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PPT ARTE: Bartolomeo Chianese

Bart Chianese

Created on October 12, 2024

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Transcript

L'ARTE DEL

CINQUECENTO

Pittura, Scultura ed ArchitetturaBartolomeo Chianese 5FL

UNO SGUARDO ALLA STORIA

LEONARDO DA VINCI

MICHELANGELO BUONARROTI

RAFFAELLO SANZIO

GIORGIONE DA CASTELFRANCO

UNO SGUARDO ALLA STORIA

L’Italia diventa bersaglio di conquista delle grandi potenze, come la Spagna; che intorno alla metà del Cinquecento afferma il proprio domino mentre il Papa cerca di affermare la propria autorità con la Controriforma. Tutta l’Europa del ‘500 è caratterizzata da grandi trasformazioni come: scoperte geografiche, Riforma Protestante dì Lutero, l’invenzione della stampa e maggiore circolazione delle idee. Gli artisti che permisero il grande sviluppo dell’arte del Cinquecento saranno i “Grandi Maestri” (Bramante, Leonardo, Michelangelo e Raffaello).

Nel ‘500, Roma diventa il centro propulsore dell’arte italiana. Nell’arte del XVI secolo si distinguono due periodi:+ il momento di massimo auge del Classicismo Rinascimentale;+ una produzione artistica fondata sull’imitazione grandi maestri (Leonardo, Michelangelo e Raffaello). Questa fase è chiamata Manierismo.

LEONARDO DA VINCI

Nasce a Vinci (Firenze) nel 1452 e fu pittore, scultore, architetto e ingegnere. Ha lasciato una grande impronta artistica in tutta l’Europa, specialmente per le sue ricerche e i suoi studi anatomici e geometrici; raccolti in vari codici. Muore in Francia nel 1519. Nel suo “Trattato della Pittura” critica l’esclusione delle arti inferiori (intellettuali). La sua arte di basa sull’osservazione ed esperienza sensibile-diretta. Lo stile artistico di Leonardo è caratterizzato da un grande sfumato, che permette un passaggio cromatico e un gioco delle luci. Altra caratteristica è la sua prospettiva aerea, che gli permette di sfumare i paesaggi circostanti e un colore azzurrino dei paesaggi naturali a causa del maggiore strato d’aria tra chi vede e la natura

La passione intellettuale richiama la sensualità.

Leonardo

LE OPERE DI LEONARDO

LA GIOCONDA

MICHELANGELO BUONARROTI

Michelangelo nasce nel 1475 a Caprese (Arezzo) e si forma a Firenze.Parteciperà alla difesa della Repubblica Fiorentina e lavorerà per i Medici e Papa Giulio II. Muore nel 1564 a Roma. Michelangelo afferma la superiorità della scultura sulle altre arti, poiché la scultura permette di creare “togliendo” (invece nell’arte bisogna aggiungere). Questo artista crede che l’uomo debba essere rappresentato nella maniera più realistica possibile, specialmente nelle opere sacre dove ricercherà la perfezione per non mancare di rispetto alle grandi figure che rappresenta.

MICHELANGELx

Egli fu PITTORE, SCULTORE, ARCHITETTO, POETA E URBANISTA.

LE OPERE DI MICHELANGELO

LE OPERE DI MICHELANGELO

ALTRE OPERE DI MICHELANGELO

RAFFAELLO SANZIO

Nasce ad Urbino nel 1483 e si forma nella bottega di Perugino. All’età di 21 anni si trasferisce a Firenze dove sarà ispirato da Leonardo e Michelangelo, e all’età di 25 anni lavora per Giulio II a Roma. Muore nel 1520. Muore giovane, all'età di 37 anni. La sua ricerca sceglie la perfezione formale, l’armonia e l’eleganza delle composizioni delle figure. Si diceva che Raffaello potesse accettare più incarichi rispetto agli altri artisti poiché era aiutato da studenti della sua bottega. Sarà un grande artista, sopratutto per il suo studio elaborato dell’anatomia umana.

