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Cicerone e Catilina
Angela Scialdone
Created on October 12, 2024
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Transcript
Cicerone e Catilina
La congiura e la risposta
Indice
Cicerone
il discorso di Cicerone
Catilina
la risposta di catilina a Cicerone
Cicerone
Marco Tullio Cicerone è stato un homo novus appartenente ad una famiglia dell'ordine equestre e sostenitore dell'aristocrazia senatoria. La sua formazione avvenne a Roma dove studiò giurisprudenza e l'arte dell'oratoria, per poi appassionarsi alla letteratura e alla filosofia. Nel 76 a.c gli venne affidata la carica di questore. Nel 69 a.c. ottenne la carica di edile, nel 66 a.c quella di pretore per poi ottenere il consolato nel 64 a.c. e nell'anno seguente. Nel 63 a.c. denunciò nelle quattro Catilinarie Sergio Catilina, accusato di voler rivoltare la Repubblica. 58 a.c. Venne mandato in esilio da Clodio 57 a.c. Ritorno a Roma 43 a.c. Uccisione dagli assassini di Marco Antonio
Lucio Sergio Catilina
Nasce nel 108 a.C. a Roma e muore nel 62 a.C. a Pistoia. Discenda da una delle famiglie patrizie di Roma (i Sergi). Fece le sue prime esperinze militari e politiche con Silla. Egli ambiva al consolato e dopo la sconfitta alle elezioni contro Cicerone tentò di rovescire la Repubblica. Per questo motivo Cicerone denunciò la congiura nella "Prima Catilinaria". Nel 62a.C. ci fu la battaglia di Pistoia e Catilina ed altri congiurati vennero uccisi.
La congiura
Catilina riunì attorno a sè un gruppo di seguaci che si volevano ribellare alle autorità di Roma. Egli promise che se avesse avuto successo, avrebbe cancellato i debiti e concesso cariche politiche. Egli mirava al consolato col suo amico Gaio Antonio Ibrida; uno dei congiurati però, Quinto Curio, ne parlò con la sua amante Fulvia che divulgò la notizia. Ben presto i votanti lo vennero a sapere e diedero il loro voto a Cicerone. Dopo aver perso anche le elezioni del 63 a.c. decise di ricorrere alla violenza.
L'orazione di Cicerone contro Catilina
Tra il novembre e il dicembre del 63 a.C. Cicerone pronuncia le Catilinarie, quattro discorsi in cui denuncia la congiura ordita da Catilina. La prima e la quarta vengono pronunciate in senato, la seconda e la terza di fronte al popolo. L'inizio della prima Catilinaria è molto celebre per la destrezza con cui Cicerone organizza il suo discorso e per la forza con cui denuncia le macchinazioni del suo avversario.
Prima pagina della manografia "Congiura di Catilina" a cura dello storico Gaio Sallustio Crispo.
Il discorso inizia con una serie incalzante di domande retoriche rivolte allo stesso Catilina allo scopo di conquistare il pubblico.
Nella seconda parte Cicerone invita i senatori ad un provvedimento immediato e straordinario, accusando se stesso di non essere già intervenuto in precedenza.
Le conseguenze del' orazione di Cicerone
Dopo l'orazione di Cicerone, Catilina decide di fuggire In Etruria, numerosi congiurati vengono arrestati e condannati a morte senza un regolare processo ma con il solo consenso unanime di tutta l'élite senatoria e dei cavalieri. Poco dopo nella battaglia di Pistoia (62 a.C.) l'esercito raggiunge e massacra Catilina e i suoi seguaci. Grazie a questo fatto Cicerone appare come il salvatore della patria e come una figura di rilevanza nella società romana.
Risposta di Catilina
Catilina quel giorno potrebbe aver detto: "Cicerone, le tue accuse sono false e prive di fondamento; mi dipingi come capo di una congiura contro la Repubblica, ma non hai portato alcuna prova concreta. Le tue parole non sono altro che calugne costruite per screditare me agli occhi del Senato e del popolo. Io non ho mai complottato contro Roma, nè ho mai tramato per la sua rovina, le tue insinuazioni nascono solo dalla tua paura e dal tuo desiderio di eliminare un avversario politico che tu stesso riconosci essere forte e rispettato. La mia lealtà verso Roma è incrollabile e mai oserei minacciarne la sicurezza o la stabilità. Ciò che hai fatto oggi è un atto di teatro politico, volto a gettare discredito su di me per rafforzare la tua posizione personale. Il vero nemico della Repubblica non sono io, ma la tua ambizione cieca, che ti spinge a utilizzare la paura per governare. Chiedo dunque al Senato di non farsi ingannare da questi discorsi diffamatori e di pretendere prove reali, non accuse vuote e parole cariche di odio."
Fonti
Treccani
Libro di testo
We school
Natioal Geographic
Focus Junior