Human Rights Presentation
Nicoletta Del core
Created on October 11, 2024
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Transcript
Vita
Non vendetta
Il fine delle pene non è di tormentare ed affliggere un essere sensibile. Il fine non è altro che d'impedire il reo dal far nuovi danni ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farne uguali.
Dei delitti e delle pene
'Uno dei più grandi freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma l'infallibilità di esse '
La giustizia nell'antico regime
giustizia regia
Era l'espressione diretta del sovrano e si attivava solo per i casi più gravi o per i reati che coinvolgevano la nobiltà.
giustizia signorile
Era il frutto del sistema feudale territoriale ed era esercitata da un giudice espressione del nobile del luogo
giustizia ecclesiastica
Era di competenza della Chiesa e riguardava tutto ciò che aveva a che fare con gli affari religiosi.
La tortura e la pena di morte nella costituzione italiana
in attualità...
+ info
La tortura è una pratica disumana e inaccettabile che viola i diritti fondamentali della persona, come la dignità e l'integrità fisica e psicologica. La sua condanna, infatti è sancita a livello internazionale da numerosi trattati.
La tortura e la pena di morte nella costituzione italiana
in attualità...
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La tortura è una pratica disumana e inaccettabile che viola i diritti fondamentali della persona, come la dignità e l'integrità fisica e psicologica. La sua condanna, infatti è sancita a livello internazionale da numerosi trattati.
La tortura e la pena di morte nella costituzione italiana
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in epoca fascista...
La tortura di morte durante l'epoca fascista in Italia fu una pratica brutale e disumana, parte integrante del sistema repressivo utilizzato dal regime per mantenere il potere e soffocare qualsiasi forma di opposizione politica o sociale.
2000
I documenti internazionali contro la tortura la pena di morte
Articolo 5 della dichiarazione universale dei diritti umani
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.
Articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani
Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti.
Articolo 2 della carta dei diritti fondamentali
Nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato.
1948
1950
La pena di morte nel mondo
Nel resto del mondo molti paesi hanno ancora in vigore la pena di morte, tra questi ci sono Cina, Iran, India, Giappone, USA. La stessa ONU in realtà non prevede né il divieto, né l'abolizione di essa, anche se nel 2007 è stata approvata una moratoria della pena di morte, per sospendere le esecuzioni nei paesi membri, ma non è vinvolante.
2015
2017
2020
2022
2023
+ info
Amnesty international report
Le esecuzioni e le condanne a morte nel mondo sono aumentate del 31% (nel 2023) rispetto all'anno precedente.
In vigore in 56 paesi nel mondo: maggiormente utilizzata in Iran.
Vengono inniettate due dosi di diverse sostanze: anestetici e Pavulon.
impiccagione
iniezione letale
decapitazione
fucilazione
Metodi di esecuzione
Attuata solo in Arabia Saudita
condanne a morte in violazione della legge internazionale
esecuzioni pubbliche
Probabile uso di tortura
esecuzioni su minori
CONDANNE A MORTE IN ABSENTIA
In Tunisia e Bangladesh
persone con disabilità mentali
CORTI MILITARI HANNO CONDANNATO CIVILI
In Myanmar
ABOLIZIONISTI
eccezzionalità del caso giapponese
Numero di esecuzioni
Dal 2000 fino a oggi, il Giappone ha portato a termine almeno una condanna a morte ogni anno (a eccezione del 2011, 2020 e 2023) per un totale di 98 esecuzioni.
elementi ricorrenti
Opacità, segretezza, mancanza di trasparenza.
Periodo di detenzione
Il periodo medio di detenzione delle 109 persone che nel 2020 aspettavano la propria esecuzione era di circa 12 anni e 9 mesi
fonti
- report amnesty international- Il post (https://www.ilpost.it/2022/12/26/pena-di-morte-giappone/)
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- L'articolo 13 della Costituzione sancisce l'inviolabilità della libertà personale-l'articolo 27, che riguarda l'ordinamento della giustizia e il trattamento dei detenuti, è cruciale nel contrasto alla tortura. Stabilisce infatti che "le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato".
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- L'articolo 13 della Costituzione sancisce l'inviolabilità della libertà personale-l'articolo 27, che riguarda l'ordinamento della giustizia e il trattamento dei detenuti, è cruciale nel contrasto alla tortura. Stabilisce infatti che "le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato".
La vignetta si basava su un disegno dello stesso Beccaria, uno schizzo poi perduto, che rappresentava la Giustizia, descritto in una lettera di Beccaria a Aubert.
Vignetta tratta da Cesare Beccaria
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confronto con l'epoca fascista
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Oltre alla tortura, il regime fascista faceva ampio uso della pena di morte, particolarmente negli anni della guerra e dell’occupazione nazifascista (1943-1945). Durante questo periodo, molti partigiani, sospetti collaboratori della Resistenza e civili venivano catturati, torturati per estorcere informazioni e poi fucilati senza alcun processo regolare. Le esecuzioni avvenivano spesso in pubblico, come deterrente per chiunque volesse opporsi al regime.