OPERE DI RAFFAELLO

LE STANZE DELL'APPARTAMENTO PAPALE

GIORGIONE DA CASTELFRANCO

IL’ambiente artistico veneziano vede un grandissimo cambiamento grazie ai nuovi pittori del periodo come Giorgione e Tiziano. Il capostipite della pittura veneziana, detta anche pittura tonale, è Giovanni Bellini. Quest’ultimo sarà una fonte di grande ispirazione soprattutto per Giorgione, dal quale apprende la pittura tonale.Giorgione nasce nel 1477 e vive a Venezia. Giorgione tende ad utilizzare dei colori molto caldi in primo piano, è molto freddi in secondo piano. Così da creare contrasto e profondità. La pittura di Giorgione è definita pittura ermetica, questo perché non si capisce cosa significhino le figure che gli rappresenta; a meno che non si trattino di figure sacre.

LE OPERE DI GIORGIONE

FINE

Realizzato da Bartolomeo Chianese 5FL
STANZA 3INCENDIO DI BORGO

In questa stanza viene rappresentato l’incendio di borgo dell’847 d.C. In primis si nota il Papa che benedice la città, davanti il quale è presente una serliana rinascimentale (triplice apertura con tre finestre e una centrale ad arco). In questa rappresentazione, le persone cercano di scappare e di salvarsi. Le donne cercano di spegnere le fiamme con vasi d’acqua. Una ripresa di tipo letterario è rappresentata a sinistra, dove un uomo salva il vecchio padre portandolo sulle spalle. Questo è un riferimento all'Eneide di Virgilio, in cui il figlio Enea porta in salvo il padre Anchise fuggendo da troia con sua moglie Creusa e il figlio Ascanio. In questa scena è rappresentato un uomo nudo che cerca di arrampicarsi, ma in teoria non era parte della scena stessa. Questo perché l’uomo rappresentava uno sfoggio di bravura da parte di Raffaello, che voleva dimostrare di saper disegnare perfettamente un corpo umano.

STANZA 2STANZA DI ELIODORO

In questa stanza viene rappresentata la liberazione di San Pietro dal carcere, ma praticamente non è del tutto una sua opera poiché aveva una brutta febbre e quindi fu portata a termine dai suoi aiutanti. Questa scena si divide in tre episodi. Il primo episodio rappresenta l’angelo, adornato da una bellissima aureola dorata, che trova San Pietro in carcere e lo slega mentre le guardie dormono. Nel secondo episodio l’angelo gli tiene la mano e lo porta via dal carcere. Nel terzo episodio le guardie si svegliano e scoprono che Pietro è scappato, quindi lo inseguiranno e crocifiggeranno a testa in giù. Questo fu erroneamente definito il secondo notturno dell’arte (il primo fu il “Sogno di Costantino” di Piero della Francesca). “Erroneamente”poiché poiché dietro si notano i primi chiari dell’alba.

MADONNA DEL CARDELLINO

Quest’opera risale al periodo fiorentino di Raffaello, tra i quali dipinti troviamo: Madonna del Prato, Madonna del Cardellino, La Bella Giardiniera e Sacra Famiglia Cangiani. In quest’opera lo schema è di tipo piramidale e sono rappresentati la Madonna, Gesù bambino, e San Giovannino che si guardano con una circolarità di sguardi molto evidente.

Il Cardellino corrisponde al cardo, cioè una piantina di colore rosso. Tale colore fu scelto per indicare la passione di Cristo. Infatti in tutte le altre opere citate altri simboli di Cristo sono presenti (croce, corona di spine).

LA PIETA' GIOVANILE

La Pietà (Giovanile) è una scultura in marmo levigato di Michelangelo con composizione rifinita e schema di tipo piramidale. Quest’opera rappresenta la Vergine che tiene sulle gambe Gesù e lo mostra allo spettatore come un segno di dimostrazione della morte di suo figlio. La Vergine, allora, avrebbe dovuto avere circa 49 anni… ma nella scultura è rappresentata molto giovane poiché è fatta con schemi nordici.

