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Transcript

Lo Stato Libero del Congo

Educazione civica
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Video 2

INDICE

Frontespizio
Immagine
Frontespizio 2
Conferenza di Berlino
Uno Stato privato
Estrazione di materie prime
Schiavitù e violenze
Nsala e Boali
Omicidi e mutilazioni
Milioni di morti
Proteste internazionali e interne
Congo belga
Alice Seeley Harris (1870 - 1970)

Gli orrori dello Stato Libero del Congo (1885 - 1908)

La Conferenza di Berlino del 1884–1885, detta anche Conferenza dell'Africa Occidentale o Conferenza sul Congo, regolò il commercio europeo in Africa centro-occidentale nelle aree dei fiumi Congo e Niger e sancì la nascita dello Stato Libero del Congo sotto l'influenza di Leopoldo II del Belgio.

Conferenza di Berlino (1884-1885)

  • la Force Publique: una spietata forza militare e di gendarmeria, composta da ufficiali perlopiù europei (soprattutto belgi) e truppa africana proveniente da altri stati o da tribù ribelli (1886 - 1960);
  • la ABIR (Anglo-Belgian Indian Rubber Company): una società che si occupava dell'estrazione, lavorazione e esportazione della gomma naturale (caucciù, rubber) nello Stato Libero del Congo.
Leopoldo II governò il Congo come sua colonia privata, allo scopo di accrescere la sua ricchezza, il suo potere e la sua fama, in patria, di "Re costruttore".Per perseguire questi fini si servì di due organizzazioni:

Uno Stato privato

In un primo momento l'attività economica principale fu la raccolta di avorio, si stima che a causa di tale business siano stati uccisi decine di migliaia di elefanti.Non soddisfatto degli introiti provenienti dall'avorio, Leopoldo II puntò sull'estrazione della gomma naturale (gomma di caucciù), merce affermatasi proprio in quegli anni.

Estrazione di materie prime

Leopoldo II, con l'ausilio della terribile Force Publique e dalla ABIR, ridusse in schiavitù l'intera popolazione. L'estrazione della gomma era portata avanti con violenza e arbitrarietà. Furono stabilite quote minime giornaliere di caucciù e chi non riusciva a rispettarle veniva ucciso. Furono 23 anni di violenze, esecuzioni arbitrarie e altre atrocità, incluso il cannibalismo.

Schiavitù e violenze

Nella foto è ritratto un uomo, Nsala, che osserva sconsolato, stordito dal dolore, un piedino e una manina. Sono quel che rimane di sua figlia Boali (5 anni). La piccola non era riuscita a raccogliere la quota minima giornaliera di caucciù e per questo era stata mutilata ed uccisa insieme a sua madre (Bonginganoa). Entrambe erano poi state cannibalizzate da membri africani della Force Publique.

Nsala e Boali

Chi non riusciva a estrarre il quantitativo minimo giornaliero di gomma veniva punito con la morte. Come prova dell'avvenuta uccisione dello schiavo, gli aguzzini prendevano con sé una mano della vittima come prova dell'esecuzione. Ogni ammanco nella produzione di caucciù doveva essere "giustificato" con un congruo quantitativo di mani di fronte agli ispettori europei.Da questa atroce pratica scaturì presto un perverso commercio di mani, assurte al ruolo di mezzo di scambio. Ci furono casi di villaggi che attaccarono altri villaggi al solo scopo di recuperare le mani dei nemici.

Omicidi e mutilazione

Nel corso dei 23 anni di dispotico dominio di Leopoldo II del Belgio sulla sua colonia privata, l'insieme di uccisioni arbitrarie, violenze di ogni genere, carestie ed epidemie causeranno la morte di moltissime persone. Le stime vanno da un milione a quindici milioni. La stima più accreditata, quella della commissione governativa belga, calcola in dieci milioni (metà della popolazione dello Stato Libero del Congo) i morti causati dallo sfruttamento leopoldino.

Milioni di morti

Tra i più attivi oppositori di Leopoldo ricordiano intellettuali come: Joseph Conrad, Mark Twain, Edmund Dene Morel. Tra i primi a denunciare le atrocità ci furono anche molti missionari cristiani (soprattutto protestanti, ma anche cattolici) come John Harris. Fu creata una delle prime associazioni per la difesa dei diritti umani, la "Congo Reform Association". Critiche interne vennero da vari partiti belgi (cattolico, liberale progressista e laburista).
Le atrocità perpetrate in Congo dal regime privato di Leopoldo II scatenarono una lunga serie di proteste sia internazionali sia interne. L’opposizione contro Leopoldo II fu uno dei primi grandi movimenti internazionali per i diritti umani, e la sua efficacia dipese dalla capacità di personaggi pubblici, giornalisti, missionari e governi di mobilitare l’opinione pubblica su scala globale.

Proteste internazionali e interne

Le continue pressioni interne ed esterne spingono nel 1908 Leopoldo II a cedere, dietro un cospicuo corrispettivo, lo Stato Libero del Congo allo Stato belga, nasce così il Congo belga, che sarà una colonia sotto controllo parlamentare. Le condizioni della popolazione miglioreranno, ma non troppo. Il lavoro forzato continuerà, seppure con modalità meno cruente.Solo nel 1960 il Congo otterrà la sua indipendenza con la nascita della Repubblica Democratica del Congo.

Nasce il Congo belga

Moglie del missionario John Harris, è una delle prime fotoreporter della storia. La sua opera di documentazione fotografica fu fondamentale per la presa di coscienza collettiva sugli orrori subiti dalla popolazione dello Stato Libero del Congo.

Alice Seeley Harris (1870 - 1970)

Le vicende dello Stato Libero del Congo hanno ispirato il romanzo "Cuore di tenebra" dello scrittore polacco-britannico Joseph Conrad. Conrad sarà uno dei più accesi critici nei confronti delle vicende riguardanti il Congo di Leopoldo II e figurerà tra i principali attivisti per il rispetto dei diritti dei congolesi, denunciando gli abusi cui personalmente assistette.

Joseph Conrad - Cuore di tenebra