le suddivisioni militari dividendo i militari in fanteria, cavalleria e arcieria; crearono il primo codice di leggi e il sistema amministrativo con i suoi tribunali, varie prigioni e archivi governativi.

Le invenzioni sumeriche

In Mesopotamia, le donne avevano pari diritti, potevano possedere e gestire terreni e intraprendere attività commerciali in proprio, ma non potevano fare il soldato. Principesse e regnanti godevano della gestione del proprio palazzo e del personale ad esso connesso, avevano una rendita e un sigillo, indice della propria indipendenza economica e giuridica. Sono esistiti spesso casi di donne scriba, funzionarie e governatrici di palazzi, e numerose sacerdotesse legate ai grandi templi cittadini. La carica di En (gran sacerdote), ruolo di grande prestigio e potere, che veniva ricoperta solo da una donna, spesso figlia del re. Questa carica aveva anche un’altra funzione particolare, oltre ad occuparsi del governo del tempio. Come risulta da diverse tavolette ritrovate ad Uruk e databili intorno alla metà del III millennio a.C., l’En, con numerosi sacerdoti e sacerdotesse, gestivano anche il tempio lunare con l’aiuto di tre categorie di donne dedite a questo culto, un primo gruppo eseguiva nel tempio solo specifici, e ben definiti, riti il secondo gruppo ci abitava temporaneamente e si concedeva soltanto a determinati visitatori, il terzo invece era la classe più bassa, viveva stabilmente nel recinto del tempio.

Le donne sumeriche

Quattro birre erano le più diffuse: bisebar, una comune birra d’orzo, bigig, una birra scura normale, bigigdugga, una birra scura di alta qualità, e bikal, il prodotto migliore. Per le cerimonie religiose veniva utilizzata una birra speciale sikaru ottenuta dai migliori orzi.

Da bere, oltre l’acqua che i ricchi insaporivano con fiori ed essenze, avevano il vino. La produzione del vino era decisamente più costosa e la bevanda era riservata ad occasioni religiose speciali e alla tavola dei ricchi, mentre cereali germinati e macinati, addensati con acqua e lasciati fermentare, davano la birra: bevanda comune a tutti.

Le famiglie ricche mangiavano due volte al giorno: mattina e sera. Le portate venivano servite su vassoi e venivano consumate nelle stanze dei padroni di casa o nei giardini. I principali avvenimenti della famiglia, come matrimoni, vendite di terreni, vittorie militari, si festeggiavano con sontuosi banchetti.

Dalla decifrazione di alcune tavolette cuneiformi, risulta l’utilizzo di 300 diversi tipi di pane e ben 100 tipi di minestre. La pasta che utilizzavano per il pane aveva varianti in base all’utilizzo di olio, latte o birra con una cottura che veniva scelta dal cliente: più o meno cotto o più o meno croccante a seconda dei gusti. Un tipo particolare di pane veniva preparato piatto e tondo, insaporito con un intruglio di sesamo, timo e olio, e cotto in fondo al forno: la descrizione potrebbe ricordare un lontano antenato della pizza. Il pane veniva forgiato in varie forme. Questo ci fa’ capire che all’arte della cucina si abbinava anche un senso estetico e in alcuni casi anche rituale e religioso.

L' alimentazione sumerica

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