AFFRESCO DEL GIUDIZIOUNIVERSALE

Si trova sulla Controfacciata della Cappella Sistina. La scena rappresentata è quella dell’Apocalisse, dove Gesù decide chi viene salvato e chi invece no (in base al proprio comportamento sulla terra). Al centro dell’affresco è rappresentato Gesù, temibile, come un giudice. Affianco a Gesù, si trova Maria che volge il suo sguardo misericordioso verso i salvati che stanno salendo su nella Gloria Celeste. Gesù, con la mano destra in su accoglie i santi; mentre con la mano sinistra in giù manda via i dannati.

Ci sono tantissimi personaggi, alcuni dei quali cercano di salire le nuvole ma molto difficili da superare poiché molto solide.Sulla destra, in basso, sono rappresentati i dannati che vengono portati dalla barca di Caronte verso l’inferno.Al di sopra di essi, San Bartolomeo di che è rappresentato con la sua pelle scuoiata e il volto di Michelangelo.Sulle lunette sono rappresentati i simboli di Cristo.* a destra: la Flagellazione (colonna)* ⁠a sinistra: corona di spine e la Croce.Ci dovrebbe essere anche la spugna imbevuta di aceto con cui lavavano le ferite di Gesù.È un affresco restaurato, ecco perché i colori sono così vivi.

LA GIOCONDA

La Gioconda è una delle opere più famose al mondo. Secondo alcuni, ritratto di Monna Lisa Gherardini oppure Isabella Gualandi. Altri, invece, ritenevano fosse l’autoritratto di Leonardo. Differentemente da quanto alcuni pensano, quest’opera è ufficialmente FRANCESE poiché Leonardo la diede per ringraziare Francesco I (re di Francia) per la sua ospitalità. Quest’opera rappresenta una donna con le braccia incrociate che guarda lo spettatore. Si è parlato tanto del suo sorriso, il quale viene definito enigmatico. Questo perché se copriamo il sorriso, gli occhi della donna (anche questi sfumati) ci sembreranno tristi. Alcuni pensano che si trattasse di una donna che aveva da poco perso il suo bambino e Leonardo era solito invitare musicisti mentre dipingeva, quindi sorrideva per quel motivo. Il paesaggio in lontananza è di colore azzurrino e sfumato con due laghi su due livelli.

LA VENERE DORMIENTE

In questa scena, la Venere è rappresentata adagiata sul prato mentre dorme. Al di sotto un lenzuolo bianco e un piumino di colore rosso. Quest’opera rappresenta il nudo femminile, che verrà dipinto anche da Tiziano Vecellio (Venere di Urbino). Sebbene sia nuda; non viene rappresentata in maniera volgare, ma molto innocente. La natura sembra contribuire al suo sonno, in un paesaggio di campagna e un cielo azzurro.

STANZA 1

STANZA DELLA SEGNATURA

Questa è chiamata così perché dal latino “signare”= firmare. Infatti era il luogo in cui il Papa firmava i documenti del Vaticano. Quest’opera rappresenta la scuola di Atene e i grandi filosofi del passato. Al centro Platone (Leonardo), con la mano verso l’alto che sta ad indicare che la sua filosofia è eterea. Sulla destra c’è Aristotele, il quale ha la mano verso terra, che indica la sua filosofia materialista.

A terra sulla sinistra, c’è Eraclito, pensoso e solitario (che rappresenta Michelangelo).Sulla destra c’è Euclide (Bramante) che piegato sta disegnando un cerchio con un compasso su una tavoletta di ardesia (lavagnetta). L’architettura è di tipo classico, con prospettiva centrale. Dietro sono rappresentate tre volte a botte con motivi esagonali ed ottagonali. Dietro in alto è presente una trifora che sorregge una cupola.

LA TRASFIGURAZIONE

Questa fu l’ultima opera del grande Raffaello, che sarà in parte compiuta dai suoi allievi. Quest’opera rappresenta ben due scene. In alto Gesù che viene innalzato al cielo (trasfigurazione) e gli apostoli intorno a lui. Nella seconda scena, quella sotto, è rappresentata l’esorcismo di un bambino.

