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RACCOLTA DIFFERENZIATA

3693 IC Monte Urano

Created on October 13, 2024

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Transcript

Ricicla bene!

Attenzione ai falsi amici!

I fazzoletti vanno buttati nel cestino di carta e cartone, ma solo se sono puliti e non utilizzati. Se sono sporchi potrebbero andare o nell’umido o nel secco indifferenziato, a seconda di quali sono le sostanze di cui sono sporchi: i fazzoletti o i tovaglioli di carta sporchi di umido vanno buttati nel bidone dell’umido, perché sono compostabili. Se invece i fazzoletti sono imbevuti di prodotti cosmetici o tossici o sporchi di detergenti, andranno buttati nel contenitore dell’indifferenziato; invece i fazzoletti di carta utilizzati per soffiarsi il naso vanno nell’indifferenziato e non nell’umido o in carta e cartone.

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Spesso facciamo l’errore di gettare i cartoni nella carta, ma non sempre questo è ciò che va fatto per una corretta raccolta differenziata. Il contenitore della pizza solo se PULITO e privo di residui di cibo va gettato insieme alla carta, come un normale cartone da imballaggio. Se invece è visibilmente sporco di olio, mozzarella o pomodoro, come la maggior parte delle volte accade, le operazioni da fare sono tre:

  • i resti di cibo vanno nella raccolta dell’umido;
  • il coperchio pulito – che solitamente non viene intaccato dalla pizza – va strappato e messo nel contenitore della carta;
  • la parte del contenitore imbrattata di cibo va ridotta di ingombro e inserita nel bidone indifferenziato – solo se certificato compostabile può essere conferito nel bidone dell’umido.

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Che fine fa la plastica non riciclabile. La plastica non riciclabile va buttata, quindi, nella raccolta indifferenziata o nel secco e andrà quindi gestita come rifiuto indifferenziato. Solitamente, grazie ai termovalorizzatori i rifiuti non differenziati vengono bruciati recuperando energia, ricavando combustibili alternativi utilizzabili nell'industria e nella produzione di energia termoelettrica. Questo avviene anche quando buttiamo la plastica non riciclabile nella plastica: il 40% della plastica gettata nei bidoni della differenziata risulta infatti non riciclabile, e viene recuperata e riutilizzata in questa maniera.

Bisogna tenere a mente che la raccolta differenziata della plastica riguarda solo gli imballaggi (barattoli, bottiglie, buste, flaconi, vaschette, contenitori, pellicole trasparenti): per capire dove gettarli è importante seguire le indicazioni del proprio comune, differenti in base alla località di residenza. Inoltre, è importante svuotare e pulire i contenitori e gli imballaggi in plastica e schiacciarli quando necessario, per eliminare eventuali residui e ridurre l'ingombro degli oggetti.

Da ricordare inoltre, in particolare per le stoviglie monouso come piatti e bicchieri, di leggere bene l’etichetta: facciamo attenzione a non inserire plastica biodegradabile e compostabile nella raccolta della plastica!

IL RICICLO IN EUROPA

TIPI DI VETRO
  • Comune, usato per bottiglie, barattoli, bicchieri e altri oggetti da cucina. È il più diffuso e più facilmente riciclabile. Può essere conferito nelle apposite campane verdi o nei contenitori stradali.
  • Cristallo, usato per bicchieri fini, caraffe, posate e altri oggetti da tavola. Tipologia più trasparente e brillante del comune, ma anche più fragile. Contiene piombo o bario che ne aumentano l’indice di rifrazione. Non può essere riciclato insieme alla tipologia comune perché ne altera la composizione chimica. Deve essere destinato nell’indifferenziato o all’isola ecologica.
  • Vetro Ceramico, usato per piatti, tazze, teglie e altri oggetti da forno. È resistente alle alte temperature e agli sbalzi termici. Contiene ossidi metallici che ne aumentano la resistenza meccanica. Non può essere riciclato insieme alla tipologia comune perché ne abbassa il punto di fusione. Va nell’indifferenziato o all’isola ecologica.
  • Borosilicato, usato per tubi da laboratorio, lampade alogene e altri oggetti tecnici. È resistente alle alte temperature e agli agenti chimici. Contiene boro che ne aumenta la stabilità termica. Non riciclabile con la tipologia comune perché ne altera la composizione chimica. Deve essere buttato nell’indifferenziato o all’isola ecologica.
  • Temperato, usato per vetri autostradali, parabrezza, schermi televisivi e altri oggetti sicuri. È sottoposto ad un trattamento termico che ne aumenta la resistenza agli urti e alle rotture. In caso di rottura si frantuma in piccoli pezzi non taglienti. Non riciclabile con la tipologia comune perché ne altera la struttura molecolare. Deve essere ricilato nell’indifferenziato o all’isola ecologica.
  • Laminato, usato per vetri antisfondamento, antiproiettile e antirumore. È composto da due o più lastre unite da una pellicola plastica o metallica che ne aumenta la sicurezza e l’isolamento acustico. In caso di rottura rimane attaccato alla pellicola senza formare schegge. Non riciclabile insieme al comune cetro perché ne altera la composizione chimica. Deve essere buttato nell’indifferenziato o all’isola ecologica.
APPROFONDIMENTO

Inoltre ci sono anche altri oggetti che contengono del vetro ma che non possono essere considerati come tali ai fini del riciclo. Si tratta di: Le lampadine, che contengono del gas (neon o alogeno) o dei metalli (mercurio o tungsteno) che rendono il loro smaltimento delicato e pericoloso. Gli specchi, che contengono uno strato metallico (argento o alluminio) che riflette la luce. Le porcellane, che contengono della ceramica (argilla cotta) che rende il loro smaltimento difficile e costoso.

Cosa non va gettato nella raccolta dei metalli e alluminio? Non tutto ciò che sembra di metallo va conferito nella raccolta differenziata alluminio, ecco cosa va gestito separatamente:

  • Contenitori per sostanze pericolose (vernici, insetticidi, acidi…)
  • Apparecchiature elettriche ed elettroniche
  • Ferro
  • Alluminio molto sporco o unto
  • Scarti industriali
  • Tutto ciò che non ha il simbolo del riciclo dell’alluminio (indentificato con AL – ALU)

SITI DI AZIENDE CHE GESTISCONO LA RACCOLTA DEI RIFIUTI NELLA NOSTRA ZONA

  • ASITE
  • ECOELPIDIENSE
  • SO.ECO
  • COSMARI

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