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La Testa di Sargon I
Elena Cartierbresson
Created on October 11, 2024
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Transcript
La Testa di Sargon I
Questa maschera, ritenuta da alcuni storici il ritratto di Sargon, ritrae il viso di un giovane uomo. Gli occhi sono allungati, e le arcate sopracciliari sono molto arcuate e folte. Il naso aquilino presenta una base molto allargata e la bocca è serrata con le labbra carnose e ben disegnate. Inoltre, una folta e lunga barba raccolta in treccine incornicia il viso, scende in basso e si divide in due capi. I capelli compaiono infine sulla fronte da sotto il bordo del copricapo.
Sargon I di Akkad fondò un grande regno e impose un diverso ruolo del sovrano. Il suo nome in sumero è Sharru-kin, cioè “il re vero, legittimo”. Dominò l’Impero accadico dal 2335 a.C. al 2279 a.C. e fondò la dinastia di Akka, da cui il termine Accadia, che si tramandò fino al 2154 a.C. .Sargon I si propose al suo popolo come un sovrano a diretta investitura divina. Diventò quindi l’unico tramite con gli dei che nella cultura sumera erano invece invocati nel tempio dalla casta sacerdotale.
La scultura in bronzo è custodita presso il museo dell’Iran di Bagdad. Per quasi 1600 anni la testa rimase nel tempio di Isthar finchè forse i babilonesi la profanarono nel saccheggio del 612 a.C.
Gli archeologi rinvennero la testa in bronzo presso Ninive. Gli occhi, che probabilmente erano realizzati con materiali preziosi, sono ora vuoti e le cavità presentano segni di danneggiamento. Inoltre le orecchie sono tagliate, il naso è ammaccato e la barba lesionata. I danni non furono probabilmente dovuti soltanto all'azione logorante del tempo.
La struttura compositiva dell'opera è caratterizzata da un'accentuata simmetria. Se confrontata con opere d’arte più antiche la scultura manifesta una concezione più realistica delle forme. Inoltre il viso manifesta un accenno di espressività.
La testa è una fusione in bronzo con inserti in rame.
La superficie della maschera che raffigura il sovrano accadico è scura. Si creano così ombre profonde che mettono in evidenza la fisionomia del volto.