LA VOLTA DELLA CAPPELLA SISTINA

Gli affreschi della volta della Cappella Sistina si dividono in 3 fasci e rappresentano scene diverse. * centro: 9 quadri con le Storie della Genesi. * ⁠a destra e sinistra (lati): 12 quadri, sei per lato, che rappresentano gli antenati della chiesa e i profeti. * ⁠angoli (lunette e vele): scene di salvezza ebrea.

I 3 FILOSOFI

In quest’opera sono rappresentati tre filosofi, definiti come tre Magi o matematici. Questi tre sono: Sulla destra, il più anziano, che potrebbe rappresentare la filosofia antica. Al centro un filosofo con abbigliamento orientale, che potrebbe simboleggiare la filosofia medievale o araba. Sulla sinistra, un giovane ragazzo, che potrebbe rappresentare la filosofia rinascimentale. Questi tre sono stati interpretati anche come le tre fasi della vita: la vecchiaia, l’età adulta e la giovinezza. La natura è il tema più importante, che permette la contemplazione.

STANZA 4 PAPA LEONE X E I CARDINALI

In questa scena sono rappresentati Papa Leone X che sta studiando (lo si denota dalla lente d’ingrandimento dal libro davanti a lui) mentre i suoi cardinali si trovano dietro di lui. Il Papa è rappresentato con il camauro e la mozzetta di colore rosso. Questi due cardinali erano Luigi de’ Medici e Luigi de’ Rossi. Quello a destra è un’osservatore. La prospettiva non è centrale, ma obliqua dal lato del tavolo.

LA VERGINE DELLE ROCCE

Quest’opera raffigura la Madonna con Gesù Bambino, S. Giovannino ed un angelo. Queste figure si ritrovano in uno spazio roccioso (una grotta). La Vergine è al centro; abbraccia S. Giovannino, il quale sta ricevendo la benedizione di Gesù. L’angelo sulla destra è inginocchiato e sorregge Gesù. La struttura è di tipo piramidale, poiché unendo la testa di Maria alla base si ottiene un triangolo. Ci sono due fonti luminose: sinistra e anteriore.

IL CENACOLO (ULTIMA CENA)

Nonostante il suo deterioramento, è l’opera più famosa di Leonardo. La scena raffigura l’ultima cena di Gesù con i suoi Apostoli. Leonardo rappresenta tutti gli Apostoli nella stessa parte del tavolo in maniera simmetrica, 6 a destra e 6 a sinistra. Questi sono divisi in 4 gruppi da 3 persone. La stessa opera rappresenta il momento in cui Gesù annuncia che uno di loro lo tradirà. Gli Apostoli sono increduli e cercano di capire chi sia questa persona. I personaggi principali sono. * San Bartolomeo in piedi a sinistra. * ⁠San Pietro che si avvicina a San Giovanni come per chiedergli se sa chi possa essere il traditore. * ⁠Giuda, che è rappresentato solitario con in mano il sacchetto dei 30 denari (traditore). * ⁠Gesù, che come Giuda è rappresentato solitario. In questo caso per indicare il tradimento da parte di uno degli Apostoli nei suoi confronti. La prospettiva è scientifica e l’artista ha dovuto studiare il vero per rappresentare le figure.

CREAZIONE DI ADAMO

Quest’opera rappresenta Dio su una nuvola a forma di cervallo umano, che è sostenuto dagli angeli, e cerca di toccare la mano di Adamo. Dal lato sinistro Adamo, che ha una mano più morbida rispetto a Dio per la paura della creazione. Dio e Adamo sono figure plastico-tridimensionali come se fossero state realizzate come sculture.

PIETA' RONDANINI

Quest’opera rappresenta il drammatico NON finito (a causa della morte) di Michelangelo. La scultura di Gesù eretto che è sorretto dalla Vergine, affaticata, che lo stringe a lei in un abbraccio.

PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO Roma

SAGRESTIA NUOVA DI S. LORENZO

Firenze Quest’opera di Michelangelo si ispira alla Sagrestia Vecchia di Brunelleschi. Michelangelo però la modifica inserendo un secondo ordine, tra cupola e cornice dando una maggior maestosità all’ambiente.

S.ANNA, LA VERGINE, S. GIOVANNINO E GESU'

La scena rappresenta l’incontro nel deserto di Gesù bambino e S. Giovanni Battista (suo cugino). La scena rappresenta le tre generazioni: S. Anna, la madre di Maria, che guarda la figlia che tiene in braccio Gesù. La Vergine, che guarda Gesù, che benedicente solleva la testa di S. Giovanni. E S. Giovannino, che termina la catena di sguardi. Quest’opera è caratterizzata da una grande circolarità di sguardi, uno sfumato tipico dell’artista ed il Contrapposto; una tecnica di bilanciamento di masse del corpo con torsione del busto (Maria ha le gambe verso sinistra ma il suo busto e verso destra).

PALA DI CASTELFRANCO

Quest’opera rappresenta la Madonna sul trono con Gesù in grembo. Non è presente la tradizionale cornice architettonica, infatti la Madonna si ritrova tra il primo piano e lo sfondo. L’unica cosa che divide il primo piano e il secondo è il parapetto rosso. Dietro il paesaggio è dettagliato, e le persone sono di dimensione molto piccola per dare profondità. Al di sotto dell’altare, sono presenti i Santi Liberale e Francesco. È presente anche lo stemma della famiglia Costanzo (per quale egli fece quest’opera).

LA TEMPESTA

Questo è il tipico esempio di pittura ermetica, poiché i personaggi non si capisce chi siano e ci sono distinte interpretazioni sul loro essere. La vera protagonista è la natura, che contiene gli altri due personaggi: Sulla destra, la donna nuda che allatta il bambino, interpretata come natura genitrice. Sulla sinistra, il compagno della donna. Diversa interpretazioni, pensavano che questi due fossero Adamo ed Eva, ma non è stato chiaramente confermato. Ci sono dei resti di architettura classica e dietro un paesaggio cittadino, che potrebbe rappresentare la Gerusalemme celeste. Il cielo è burrascoso, squarciato dai lampi; da qui il nome “tempesta”.

IL DAVID

Questa scultura conferma gli ideali rinascimentali nella tensione interiore del giovane eroe, David che uccise Golia e divenne Re d’Israele. La scultura segue il tipo “Policleteo”: con la gamba destra piegata e il braccio sinistro teso; la gamba sinistra tesa e il braccio destro piegato.

LO SPOSALIZIO DELLA VERGINE

Quest’opera è il primo dei grandi capolavori di Raffaello e rappresenta il momento in cui Raffaello supererà il maestro Perugino. In questa scena è rappresentato il matrimonio della Vergine e di Giuseppe. La prospettiva è lineare e le figure in primo piano sono dinamiche; a differenza di quelle del Perugino, che sono statiche. Dal Perugino, Raffaello prende la luminosità del dipinto e la nitidezza della composizione. Però lo supererà in ambito prospettico, poiché la sua prospettiva rappresenta la profondità dell’edificio a 16 lati in maniera completa. Mentre nel Perugino questa prospettiva non è presente. Si può dividere la scena in due cerchi: uno per le figure in primo piano e uno per l’edificio.

LO SPOSALIZIO, PERUGINO

LA SACRA FAMIGLIA

Questo Tondo esprime il concetto della generazione in una struttura piramidale: Vergine Maria, Gesù e Giuseppe. Le figure sono di tipo scultoreo e presentano una grande circolarità di sguardi. Dietro è presente San Giovannino. C’è la regola del Contrapposto Leonardesco (la vediamo in Maria). Le figure sono rappresentate in modo cristiano con colori freddi, ma il paesaggio dietrostante non è cristiano. La prospettiva è aerea.